Cavoli, Neme-chwan. Proprio in questi giorni ho tirato giù dallo scaffale i cd di Faber e me li sto ascoltando tutti di fila, quando ho un po' di tempo -ed è stato merito tuo, volontario o meno! C:
Qualche gene genovese ce l'ho, ma capisco soltanto un paio di parole, quindi sappi che mi dovrai fare almeno un corso di pronuncia. u__u
Tutto questo per girare attorno a quello che vorrei dire, come al solito. Parlo per me, De Andrè non ha avuto una grande influenza su di me, se non per quelle canzoni come "La guerra di Piero", quando ero piccola. Pensavo che canzoni più belle non potesse farne. Sai quando pensi a quello che hai fatto o detto in passato, e ti dici: "Certo che ero proprio una cretina forte!"? Ecco, in questi giorni mi è successo più o meno questo. xD
Per questo non posso che apprezzare Liguria, con il suo cappellaccio, la sigaretta e la chitarra. Mi piace, mi piace, mi dà un ricordo felice e malinconico che non ho mai avuto. Come un disegno nascosto dalla nebbia, che qui a Milano è fin troppa. ç__ç
Mi piace. In trecento parole c'è tutta una storia: l'incontro, un momento, e lo scioglimento. Triste, amarissimo. Però ci vedo una speranza, con quel "Anche mio padre si chiamava così". Forse per il mio esagerato ottimismo, però penso che fino a quando ci saranno persone che ascolteranno la sua musica, lui non morirà mai. Un po' come Freddie Mercury, che per me è molto più vicino, come esempio, perché ho vissuto a forte contatto con le canzoni dei Queen.
Quello che adoro di questi tre flash sono i dialoghi. Che sembrano comuni, almeno nella prima parte. Ma rendono così espressivo il finale, che accidenti, Neme-chwan.
Complimenti, Neme. Ascoltarla con la musica in sottofondo, ora, è diverso, ma ugualmente -se non di più- meraviglioso.
Grazie. Per averla scritta, e per scriverle sempre. :D
Un abbraccio,
Jo |