Recensioni per
Tela bianca
di Ninfea Blu

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/07/14, ore 14:03
Cap. 1:

Che tu sia tra le mie autrici preferite, ormai è risaputo. E in questa piccolissima cerchia, so che trovo qualità, talento, passione. I miei complimenti, sono sicuramente di parte, visto che adoro quello che scrivi, ma so che hanno basi solide, perché la tua bravura, il tuo saper trasmettere emozioni, il tuo arrivare all'anima di chi legge, sono tutte qualità innegabili. La "tela bianca" rappresenta sicuramente le difficoltà di espressione del pittore, così come dello scrittore, ma secondo me anche di tutti coloro che nella vita vorrebbero esprimere qualcosa in più ma non hanno o non trovano la forza. Non è sempre facile lasciarsi andare alle emozioni, dire un ti amo o un tvb con facilità. E per quanto riguarda lo scrittore,,beh, che dire...è estremamente frustrante non riuscire a mettere nero su bianco quello che si vuole dire e lo è ancora di più quando le parole escono fuori con difficoltà e non sono neanche quelle giuste per poter esprimere il concetto che volevi. Anche io credo che l'ispirazione va anche cercata, perché basta, un paesaggio, una canzone, il mare, a dare quell'input necessario a rimettere tutto in moto, fantasie, parole, penna (o tastiera, che dir si voglia) pennello. Basta aspettare, anche se talvolta è proprio l'attesa a snervare di più. Bellissimo componimento. A presto!
Bravissima...come sempre. 

Recensore Junior
20/03/12, ore 14:02
Cap. 1:

Credo che tu abbia reso benissimo quella frustrazione e quell’insoddisfazione che ogni tentativo di buttare fuori qualcosa che non riesce ad uscire generino in un individuo, davanti ad una tela bianca che non si riesce nemmeno a sporcare.
Da imbrattatele (non certo affermata, ma nella fattispecie ne ho imbrattate abbastanza di tele seguendo un percorso di studi artistici) posso solo dire: capisco queste parole. Le riconosco e le sento mie.
Sapere che c’è qualcosa, dentro, che non si riesce ad esprimere con le mani è quanto di più demoralizzante possa esistere, perché sappiamo che dipende unicamente da noi. E non riuscire a raccontarsi con i gesti, per un artista, equivale quasi sempre ad un fallimento personale. Ma se qualcosa fa parte di te, per quanto capriccioso e scostante possa essere, presto o tardi tornerà a parlarti. Forzarla non serve a nulla, tanto meno aspettarla con pazienza. L’ispirazione chiama l’ispirazione: bisogna muoversi, andare in giro, guardare con gli occhi e toccare con le mani. Prima o poi tornerà la voglia di tradurre ogni cosa in colore^^
Vuoi mettere, poi, la soddisfazione di vedere i propri tormenti finalmente acquietati su quello che prima era un semplice spazio bianco?
E questo vale sia per il colore che per l’inchiostro delle parole.
In conclusione, bellissimo pezzo, molto sentito. Si avverte l’inquietudine e la voglia di rivalsa contro questa impotenza che blocca l’istinto.
In bocca al lupo per i tuoi lavori futuri!

Recensore Veterano
12/02/12, ore 14:33
Cap. 1:

Sei una delle mie scrittrici preferite, e dimostri il tuo valore sempre di più. Certe volte mi fa talmente male leggere ciò che scrivi, non perchè non siano belle le tue parole, non fraintendermi, ma perchè incredibilmente, riesci a scavare un solco nella mia anima, riflettendo, nella tua poesia, le mie emozioni del momento, come se le nostre esistenze fossero in qualche modo, per uno strano scherzo del destino, collegate. Io in questo momento vivo il mio personale momento di tela bianca (anche se preferisco definirmi da schermo nero però il senso è lo stesso) e fa male vedere il riflesso di me stessa qui, ma allo stesso tempo fa anche bene perchè ci si sente un po' meno soli, un po' meno fuori dal mondo sapere che c'è qualcuno che vive e sente ciò che sento io. Grazie per questo tuo racconto, se dipendesse da me sarebbe un 10 e lode assicurato.