Questa storia ha indubbiamente del potenziale, inoltre si vede la cura che ci hai messo :)
Ci sono però degli errori che rovinano l'armonia della storia. In generale hai adottato uno stile un po' pesante e ridondante; spesso le frasi sono costruite in maniera un po' intricata e poco capibile, ci sono delle ripetizioni inutili.
Partiamo proprio dall'inizio, in cui si presenta un errore che ripeti spesso in tutto il testo:
«Su Bella, muoviti!» -> «Su, Bella, muoviti!»
«Si Cissy, arrivo!» -> «Sì, Cissy, arrivo!» (inoltre il "sì" inteso come affermazione va sempre accentato)
In questo caso i due nomi sono dei vocativi, quindi vanno tra due virgole. Ricontrolla il testo, perché - come ti ho detto - è un errore che ripeti spesso.
Altra cosa che salta subito all'occhio è la costruzione dei dialoghi, in cui dopo la battuta metti la maiuscola. Non è esattamente così che funziona, ti linko due documenti molto utili per la punteggiatura nei dialoghi che utilizzo io stessa, sperando ti possano essere d'aiuto :)
http://www.oblique.it/images/formazione/dispense/punteggiatura_dialoghi_scheda.pdf
http://cosedellaltrofandom.blogspot.it/2011/11/il-curioso-caso-della-punteggiatura-nei.html
Ma ritorniamo al discorso dell'infarcimento inutile. Spesso costruisci le frasi in maniera troppo prolissa, aggiungendo parti che si potrebbero comodamente tagliare.
Mi permetto di proporti un'alternativa dell'inizio:
«Su, Bella, muoviti! Gli ospiti sono quasi arrivati» la chiamò Narcissa dal corridoio, invitandola a spicciarsi.
«Sì, Cissy, arrivo!» il tono seccato, Bellatrix sbuffò per l'ennesima volta, seduta di fronte all'antico specchio. Era tutto inutile, i capelli ribelli e corvini non volevano essere domati.
La porta si aprì e una bella donna slanciata, dai tratti eleganti e raffinati, entrò nella camera. I capelli, di un biondo acceso, erano raccolti in un'elegante e morbida crocchia che lasciava volutamente sfuggire qualche ciocca di capelli, così da contornarle il viso.
Gli occhi cerulei e freddi vagarono per la stanza, per poi soffermarsi sulla giovane donna che da lei aveva ereditato solo le palpebre pesanti.
Ovviamente questa è una delle tante possibilità... come puoi notare il tutto risulta un po' più fluido; ho evitato d'inserire ogni volta "disse/parlò/fece" limitandomi a descrivere le azioni dei personaggi.
In generale cerca di stare attenta nella costruzione delle frasi, ho visto che spesso ci sono delle virgole posizionate in modo errato:
La ragazza sbuffò, visibilmente contrariata e si alzò immediatamente. -> La ragazza sbuffò visibilmente contrariata e si alzò immediatamente.
«Abraxas, che piacere. Prego accomodati» -> dopo "prego" va la virgola
L'uomo, che di nome faceva Abraxas,[ce lo hai appena detto che si chiama Abraxas, tramite la battuta parlata, non serve ripeterlo]
«Odioso di un cugino» commentò Bellatrix a denti stretti, avvicinandosi alla credenza degli alcolici. Prese un bicchiere, riempiendolo di un liquido ambrato.
Prova a ridare un'occhiata a tutto il testo.
Per quanto riguarda la trama e i personaggi devo dire che mi piace come hai strutturato il tutto, però vorrei darti dei consigli anche qui.
Una cosa che secondo me stona un po' è Bellatrix con il vestito rosso stile "seduttrice a tutti i costi". Condivido la scelta di renderla sensuale, ma non ce la vedo a flirtare in maniera così spudorata, ecco. Avresti potuto rendere il tutto in maniera un po' più "fine", secondo me.
Una contraddizione che ho riscontrato è il fatto di presentare il lato "finto" di Bellatrix - che era perfetto - per poi scadere in quella battuta «Già Sirius. Vorrei andare a respirare un po' di ossigeno, prima di soffocare del tutto». E dov'è andato a finire "l'aspetto obbediente di una vera Black"? Sarebbe stato bello se ci avessi mostrato una Bellatrix che in pubblico indossa costantemente questa maschera, senza farsi scalfire o provocare da nessuno, rimanendo altera.
Il modo in cui fai interagire Bellatrix/Rodolphus/Sirius mi piace, però è un po' poco credibile che tutti e tre si alzino da taovla per andare in giro a farsi gli affari loro, no? Ok, ci dici che la festa è anche un modo per permettere ai futuri sposi di conoscersi; ma devi pensare al contesto storico in cui ti trovi: siamo nel Mondo Magico, dove le tradizioni sono ancora radicate e antiche (gli stessi matrimoni combinati ne sono una prova). Ecco, io penso che sarebbe stato molto più probabile se tutti quanti fossero rimasti a tavola fine alla fine della cena (mi sembra una bella e buona mancanza di rispetto alzarsi e andarsene - e anche qui viene meno la descrizione che ci hai dato precedentemente di Bellatrix: dov'è la sua capacità di reggere la maschera in pubblico e comportarsi in modo adeguato?)
Comunque la storia ha un bel potenziale, non mi sarei mai messa a scrivere così tanto se non fosse così ;)
Però, in tutta sincerità, ti consiglio di rivederla. Ci sono delle cose da correggere, e già che ci sono ti segnalo anche l'uso delle parole "arcaiche" - chiamiamole così - di cui ho visto fai spesso uso. Penso che ci voglia un po' di equilibrio in questo, cerca di non esagerare. Il tutto andrebbe bene se riuscissi a creare frasi un po' meno ampollose e ridondanti; cerca di sgravare un po' il testo, vedrai che la struttura ne gioverà! :) |