Salve carissima! Finalmente sono riuscita a mantenere la promessa e a lasciare una recensione a questa storia, direi, mooolto movimentata. Ovviamente, non potrò lasciare un parere a tutti i capitoli pubblicati (come avrai notato certamente anche tu dando un’occhiata ai post di EFP editing, abbiamo davvero un sacco di richieste da soddisfare!), tuttavia ho dato un’occhiata alla trama e alla presentazione degli altri capitoli pubblicati, quindi posso comunque lasciarti un parere generale, prima di concentrarmi in maniera specifica su questo.
Devo ammettere, mio malgrado, di non conoscere il film dal quale ti sei ispirata per la stesura di questa storia, ma comunque, spulciando qua e là, sono riuscita ad intuirne la trama. Il primo capitolo che hai pubblicato si ispira quasi interamente al film. La situazione iniziale che presenti, e anche il successivo svolgersi degli eventi, sono entrambi incentrati su un triangolo amoroso insospettabile (forse?) che vede al proprio vertice un ragazzo sufficientemente bello e intrigante. Bella e Alice, migliori amiche, hanno entrambe una cotta per lui; tuttavia Alice riesce ad arrivare dove Bella fallisce e riesce a strappare al giovane innamorato una promessa di matrimonio. Non credo che la bella mora sia consapevole fino in fondo di ciò che la sua amica provi per il proprio futuro marito, certamente l’intrepida Bella non ha alcuna intenzione di arrendersi e di lasciare campo libero all’ignara Alice. L’idea di assoldare un attore precario con lo scopo di far innamorare la promessa sposa di lui è tutt’altro che apprezzabile, soprattutto se a idearla è stata la presunta migliore amica della “vittima”, ma poco importa: anche se non è stata la tua mente ad inventare una trama del genere (dato che l’hai presa da un film), devo ammettere che è abbastanza divertente. E non solo: in un certo senso anche beffarda! La povera Bella finisce per diventare lei stessa la vittima della sua stessa trappola, legandosi oltre modo al bell’attore che ha meschinamente ingaggiato. L’attore in questione è un certo Edward Cullen… e ciò lascia indubbiamente supporre che sia bellissimo.
Ora, dopo una breve ricognizione generale, è giunto il momento di passare in rassegna il capitolo in questione. Bella inizia a rendersi conto che l’uomo che crede di amare (e del quale sta tentando di far saltare in aria il matrimonio) in realtà comincia ad annoiarla parecchio. Ovviamente, tale constatazione non può che turbarla poiché, razionalmente parlando, lei deve essere innamorata di lui. In compenso, si accorge però che il giovane Edward le interessa sempre di più, ed è gratificata delle attenzioni che riceve. Il modo in cui descrivi i pensieri di Bella e di Edward (facendo interloquire i personaggi con le proprie coscienze) è molto utile per capire in maniera dettagliata quali siano i dubbi di entrambi nei confronti dell’inaspettato evolversi della situazione. Dubbi che, evidentemente, iniziano a circolare anche nella testa di Jasper: perché Bella, improvvisamente, non vuole più baciarlo? Una cosa è certa: credo proprio che alla fine dei giochi si rischia veramente di incrinare tutti i rapporti se questa farsa non viene sospesa. Tra l’altro ho la netta sensazione che anche Alice inizi a non essere poi troppo indifferente al fascino accattivante di Edward Cullen. Mi chiedo, in effetti, perché il ragazzo ancora non abbia fatto un passo indietro e non abbia rinunciato al proprio lavoro.
Ho trovato davvero molto divertente e anche romantica la scena in cui Edward e Bella si mettono a guardare Hercules. La dolcezza dei due ragazzi e i sentimenti reciproci che provano l’uno per l’altra sono palesemente fuori discussione, e Edward, alla, fine, ruba anche un bacio all’amata, dichiarando apertamente (a sé stesso, poiché Bella dormiva) di provare qualcosa per lei. Romantico! Anche se temo che presto ci saranno non poche complicazioni.
La trama mi piace: è sufficientemente ingarbugliata da lasciar intendere che presto ne succederanno delle Belle. Ci devi lavorare molto bene sopra… sarebbe un peccato se alla fine banalizzassi il tutto! Ma sono sicurissima che riuscirai ad inventare qualcosa di interessante.
Detto questo, passo a scrivere qualche commento un po’ più tecnico. Ho apprezzato molto il fatto che tu abbia deciso di raccontare la storia in prima persona, alternando l’io narrante tra Bella ed Edward: in questo modo, è molto più semplice capire quali siano le reali intenzioni di entrambi.
Ho notato che non ti perdi molto in descrizioni: la parte fondamentale della tua storia è costituita da dialoghi (tra personaggi veri e propri e tra i narratori e la propria coscienza). Va bene, fondamentalmente, ma ti suggerirei comunque di inserire qualche dettaglio descrittivo in più (ovviamente, io parlo facendo riferimento ai miei gusti personali, tuttavia credo che l’aggiunta di qualche particolare in più darebbe un tono maggiormente definito alla trama).
Infine, ti consiglio di uniformare tutti i capitoli pubblicati: ho notato che non hanno tutti lo stesso tipo di carattere o di dimensione, e in alcuni la presentazione e il titolo sono scritti in maniera eccessivamente grande. Direi che il carattere e la grandezza usati nell’ultimo capitolo pubblicato vadano bene, e che potresti rendere il tutto ancora più ordinato “giustificando” (CTRL + F) il testo.
Per quanto riguarda la grammatica e la sintassi, noto con piacere che non hai affatto grossi problemi, anche se sono presenti qua e la diverse sviste che più avanti ti segnalerò dettagliatamente. L’errore più frequente che hai commesso riguarda l’uso dei puntini di sospensione: probabilmente non ci hai mai fatto caso, o la cosa non ha mai attirato più di tanto la tua attenzione, ma i puntini, se usati, devono essere sempre inseriti in numero di tre! Tu ne hai messi perlopiù due (es. Forse perché ora, a differenza di qualche settimana fa, sei innamorata.. realmente.) Non è un errore grave, ovviamente, ma ti consiglio comunque, d’ora in poi, di prestare attenzione.
Ora passo in rassegna le varie sviste e i refusi.
Come fa un uomo a manipolarmi, seppur involontariamente in questo modo in nemmeno una settimana?Quel seppur involontariamente è un inciso: hai correttamente inserito la prima virgola, ma hai dimenticato quella che serve per chiudere. Dopo involontariamente, dunque, ce ne andava un’altra.
Beh, non nego che è bellissimo, simpatico, a molti interessi in comune con me. Il verbo essere, in questo caso, deve essere usato al congiuntivo (dunque sia). Inoltre hai dimenticato di inserire la h del verbo avere prima di a (suppongo sia semplicemente un errore di battitura poiché in effetti lo scritto correttamente in tutti gli altri casi).
OK, Bella, ritorna in te non puoi pensare ad Edward in questo modo. Tra te e non ci va un segno di interpunzione ( se leggi ad alta voce, ti renderai certamente conto del fatto che c’è una netta pausa tra i due enunciati). Direi che un punto fermo sarebbe perfetto, ma potrebbe bastare anche semplicemente la virgola.
No, non posso perché rischi che poi me ne innamori. Qui c’è un piccolo errore di battitura: hai scritto rischi invece che rischio.
O forse sei te che hai perso l'interesse nei suoi confronti? Il soggetto di seconda persona singolare è tu, non te. Quest’ultimo va bene per tutti i complementi che non siano soggetto!
Mi sembra nessuno quindi taci! Anche in questo caso, tra nessuno e quindi, sarebbe stato opportuno marcare la pausa attraverso una virgola.
“Oh, si si, ci sono Jazz, scusami!”Il sì affermativo si scrive con l’accento: questo accorgimento serve per distinguerlo dal si pronome personale atono di terza persona singolare (si lava, si pensa…).
“E se io venissi a prenderti in agenzia prima delle 16:30? Cosa succede?”Quello che hai scritto è un periodo ipotetico, ragion per cui al posto dell’indicativo, devi inserire il condizionale presente (succederebbe).
Dai scherzo, ora ti saluto ci vediamo domani!Come prima, ora ti saluto e ci vediamo domani sono due enunciati diversi, e la distinzione andrebbe segnalata attraverso un segno di interpunzione debole o forte (virgola o punto).
Saidato che a te piacciono gli horror come a me e nessuno di noi due ha qualcuno con cui andarci, perché non ci andiamo insieme?Dopo sai ci va assolutamente una virgola poiché dato che a te piacciono gli horror come a me e nessuno di noi due ha qualcuno con cui andarci è un inciso (che hai correttamente chiuso proprio con una virgola).
Nodico è impazzita? Anche dico è un inciso, quindi va segnalato tra due virgole.
“Perfetto allorase per te non è un problema possiamo andarci venerdì che ne dici?” Qui pure manca qualche virgola: una va inserita prima o dopo allora (dipende dal tipo di intonazione che vuoi dare alla frase), e l’altra va tra venerdì e che, poiché che ne dici è un enunciato autonomo rispetto al precedente.
perché è qui che deve stare tra le mie braccia, come adesso. Tra stare e braccia ci vogliono i due punti, poiché tra le mie braccia, come adesso esplicita ciò che hai introdotto nella prima parte dell’enunciato.
Il film finisce e senza fare movimento bruschi la prendo in braccio. Piccolo errore di battitura: hai scritto movimento invece di movimenti.
Ok, credo di aver terminato la mia noiosissima rassegna dei tuoi errori di distrazione. Ovviamente, non credo che questi errori siano dovuti a incompetenza da parte tua: probabilmente, hai soltanto bisogno di prestare maggiore attenzione durante la rilettura di ciò che scrivi (tranquilla, sei in ottima compagnia! Cerco sempre di stare attentissima nello scovare tutti gli errori possibili, ma puntualmente me ne scappa sempre qualcuno!). Il mio giudizio complessivo è positivo: trovo che la storia sia promettente e che tutto sommato l’ingarbugliarsi della trama possa rivelarsi utile per rendere la storia più accattivante. Come ho già fatto prima, ti consiglio solamente di stare attenta a non banalizzarla: non è un intreccio semplice quello che stai descrivendo, per cui potresti facilmente cadere nel banale o nell’inverosimile. Occhio, non farlo9! Sarebbe un vero peccato ^_^
Baci, carissima, e a presto!
9dolina0
Recensore di EFP editing
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