Sei riuscita a farmi apprezzare un personaggio che, in passato, era stato capace di farmi storcere il naso in più di un’occasione, ma onestamente Ale, da te non potevo aspettarmi altro se non questo.
Ammetto che il libro di Lewis l’ho letto parecchi anni fa, quindi mi troverai un tantino arrugginita sull’argomento (e sulla situazione di Susan), ma cercherò di fare del mio meglio con questo commento.
Dunque, quest’introspezione di Susan la trovo fantastica. Hai caratterizzato bene il personaggio, che qui presenta quel tocco di fragilità che secondo me le è sempre appartenuto nonostante la figura di sorella maggiore e successivamente di regina di Narnia.
Susan qui è triste, perché è consapevole che non rivedrà mai più quel mondo che ha volutamente deciso di lasciarsi alle spalle, quel mondo che l’aveva allontanata dagli orrori della guerra, anche grazie alle persone che ne facevano parte.
L’accenno a Caspian poi mi ha fatto sorridere. E tanto.
Non è una coppia che mi fa impazzire, visto che mi sono innamorata di lui e Edmund nella trasposizione cinematografica del Viaggio del Veliero, ma il loro bacio alla fine del secondo film è stato un gesto davvero molto, molto romantico.
Ebbene sì, anch’io ho un cuore capace di provare emozioni! *LOL*
Ma comunque, devo dire che vederla così, quasi ricoperta da questo impalpabile velo di follia fa quasi impressione, ma lo trovo perfettamente calzante, visto che a volte la solitudine porta proprio alla follia.
E qui Susan è sola. Sola e con tanta voglia di ricordare.
Di ricordare tutti loro.
Ricordare Narnia.
Semplicemente splendida Ale.♥
Un abbraccio spaccaossa! Cì |