Ci arrivo adesso. Solo adesso. Tardi? Spero di no.
L'avevo letta, questa tua fic, quando però ancora non ero iscritta a EFP. E ora ci ritorno, la rileggo, e, finalmente, lascio una recensione. Perchè voglio farti capire come io l'abbia apprezzata.
L'amicizia che lega Camus e Milo e profondissima, lo sanno tutti, e mi sono sempre chiesta quali sarebbero stati i pensieri di quest' ultimo dopo la morte dell'Acquario. Tu non li hai descritti, però. Hai immaginato quelli di Camus, quelli di Camus dopo la sua morte. E sei stata sensazionale.
Mi hai lasciato senza parole, davvero, perchè questa è una delle fanfiction più belle che abbia mai letto. Dico sul serio, e lo dico pubblicamente, questa è una della fanfiction più belle che abbia mai letto. Spero che mi crederai quando ti confesso che, la prima volta che l'ho scoperta, mesi fa, ho pianto. Sia perchè è straziante, triste, ma immensamente bella, e sia perchè mi ha fatto tornare in mente dolorosi ricordi. Ha avuto questo potere.
La tua storia tratta di uno degli argomenti più difficili di cui parlare: la morte, e le conseguenze che essa porta, cioè il pianto e il dolore, in primis. Ma...tutto questo viene fatto intuire, non è detto esplicitamente, perchè è Cam che parla, lo stesso Cam che ora è morto, che non c'è più, ma che c'è ancora. E parla al suo Milo.
Milo, il forte, spensierato e allegro Milo, non può, non deve piangere. Non è nella sua natura. Ma...per Camus? Per lui lo fa, certamente, perchè lo ama.
L'Acquario, però, sa che non deve, che gli fa solamente male, e glielo dice:
"Non piangere Milo, se davvero mi ami: io continuerò a vivere nello sfondo colorato dei tuoi ricordi, e non solo... Non piangere, quindi, se davvero mi ami: molti sono i luoghi dove mi troverai, quando sentirai la mia mancanza... Non piangere Milo, se davvero mi ami: io vivrò attraverso di te...Però non piangere Milo, se veramente mi ami: nemmeno la morte ha avuto il potere di farmi scordare di noi...Non piangere Milo, se davvero mi ami: anche se non ci sono, sono e sarò sempre con te. "
E gli spiega perchè non deve piangere, perchè non deve essere triste, perchè deve cancellare il dolore dal suo cuore e ritornare a sorridere:
"Anche se non potrai vedermi.
Anche se non potrai toccarmi.
Io sarò comunque accanto te, a tenerti compagnia.
Cercami in tutte le cose belle, e lì mi troverai: che sia nell'imbrunire del giorno, nel migrare di uno stormo di gabbiani o nello spuntare delle prime gemme in Primavera, lì mi troverai.
Presta attenzione al soffio del vento e alla voce dolce di quella Dea che non ho riconosciuto, perchè se li saprai ascoltare loro ti narreranno un poco di ciò che sono diventato.
Nei volti dei nostri fratelli d'armi, potrai scorgere il riflesso del mio raro sorriso.
Lo stesso silenzio che prima rifuggivi, ora parlerà per me."
Perchè Camus ci sarà sempre. Ma cos'è adesso, Camus? Dov'è?
"...adesso mi sono ricongiunto alle stelle che mi diedero i natali.
Ciò che vedo non mi stupisce, ma mai avrei creduto che l'Universo fosse vasto e perfetto a tal punto.
Qui non vi sono errori, ogni cosa si muove in perfetto equilibrio: è come tornare a far parte di una danza primordiale, da cui nascendo ci allontaniamo.
Io sono tutto, e al contempo non sono niente.
Sono corpo e spirito, buio e luce, caldo e freddo.
Sono ovunque, e da nessuna parte. "
Bellissime parole, interpretazione del regno dell'aldilà degna di un filosofo. Di nuovo complimenti.
E' una poesia, da tanto che è scritta bene, questa fic. Ricca, come ho detto, di consigli, ma anche di amore, e di momenti bellissimi, che Cam rivive, che Cam non ha dimenticato. Come il seguente...
"Solevamo di frequente sederci sulle scale dell'Ottavo tempio al tramonto, a rimirare il sole rosseggiare sul mare e tingere di bagliori infuocati i candidi marmi del Santuario.
Tu riempivi l'aria di parole, per sovrastare quel silenzio della sera nascente che a te metteva malinconia: sei sempre stato una persona rumorosa, al contrario di me.
" Grazie".
" Di cosa, Milo?".
" Di esserci. Senza di te, questo spettacolo sarebbe immensamente triste. Tutto sarebbe triste, senza di te".
Io continuavo a tacere, ma stringevo di più la tua mano, credendo che non ci fosse risposta migliore di quel gesto. "
...e di rimorsi, che attanagliano l'animo di un uomo quando è ormai impotente e non può tornare indietro.
"Non c'è posto per i rimorsi, non qui: un solo rimpianto è rimasto.
Non ci crederai: son le milioni di cose che non ti ho detto mai.
" Che hai?".
" Nulla. Riflettevo".
" Su cosa?".
" Su un fatto bizzarro. Camus, tu sai tutto di me. Tutto, ogni singola sfumatura della mia persona ti è nota.
Invece io a volte ho come l'impressione di non conoscerti affatto".
" Mi conosci quanto basta a amarmi. Non ti pare sufficiente?".
Sapevi che questo ti sarebbe dovuto bastare, così annuivi incerto e io mi ritenevo soddisfatto.
Ironia della sorte, tantissime sono adesso le domande a cui risponderei volentieri, infiniti gli argomenti che mi piacerebbe trattare con te, se solo potessi ancora.
Vorrei raccontarti dei miei pensieri riguardo alla cmeptb, lassù nell'isba, o di come la mia mente volasse a cercare la tua immagine nei momenti di maggior solitudine o smarrimento.
Di quando, nelle notti gelate in cui mi recavo fra i ghiacci con i miei pupilli, al posto dell'aurora boreale vedevo quegli arcobaleni che tu mi indicavi entusiasta dopo un violento acquazzone estivo. "
E' una fanfiction bellissima, davvero, come ho detto ogni singola frase mi è piaciuta e mi ha fatto commuovere. Ma la fine...è stata quella la parte che più mi ha fatto piangere...
"Arrivederci, Milo"
...no, non è un addio, è un semplice, puro, fantastico, speranzoso "Arrivederci", perchè...
"Un giorno ci rincontreremo".
Pum. Fine. La speranza chiude la tua fic, la certezza. La stessa che dice che non è tutto perduto, che non lo è mai stato, perchè ogni cosa un giorno finisce. Camus lo è già, ma non del tutto, perchè aspetta il suo immancabile compagno di avventure, che tanto gli manca. E Milo un giorno lo raggiungerà. Così loro finiranno- finiranno davvero- insieme. Mano nella mano. Felici.
Ti lascio con altri sinceri complimenti e con grazie per le emozioni che mi hai fatto provare.
Spero di aver detto almeno una parte di tutto ciò che c'era da dire, e scusa se la mia recensione ti può sembrare un po' incasinata. Mi è piaciuto TUTTO, anche se adesso non posso commentare ogni frase, se non ci metterei davvero troppo tempo. Quelle che ho riportato erano solo alcune di quelle che più mi hanno colpito.
Alla prossima,
Moncheri
"...l'hai fatto per Milo. Non avresti potuto non farlo per Camus..." (Recensione modificata il 05/07/2012 - 01:37 pm) |