E' una meraviglia. Seriamente, mi è piaciuta davvero molto. Ho ritrovato i personaggi di Doyle nel tuo scritto - e molto del modo di scrivere dell'autore, anche.
Sono sempre rimasta insoddisfatta di come Sherlock Holmes ingannasse Watson nel Mastino dei Baskerville, l'ho sempre vista come una deludente mancanza di fiducia - e Watson ha anche il coraggio di non offedersi!
Sono contenta che, almeno qui, se la prenda - ovviamente, anche il tuo Sherlock Holmes (esattamente come avrebbe fatto l'originale) sembra non offrire altro che canzonature e parole ironiche.
Oh, e ho adorato l'ultima frase di Watson, davvero.
Spero di leggere presto altro di tuo in questa sezione - perché scrivi meravigliosamente bene. (L'ho già detto che è una meraviglia questo scritto, vero? ;___;)
P.S. Solo, temo di non aver compreso un riferimento. Quando scrivi: "Usavo credere che con la tua presunta morte ogni conto fosse stato pareggiato, ed ogni sofferenza portata a giustizia." a cosa ti riferisci, esattamente? Non so se è stata una svista o magari ti riferisci ad altro, ma l'apparente morte di Sherlock Holmes a Reichenbach è ambientata dopo i fatti narrati ne "il mastino dei Baskerville". (Anche se, effettivamente, è stato pubblicato prima "Il problema finale". Conan Doyle e la sua cronologia random.) |
