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*STATO ATTUALE DELLE FUNZIONI CEREBRALI: NON PERVENUTE*
No ma io cioè boh. Ti amo.
C'è mia mamma di sotto che scioglie cioccolato e cocco che mi ha mandata a quel paese perché le sono scesa in cucina saltellando e senza cadere dalle scale e urlando qualcosa tipo "GiuliaregalosochenoncapiscimaawwwregalobellissimosonofeliceILMONDOE'BELLO" e non credo abbia capito molto di quello che ho detto.
Io ho una fissa tutta mia su Damon e Katherine che si osservano dormire, e non per una cosa stalker e creepy come Twilight, ma boh, è come la quiete, la dolcezza che si possono concedere. Sono sempre entrambi così sostenuti e intenti a sedursi, infastidirsi e tanto altro, che li vedo ad abbandonarsi totalmente all'amore che provano l'uno per l'altro quasi unicamente quando uno dei due sta dormendo, e non può notare la "debolezza" del compagno. Per Katherine sono momenti di riflessione, anche di dubbio, mentre per Damon è lasciarsi andare all'adorazione riverente che prova per lei.
Ti adoro per aver scritto che solitamente Katherine non si lascia cogliere addormentata, come se non volesse farsi trovare mai vulnerabile. E la bellezza e la dolcezza di Damon che interpreta queste occasioni come un dono. E' così meravigliosamente da lui, dal vecchio e indifeso lui, che mi fa tremare le labbra.
Le labbra di Katherine che profumano di sangue. Guarda come la semplice scelta di un verbo mi fa fangirlare e impazzire d'amore come poco altro! E poi Damon che socchiude gli occhi finché non c'è solo lei, solo il viso di Katherine davanti a sé! Ma quanto sarai bella, sorella mia? Quanto? E quanto sono impazzita io adesso?
Ma l'ultima frase? Parliamone, no, dico io, parliamone: il futuro che lo abbaglia, e lo acceca. E' di uno splendore incantevole e totalizzante questa frase, e riassume tutto del rapporto che era nato tra di loro nel 1864. Damon era così preso, così innamorato, da non riuscire a vedere. Se Katherine non lo avesse accecato avrebbe forse intuito il finale doloroso della loro storia: gli indizi che lei stesse giocando con entrambi i fratelli, che volesse uno quanto l'altro, c'erano tutti. Ma lui era cieco d'amore.
Poi passiamo alla seconda parte *e qui parto per la tangente, e già prima non ero messa bene!* quasi duecento anni dopo, dici, e quella parte sul "quando si ha perso ormai tutto" mi fa pensare ad un futuro in cui Elena non c'è, in cui forse anche Stefan l'ha abbandonato *paura, paura, paura! Paura da parte di una che non ha ancora capito se vuole Elena vampiro e in foursome forevah o se accetterà che muoia pur di tenerla umana* mi fanno salire un'amarezza e insieme un fascino drammatico che neanche ti immagino. Sarà che tra i miei tanti punti deboli si annovera tutto ciò che sia decadente, e questo tumulto quieto che sembra leggersi in Damon mi lascia con gli occhi luccicanti e la bocca - molto poco elegantemente - aperta.
Hai scritto con una maestria e una poesia, tesoro, che mi hanno lasciata incantata. La neve che seppellisce il paesaggio e la sua vita - e il paesaggio è forse simile proprio a Mystic Falls, visto che entrambe sono cittadine tranquille? - la cortina fredda e incolore che copre il suo passato, come ghiaccio. Neve e ghiaccio. Sento il gelo entrarmi nelle ossa, e tuttavia rimango tranquilla, distante. I dolori scivolano su questo ghiaccio. Ti ho mai detto quanto amo la parola "brandelli"? Ci sono certe parole che hanno un fascino crudo e profondo tutto loro.
"Le promesse rigogliose dell'estate 1864 si sono trasformate nelle sagome scheletriche degli alberi spogli che si stagliano contro il cielo scuro, tinto dei colori della bufera."
Questa è la frase che mi è piaciuta più di tutte. E' di una bellezza inequiparabile e non sono nemmeno in grado di commentarla degnamente. Non sono in grado in generale, credo che tutta la recensione fino ad ora sia stata uno sclero piuttosto disorganico, ma ti prego non pretendere di più da tua sorella che al momento sta ancora con un sorriso ebete stampato in faccia e le lacrime che han voglia di uscire!
Ma boh, è la decadenza. E' la bellezza. E comunque rimane fisso nella mia mente il pensiero che in inverno quegli alberi non siano morti, ma che stiano solo aspettando la primavera, per rifiorire, e poi appassire ancora al ritorno dell'autunno. Come un circolo vizioso che scandisce l'amore tra Damon e Katherine. Ciclico, naturale, ora moribondo ora neonato. E' un po' la brace ancora calda sotto le ceneri.
Quasi quasi 'sta metafora la userò pure io, prima o poi xD
Per tutta la shot ho avuto il terrore che Damon fosse solo, invece quando ho letto di Katherine stesa sul letto - condividono di nuovo il letto. Qui piango. Qui rischio di piangere sul serio e non so se per gioia, sollievo od ormoni - mi sono dovuta tappare la bocca con le mani e attutire un po' l'urlo. Fangirl a Natale: colpiscono ancora!
Lei è "l'unico punto fermo in un mondo in declino."
La bellezza.
So che mi sto ripetendo in maniera vergognosa, ma: la bellezza. Non ho altre parole per esprimere il concetto, perché questa è semplicemente bellezza. E ha il profumo dell'amore, della fiducia, delle ombre e di quell'unica candela che ancora le dissipa. E' come dolore immerso nella quiete e io non so cosa sto dicendo, so solo che praticamente hai realizzato quella che è la mia visione più morbosa, romantica e sognatrice di Damon e Katherine.
"In maniera distorta e imprevedibile, ogni cosa è tornata al principio."
E qui sono esplosa. Quel "distorta", quella parola che ha reso l'intera frase diversa, quasi malata ma in un senso bellissimo - io non sono in grado di fare complimenti decenti, argh! - e boh.
Me la voglio scrivere sul muro, sul corpo, su un foglio da portarmi sempre dietro, me lo voglio incidere sulla pelle.
Sono innamorata. Ecco.
E ora mi calmo, o finisco per commentarti anche le note xD *e potrei, eh!*
E SI', SONO D'ACCORDO CON TE: E' SEMPLICEMENTE LOGICO PENSARE CHE TORNERANNO INSIEME.
BUON NATALE AL MONDO INTERO EVERYTHING IS DK AND NOTHING HURTS, EVERYTHING IS PERFECT AND DK UNDER MY ROOF!
Ecco. (Recensione modificata il 24/12/2011 - 04:56 pm) |