Recensioni per
Una Forma di Esagerazione
di LaMicheCoria

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/01/12, ore 23:17
Cap. 1:

Ho trovato questa storia deliziosa. Il tuo modo di scrivere è assolutamente divino ed hai descritto talmente bene questo colloquio che quasi mi sono sentita catapultata nella stanza con questi due affascinanti personaggi. Sei davvero brava, non c'è che dire. E poi, questo abbinamento fra "dandy" è stato davvero azzeccatissimo.
Premetto che personalmente Francis non mi fa nè caldo nè freddo come personaggio, ma non posso esimermi dal complimentarmi con te su come l'hai reso.
E poi, ho aperto la tua storia, soprattutto dopo aver letto quello straordinario aforisma di Oscar Wilde.
E' il mio autore preferito ed ho una stima incredibile in lui.
Bene, concludo rinnovando i mei complimenti!
Spero di non essere stata troppo logorroica ( :D) e mi auguro di leggere altre tue (divine) storie.
Un bacione

_Valchiria_

Recensore Junior
17/01/12, ore 22:29
Cap. 1:

Wow. Veramente complimenti. Mi è venuto un magone crescente nella progressiva lettura della tua magnifica storia. Faccio un piccolo appunto: Il ritratto di Dorian Gray è uno dei miei libri preferiti, lo avrò letto sì e no due/tre volte e ti assicuro che non appena ho letto le prime frasi mi sono riimmersa in quel magnifico e alquanto decadente universo ingabbiato (citando anche tu stessa!) che Wilde è stato così bravo a costruire. 
Francis poi è così dannatamente correlato all'universo del Dandysmo di Wilde, hai preso la scelta migliore che potessi e, soprattutto, sei stata molto brava a portare avanti per tutta la storia questo bizzarro ma assolutamente inerente parallelismo. L'ho amata, raramente si leggono racconti così belli.
Non mi sorprende che tu ti sia classificata prima! Ancora complimenti :)
(Recensione modificata il 29/02/2012 - 12:05 am)

Recensore Junior
17/01/12, ore 16:02
Cap. 1:

*sta seduta su un ramo stile avvoltoio accarezzando il suo gatto con un ghigno malefico* Tu hai postato… hai POSTATO! POSTATOOOO! *risata malefica che si conclude in un tossicchiare perché si sta soffocando*
Ora però mi do il contegno che si addice ad una fic del genere (se fic si può chiamare. Trovo che a parte la “presa in prestito” del personaggio di Francia, il tutto c’entri soltanto vagamente con Hetalia, e la conversazione tra la nazione e l’autore va al di là di una semplice fanficiton. Qui l’ho detto e non lo ripeto, ma è stata una delle cose che più mi ha colpito).
Premetto che i miei studi non mi portano tanto in là da sapere esattamente di cosa sto parlando, ma cercherò di non dire idiozie a proposito della parte letteraria e storica del tutto (anche se su Wilde sono abbastanza informata modestamente v-v).

L’idea da cui hai fatto partire tutto, la tua, originale, mi piace un sacco. Si vede che ami il personaggio di Francia e si vede che ami quel periodo storico, e non solo perché mi hai detto che è così. Il concetto di una nazione incapace di ammettere la sua reale condizione, “mascherata” in qualcosa che non è, che tenta di vivere un’illusione, è da mozzare il fiato, davvero… anche a me piace Francia (in maniera più moderata xD) e mi piacciono le infinite sfaccettature che gli si possono attribuire studiando la sua storia, al di là del suo essere un maniaco. Non potrò mai perdonare Himaruya per averlo reso il personaggio meno serio di tutti quando non dovrebbe affatto essere così.
Gli hai davvero reso giustizia: specie perché ogni tanto nella serie lui dimostra una sorta di malessere e “paura” quando succede qualche catastrofe, e vederlo così rappresentato è semplicemente emozionante.
Il suo rapporto con Wilde poi mi fa impazzire. Lui lo va a trovare quasi per moda, per gioco, sembra non voler prendere le cose che dice sul serio, eppure l’altro con le sue parole risveglia in lui una profondità che in quel momento preferirebbe fingere di non avere. È evidente che per Francia è quasi impossibile mantenere un’apparenza frivola se messo alle stette, e secondo me questa caratteristica del personaggio dovrebbe essere canon… perché gli starebbe fottutamente bene (anche se come ho detto prima Himaruya non ci ha mai accontentato).

Il culmine Wilde lo raggiunge quando insinua che Francis non sia umano, tema che rimane costante fino alla fine. Io lì stavo trattenendo il fiato, ho quasi sentito l’inquietudine di Francia crescere, il suo fastidio e il suo disagio nel capire che non riesce a mentire bene come credeva, specie a sé stesso. È tipico di lui fare osservazioni stupide e puerili e fingere che non lo siano, e invece ancora una volta la risposta dello scrittore lo gela sul posto perché sa che è vera e mette a nudo quella che in realtà è la sua condizione insieme a tutte le difficoltà che questo comporta.
E qui torna anche la paura, specie del senso di responsabilità verso il mondo che Francia chiaramente prova. Il fatto che rimanga intrappolato in un’illusione e che cerchi anche di mantenervi gli altri rivela il peso che la nazione si porta dietro: il peso della consapevolezza che qualcosa di terribile sta per accadere, qualcosa che lui conosce e detesta (come biasimarlo visto il suo passato! Mi piace che a questo punto Wilde lo comprenda e ci vada quasi più piano, diventando compassionevole). In tutto questo non c’è nulla di umano e lui lo capisce benissimo, sembra quasi che ne abbia il terrore.
Per questo nel finale mi sono davvero sentita di compatire anch’io Francia. Lui ha letteralmente una valanga di problemi sulle spalle, in fondo appunto non è un uomo quindi tutto quello che fa s’ingigantisce, e per quanto Wilde sia una grande personalità è pur sempre umano. Può permettersi di “rifugiarsi nel semplice” e basta: a lui bere serve solo per fuggire dalla quotidianità, non per evitare di cedere al senso opprimente di una catastrofe.
Davvero è un finale che non lascia scampo al povero Francis, specie considerando che tutti noi sappiamo che l’illusione della sua gabbia sarà presto distrutta.

Wilde l’hai reso impeccabile. A parte lo stile di scrittura che hai usato, tanto simile al suo, la voglia di provocare e la capacità di mettere in difficoltà il suo interlocutore erano segni distintivi dello scrittore, che pure non è affatto cattivo come dimostra il finale. Sembra quasi che la decisione di risvegliare in Francia la sua vera personalità di nazione l’abbia presa perché sa che è Francia stesso a volere quel confronto, andandolo a trovare. L’hai insomma dipinto davvero come dovrebbe essere l’autore brillante che traspare da tutti i suoi scritti.
La conversazione è studiata e non lascia spiragli a Francia che chiaramente vuole sottrarvisi in ogni secondo. Wilde qui ha la capacità di ribattere e argomentare fino a farlo capitolare, caratteristica deliziosa anche in un personaggio che è ad un passo dalla sua scomparsa… mi è piaciuto leggere come lui non voglia sottrarsi alla sua capacità di far ragionare in meglio le persone: insiste finché Francis non gli dice quello che vuole sentire, la verità.
Non so, come se volesse destare il suo giudizio per una sorta d’affetto che prova per la nazione (non lo troverei strano visto che sicuramente amava la Francia). Non l’ho trovato affatto cattivo come sostiene Francis. Ma magari è una mia impressione…

La tua scrittura poi è meravigliosa come sempre. La fic è meno scorrevole del solito per ovvi motivi (a livello di contenuti eh!), se uno la vuole capire davvero ha bisogno di leggerla diverse volte e su questo non ci piove xD
Io ho interpretato meglio che ho potuto con le tre volte in cui me la sono gustata, scoprendo particolari sempre nuovi. A parte le citazioni, però a me è piaciuto soprattutto quello che tu hai inventato. Perché le citazioni non sono che tali se non le si sanno usare.
Ti devo fare i miei vivi complimenti, e non mi stupisco che la fic sia arrivata prima al contest. Temo di non aver scritto nemmeno la metà delle impressioni che mi ha lasciato, ma è un genere di fanfic intelligente che non smetterò mai di amare a dispetto del fatto che tu rimani molto brava anche nelle cose più soft.

Ti ringrazio di avermela dedicata per un terzo ;-; e soprattutto di averla scritta.
Dopo tutto ciò, sono assolutamente certa che ho fatto bene a romperti le palle per leggerla, anche se l’avresti postata comunque xD
Continua ad essere così geniale, mi raccomando. <3

Recensore Veterano
17/01/12, ore 15:19
Cap. 1:

Che splendore!
Non esagero quando dico che queste parole, queste descrizioni e quest'incontro (l'ho capito presto, di chi si trattava!) sono un'opera d'arte, quasi perfetta in ogni pennellata.
La grazia, la profondità (come il bicchiere di champagne) sono così... così. Non so come descrivere il mio apprezzamento, davvero, anche se il tono della narrazione tende ad influenzare anche quello della recensione, come si nota. Non so nemmeno più cosa dirti, tanto sei brava!