Mi piace. Mi piace tanto, davvero.
Innanzitutto trovo che tu sia stata molto originale: non molti parlano di Gabrielle Delacour, e chi lo fa non si sofferma per niente sul suo percorso all’interno di Beauxbatons. A dire la verità non credo nemmeno che qualcuno abbia mai tentato di descrivere quella scuola.
Tutto questo per dire che ho davvero apprezzato la tua originalità.
Se Atene piange, Sparta non ride. Mi piace questo antico proverbio, penso che calzi proprio a pennello per i rapporti che intercorrono tra Hogwarts e Beauxbatons.
Prima di iniziare ad analizzare ogni capitolo, volevo solo farti un appunto: non ti preoccupare se i titoli dei singoli capitoli sono ‘banali’ (giusto per citarti). È molto più importante ciò che contengono, la storia che vai a narrare. E poi, comunque, potranno anche essere banali, ma per me sono perfetti; li hai sviluppati molto bene in ogni capitolo.
# Tristezza.
Sai, molti probabilmente ti diranno/penseranno che la situazione in cui hai dipinto Gabrielle sia un cliché molto bistrattato - si sente in un certo senso inferiore a sua sorella, viene considerata dagli altri solo perché Fleur è stata la campionessa di Beauxbatons, perché ha dei geni Veela, e così via – ma a me di queste cose non importa, perché questa storia è fatta veramente bene. Anzi, trovo che questa sua caratterizzazione sia molto appropriata: descrive perfettamente la personalità di Gabrielle.
Ho apprezzato il riferimento alla cotta per Harry Potter, alla gelosia che Gabrielle dimostra nei confronti di Ginny, al fatto che si siano tutti preoccupati di scortare Harry e amici, ma non Gabrielle e la sua famiglia, che rischiavano probabilmente quanto loro di essere attaccati dai Mangiamorte.
Trovo che questa tua Gabrielle sia forte e debole allo stesso tempo. Nasconde le lacrime agli occhi degli altri, soffre particolarmente a causa di questa tristezza, di questa situazione; ma fugge dagli sguardi degli altri, si nasconde dietro a una maschera, cosciente del fatto che verrà ricordata sempre grazie a qualcun altro e non grazie a se stessa.
#Esame.
Inquietante. Penso che se mi trovassi in una scuola del genere, con tutte quelle ‘protezioni’ a minacciare la mia libertà, mi sentirei veramente violata nello spirito.
La trovata di Madame Maxime di inserire quell’esame a metà corso è veramente ottima. Almeno gli studenti hanno qualcosa che li distragga un po’ dagli orrori che si svolgono all’esterno della scuola. Tra l’altro mi hai fatto veramente sorridere con la descrizione di quelle crisi isteriche. Mi hanno ricordato tantissimo quando io stessa ne avevo, durante le ultime settimane di scuola, mentre tentavo di rimediare alcune materie insufficienti.
Due risate me le sono fatte anche scoprendo che l’insegnante di Trasfigurazione faceva tramutare loro tutto in bicchieri di champagne, così poteva berseli, e li rassicurava con quei suoi: ‘moriremo tutti!’.
#Arancione.
È molto triste e malinconico come il suo colore preferito – l’arancione, appunto - sia diventato, invece, quello da lei più odiato. Il colore di tutte le sue paure, delle sue incertezze, perfino della morte.
Finirò col ripetermi, ma questa raccolta è veramente originale. Insomma, si lega benissimo con l’opera della Rowling e svela molto bene come abbiano vissuto la guerra le altre scuole, come abbiano combattuto (e non) Beauxbatons e Durmstrang.
Pressoché. Beh, credo proprio che anch’io mi sarei allarmata a sentire questa parola, proprio perché dimostra che in fondo nemmeno Madame Maxime è così sicura della sicurezza della sua scuola e dell’esito finale della guerra.
# Ostinazione.
Immaginavo che Madame Maxime non gliel’avrebbe fatta passare liscia. Insomma, capisco i sentimenti della povera Gabrielle, che vorrebbe rimanere per combattere in nome di Beauxbatons, per salvare la sua famiglia, la sua casa; però capisco ancora meglio l’apprensione della preside per i propri studenti e per Gabrielle, in particolare, per cui sembra provare un affetto molto più profondo.
Da una parte mi sembra che Gabrielle sia molto maturata tra un capitolo e l’altro, però ancora non mi convince. In fondo, nella sua ostinazione, si vede anche un po’ di ingenuità e forse di presunzione? Boh, magari è una cosa che ho letto solo io.
# Riddikulus.
Ok, questa volta, invece, è inquietante l’ultimo pensiero di Gabrielle. Insomma, davvero vorrebbe l’avvento di un nuovo Signore Oscuro? Capisco che voglia portare un po’ di ‘gloria’ anche a Beauxbatons, ma questo mi sembra davvero un po’ troppo.
Ed ecco che in questo capitolo ci troviamo di fronte alle perdite di questa guerra. Perché, a differenza di quanto ricordano in molti, non solo Hogwarts ha sofferto la morte dei suoi cari, ma anche Beauxbatons; eppure tutta la ‘gloria’ – come penso direbbe Gabrielle – è andata alla sola Hogwarts.
Mi è piaciuta la lezione di Gabrielle. Ce la vedo come insegnante, nonostante tutto.
Mi permetto giusto di lasciarti due note:
#1 (dal secondo capitolo) “azzardò Gabrielle, sviluppando ad un pensiero che le frullava in testa da diversi giorni” = immagino tu abbia dimenticato una parola dopo ‘ad’ oppure che ti sia dimenticata di cancellarlo dalla frase.
#2 (dal secondo capitolo) “I suoi sentimenti per Beauxbatons erano molto cambiati dalla sera dello smistamento” = se non erro dovrebbe scriversi con la lettera maiuscola.
#3 (dal secondo capitolo) “Sapevi di questo esame dalla sera dello smistamento” = vedi sopra.
#4 (dall’ultimo capitolo) “Ritengo, però, che Beauxbatons sia stato a lungo sottovalutata” = non concorda con il genere della frase; dovrebbe essere ‘stata’.
Tanti complimenti per questa raccolta e per il primo posto al contest!
Alla prossima. |