Recensioni per
Fisicamente
di ferao
Sono arrivata a considerarla una delle mie preferite del fandom perché i personaggi sono perfettamente centrati. Complimenti! |
Sono passati tre anni da quando hai pubblicato questa storia, ma mi sento in dovere di recensirti. Innanzitutto perché tu sei quella di Percy Weasley e non so se è un capitolo della tua vita che ami ricordare, ma a me la tua storia è piaciuta moltissimo. Ti ho sempre trovata una brava autrice e scoprire che scrivi anche nel fandom di Sherlock (Johnlock per di più) è stata una piacevole sorpresa. |
Mi appresto con un pizzico di soggezione (parecchia, in realtà) a commentare questa storia; un po’perché giungo tremendamente in ritardo rispetto alla pubblicazione (per giustificarmi posso dire che quello di Sherlock è un tunnel in cui sono finita solo di recente), un po’perché le sono già stati tributati tutti gli apprezzamenti che meritava e io, senza dubbio, non aggiungerò nulla di nuovo e un po’perché non mi ritengo un recensore virtuoso, soprattutto quando si tratta di omaggiare lavori che mi son piaciuti particolarmente – il tuo rientra a pieno titolo nella categoria. Quando, recuperata la serie (le prime due stagioni, in realtà), ho cominciato a spulciare la sezione di EFP, alla ricerca di qualcosa da leggere, questa è stata la prima storia che ha attirato la mia attenzione. L’ho letta – no, non l’ho letto, l’ho divorata - e, quando sono arrivata alla fine, avevo il cuore gonfio per l’emozione. Sono rimasta a fissare quell’ultima riga (che, immagino tu lo sappia, è un’autentica pugnalata) per non so quanto tempo - in ogni caso, moltissimo. È difficile stilare una classifica degli aspetti che m’hanno maggiormente colpita; forse l’IC TOTALE dei personaggi, o l’idea di porre l’accento su una dimensione (quella fisica) apparentemente antitetica rispetto al personaggio trattato (Sherlock è mente, è speculazione, è qualcosa di ineffabile, di impalpabile) e sugli effetti (devastanti) che la scoperta della stessa provocano su John, o ancora la maestria con cui il conflitto interiore di John è stato tratteggiato; le sue pulsioni sono così vivide che pare di poterle toccare con mano e il modo in cui le reprime e le nega (o almeno, cerca di farlo) è straordinariamente da lui. Forse addirittura più di tutto questo m’è piaciuta la gestione della coppia: la non conclusione del loro confronto, il modo in cui tutto resta sospeso, è lo specchio perfetto del loro rapporto; qualcosa di indefinito, di potenziale, che vive di cose sottese o dette a metà – o non dette affatto. |
Questa fanfiction è bellissima. |
NOOOO, " c'è qualcosa che avrebbe voluto dire e non ha detto ?" |
bella, bella, bella, bella. non c'è altro modo per descriverla. davvero stupenda, l'idea di watson che improvvisamente avverte la dimensione fisica di sherlock è originalissima e molto efficace :DD troppo triste la fine, mannaggia... ç_ç spero che tu scriva ancora su questi due, perchè sei riuscita a creare un'immagine di sherlock e john che mi resterà in mente per un bel po', sisi. bravissima! |
Ciao, cara! Sperando che tu oggi stia bene e sia la battagliera Fera di sempre, vado a recensirti questa storia (mi spiace di aver procrastinato così a lungo, sono un mostro e merito il tuo disprezzo... anche se preferirei che non fosse così ò_ò). |
Ciao Ferao, sono Dayne. La tua storia mi è piaciuta moltissimo. Quel timore/desiderio, nel non detto di Watson,e la razionale analisi della situazione di Holmes mi hanno colpito. |
Ho inserito la tua storia tra le preferite, penso che questo possa bastare, no? |
Oh Merlino! Ho iniziato ieri l'altro a guardare Sherlock.. sì sono una ritardataria lo so, ma il tempo è tiranno -.-' |
FINALMENTE riesco a trovare le parole per recensire, anche se sono passati milioni di anni da quando l'ho letta XD E' davvero... magnifica. Hai uno stile che mi piace moltissimo, diretto, fluido, senza troppi giri di parole. Mi è piaciuta moltissimo la tensione fisica che si avverte tra di loro, è la stessa che si può avvertire sullo schermo. Un paio di anni fa sono stata a Londra, e ovviamente una sera ho passeggiato lungo il Tamigi. Basandomi su quel ricordo mi è sembrato di vedere John e Sherlock davanti a me, in quella situazione imbarazzante, forse, ma che è stata un'occasione persa per John. So che sicuramente te l'avranno detta in tanti, ma la frase finale ripresa dalla serie è stata... perfetta. |
Dall'inizio fino alla fine ho assolutamente amato ogni parola,perfettamente al proprio posto. |
Dopo aver letto le prime sei righe il pensiero era "adoro il modo in cui scrivi"..arrivata alla fine della ff era più o meno a bocca aperta! Sei riuscita a caratterizzare i personaggi in un modo STRAORDINARIO. Sherlock è profondamente sè stesso, bastardo, pieno di sè, deciso ad aver ragione ma allo stesso tempo così vicino a John..si pone quasi alla pari. Watson è senpre Watson, sempre pronto a seguire Sherlock in ogni sua mossa, pur non comprendodola, ma questa volta si "ribella"; vuole dimostrare che l'amico ha torto ma non può farlo e allora si costruisce un muro intorno che lo porta poi al rimpianto, a dire quella frase “C’è qualcosa che avrebbe voluto dire e non ha detto?” "Si"...in questa storia John scopre un altro Sherlock e lo fa nel modo più "giusto" possibile. |
Oggi sì, volevo leggere qualche storiella, qualcosa così di carino su loro due. Vengo su EFP, scelgo i personaggi, e incuriosita dalle prime parole comincio a leggere la tua FanFiction.. e WOW. |
Awww, ma che teneri. Mi sono accostata anch'io da poco al mondo di Sherlock, ma bisogna dire che è una miniera d'oro. E questa ff e una piccola perla. Davvero mi è piaciuta un sacco. E John fa bene a vantarsi di essere l'unico a poter portare Sherly a cena fuori. Il tuo John insomma è davvero adorabile. E bellissimo è il suo modo di vedere SH. Solo mente, solo pensieri, solo fatti, niente sentimenti. Rendono deboli. Ma insomma anche Sherlock ha un cuore. E ho visto la fanart ed e bellissima pure quella. Li ho immaginati quei due. Con John spalle al muro e Sherlock così vicino. Da morsi davvero. E sono contenta che tu non abbia concluso tutto con un bacio. È giusto così. Se no Sherlock non sarebbe Sherlock e John non potrebbe più continuare ad affermare con tanta convinzione la sua eterosessualità. E specifichiamo che ormai ci crede solo lui eh. Complimenti. |