Ciao!
Spulciando tra le tue poesie, devo dire che sono rimasto veramente incuriosito dal mistero semplice che sia i titoli che le descrizioni lasciano spontaneamente, in attesa di essere spogliate e vissute sulla propria pelle.
Questa mi ha chiamato di più neanche troppo velatamente, dato che (lo dirò senza problemi) mi ci rispecchio abbastanza facilmente, specie in alcune giornate dove mi crolla un intero mondo addosso e le persone intorno a me si allontanano o non comprendono quello che in teoria dovrebbe avvicinarci in ogni possibile momento, sia gioioso che doloroso.
Devo dire che come suggerisce l'aspetto esteriore, c'è della semplicità riflessa molto bene tra i versi, il che per me è un punto a favore in quanto c'è chiarezza di messaggio e di espressione libera e comune per chiunque.
Tuttavia, penso che il mistero riesca a svelarsi con un senso di forza nel dolore e nelle piccole cose che la circondano, portando l'anima a capire che niente è per sempre ma per quel limite ci potrà sempre essere qualcuno pronto a spronarla e renderla una persona migliore.
Il concetto delle lacrime di ghiaia e il loro tramutarsi in ricordi spezzati sono veramente incredibili e mi hanno veramente colpito, sopratutto a livello visivo e di messaggio, è un modo molto particolare e non scontato per descrivere un doppio dolore con molta precisione e franchezza.
Anche gli ultimi tre versi sono riassuntivi e forti nello spiraglio di luce che mostrano ed esplicitano, anche se sinceramente i due punti li avrei evitato in quanto spezzettano inutilmente; l'enjambement è adattissimo in questa circostanza (almeno per me).
Buona poesia, veramente semplice ma con figure retoriche e versi veramente precisi e vogliosi di raccontare veramente qualcosa nella quotidianità di qualcuno, qualcuno che si può rispecchiare senza alcun affanno.
Un abbraccio affettuoso,
Watashiwa |