Ciao, potremo dire che questa fan fiction è un elogio alla creatività. Il foglio può essere tranquillamente sostituito con una tela. Le emozioni che racconti paiono quasi universali. Tutti ci siamo sentiti in difficoltà davanti a quel foglio bianco. Un foglio tangibile di carta. Un foglio del programma di scrittura del computer … Ma due aggettivi mi sono particolarmente piaciuti nella tua fan fiction. Parole che esprimi in queste due frasi. Le evidenzierò coi colori, così seguirai meglio la spiegazione che sto andando a farti.
In fondo è così bianco, così vuoto, e il vuoto è l’ignoto, e l’ignoto fa paura
Ma quel vuoto è anche un’occasione.
Le parole che mi hanno colpito sono infatti: paura e occasione.
Si oppongono, anzi, la vittoria della prima porta allo sfruttamento della seconda. L’occasione c’è sempre, ma va sprecata se non la si coglie. Se la paura vince e l’idea resta nella mente. Perché a volte si hanno tante idee ma si teme il giudizio altrui. A volte si ha paura di ricevere una brutta recensione e dunque non si pubblica. A volte non si scrive proprio per paura che qualcun altro legga e possa prendere in giro ciò che noi stessi abbiamo messo su carta.
Come dici tu, sempre nella tua fan fiction:
ll foglio è te.
Il seguito della frase abbastanza contestabile. Contestabile in senso vuoto. Tu dici che il foglio -è lo specchio della tua anima- ma uno specchio riflette esattamente la realtà, è un immagine che a parer mio, impone per forza una narrazione veritiera e introspettiva, non filtrata da immagini fantastiche. Poi aggiungi -della tua vita come vorresti che fosse- e questa mi piace molto di più, perché non implica per forza una storia di vita vissuta, un’autobiografia, ma può essere metaforizzata.
Comunque, ruota in tutto a quel foglio che è te, come massima espressione della propria creatività. Quest’immagine che trasmetti mi piace molto, è potente, è quasi artistica. Non so perché, ma mi sta venendo in mente il vigore dei Prigioni di Michelangelo. Vabbe’ è la mia immaginazione che corre fuori binario.
Sai, a recensirti non è un semplice lettore ma un lettore scrittore che ha sentito quest’opera molto vicino a se stesso. Al suo modo di essere: pieno di fantasia ma a volte titubante su cosa scrivere e su come.
Vorremo tutti fregarcene a priori del giudizio altrui, ma finiamo sempre a fissare quel foglio con titubanza, la testa piena di domande e di punti interrogativi. Il pensiero “piacerà” e che penseranno? Ci assilla. Assilla anche me che scrivo per pura passione e che non cerco gloria o chissà che … E’ normale.
Il foglio bianco, in fondo, è anche una sfida a noi stessi.
Chiudo qui la mia recensione, chiaramente positiva. Ho letto volentieri questo elogio alla creatività, anche se devo ammettere di essermi imbattuto in esso per caso, mentre mi preparavo a recensire la storia di Alvarez_RT e l’occhio mi è imbattuto sulla tua richiesta. Parole come “prima storia introspettiva” mi hanno attratto e ho deciso di dare un’occhiata. E’ stata una faccenda quasi istintiva. LOL
Beh, non voglio impegnarti oltre.
Ti saluto.
Il Conte SandStorm
|