Recensioni per
Coffee break
di e m m e

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/02/14, ore 00:29

Questa storia è una pugnalata - e non sono nemmeno sicura che il paragone sia abbastanza, visto il male che m'ha fatto leggerla. Io ho sempre pensato che 'angst' sia un'avvertenza inflazionata e usata il più delle volte in maniera inappropriata; l'angst non è mera tristezza, ma designa un malessere molto peculiare, che scava in profondità, che fa sentire il suo peso come fosse qualcosa di materiale, tangibile. Non so se sia riuscita a spiegarmi, ma sta di fatto che in queste pagine tutto questo c'è, e il lettore lo vive sulla propria pelle - io, almeno, ho provato un'empatia totale nei confronti di John. È difficile trovare le parole per dire quanto bene tu abbia delineato il suo stato d'animo. Si rifugia nella monotonia della routine, nella ripetitività delle abitudini, in un dolore rassegnato a cui, in fondo, non vuole rinunciare - e questo è un dettaglio che ho trovato azzeccatissimo, perchè c'è sempre (o quasi) un pizzico di masochismo in chi soffre.
Un altro particolare pertinente - ma potrei anche dire perfetto - è la morbosità con cui presta attenzione a tutto, anche (se non soprattutto) ai dettagli; è un automatismo che funge da meccanismo di difesa e, secondo me, è esattamente il tipo di rifugio di cui John si è avvalso per arginare la sofferenza, per tenerla lontana almeno momentaneamente. Altra cosa che m'è piaciuta da morire: la gestione delle interazioni, dei rapporti interpersonali e del modo in cui il lutto li ha condizionati. Non mi riferisco solo a Molly, ma anche alla signora Hudson e a Lestrade; tutti e tre rivestono un ruolo che gli si addice alla perfezione e risultano straordinariamente credibili nel modo di relazionarsi a John e al suo dolore.
In definitiva, non c'è un solo aspetto che non abbia trovato curatissimo e che non m'abbia convinta a pieno. Brava, brava, brava *applaude e scuora*

Recensore Master
23/11/12, ore 16:41

Oh mamma mia.
Oh. Mamma. 
No, perchè, perchè l'ho letta? 
Ho iniziato a piangere da quando John parla con la tomba di Sherlock innervosito, nella quasi-ultima scena. Ad ogni "stupido" che leggevo si aggiungevano lacrime e alla frase Ma per piacere, per piacere! Per piacere, dimmi che lunedì mattina potrò svegliarmi e capire che vale ancora la pena vivere per qualcosa. » 
sono giunta al punto di non ritorno e piangevo come una matta in casa ç_ç ed ora con la faccia bagnata scrivo questa recensione. 
Ma comunque l'idea di leggerla è stata mia, quindi I regret nothing, perchè è stata stupenda, e il mio povero cuore è stato torturato un po'.
Tu sei una di quelle autrici che è impossibile non leggere, anche nell'angst, perchè sei bravissima, e vorrei punirmi per non aver mai letto niente di tuo.
Ci sentiamo fra un po', ne leggo un'altra. 
E poi un'altra.
E un'altra ancora. Già!
Baci, rossella

Recensore Veterano
06/06/12, ore 11:35


Sono onestamente devastata... E, allo stesso tempo, mi sento rincuorata dal bel finale di questa fanfiction! Hai descritto magistralmente un credibilissimo e Ic John Watson post-2x03: il suo aggrapparsi alle abitudini ed alla routine, il suo occuparsi il tempo quasi con disperazione perché chi si siede è perduto, il suo cercare costantemente di mantenere il pensiero concentrato su qualsiasi cosa accada nel mondo esterno non solo sono assolutamente coerenti con la disperazione di John che ci è stata mostrata dopo il fattaccio alla fine della seconda stagione, ma sono anche raccontati da te con rara bravura, in una maniera resa efficace soprattutto dal ricorso alla narrazione in prima persona e da una scrittura agile e coinvolgente. Mi è particolarmente piaciuto il modo in cui hai fatto interagire John con gli altri personaggi (Mrs. Hudson, Mycroft, Greg, Harry e Molly), anch'essi perfettamente IC. Adoro la tua Molly, che è sempre molto fedele all'originale e a cui dai sempre un cruciale ruolo di "collegamento" tra John e Sherlock.
Questa è proprio una di quelle fanfiction che fa proprio piacere aver letto!

P.S.: Rileggendo questa storia per recensirla ho avuto l'ispirazione per una one-shot che mi girava in testa da un po' e che vorrei proporre per il turno di recupero dello Sherlothon... Ovviamente ti inserirò tra i credits, ma credo che sia corretto che tu possa visionare la mia storia prima della sua pubblicazione e decidere se darmi o meno un sorta di "nulla osta" così pensavo di inviartela appena l'avrò conclusa/ricopiata al computer...

A presto!

Recensore Junior
09/05/12, ore 23:35

Triste, triste, tristissimo. Ho perso anche io la mia migliore amica al liceo e ci ho messo sei o sette anni a superarla, quindi quattro mesi è un tempo più che ragionevole, direi. Comunque splendido. Condivido e comprendo ogni singola azione di John, che tu descrivi in maniera veramente realistica e splendida, tanto che quasi mi preoccupo un po' :P
Non sono arrivato al punto di piangere, devo dirlo, ma mi ci hai fatto andare molto vicino. Chef d'oeuvre!

p.s. se posso permettermi, per il velo trasparente, più che "attraverso cui ormai avevo preso a vivere" non sarebbe più appropriato "sotto il quale ecc ecc"? dico tanto per, eh, è che a me suona meglio. che presuntuoso che sono. sparami pure.
(Recensione modificata il 09/05/2012 - 11:44 pm)

Nuovo recensore
06/03/12, ore 15:28

Questo E' John, è proprio lui, ed è incredibile!
Ah, e dimenticavo: scrivi divinamente!

Recensore Junior
04/03/12, ore 18:22

E cosa ti posso dire. Partiamo da qui: a me piacciono i dettagli. Moltissimo. E questa storia è una festa di dettagli - azioni, pensieri, sensazioni, cose, colori. C'è tantissimo e tutto è legato molto, molto bene.
Poi, John. Dire che è raccontato in modo eccellente non rende giustizia. John che si trova a doversi inventare cose da fare per non pensare. John che pensa, pensa, pensa. John che va al cimitero di domenica, perchè sa che in quel giorno ci sono solo lui e la tomba di Sherlock. John e il caffè per Sherlock.
E poi quella parte, quelle due righe nel finale, che sono tutto un seguirsi di colori. Davvero una bellissima serie di immagini.
Davvero bravissima tu. Felicissima di averti (finalmente) letto. I miei complimenti.

Recensore Master
03/03/12, ore 13:56

E io urlo ''No John, lui è ancora vivo!'' ma non può sentire e non può sapere, e io mi chiedo perché Molly non possa dirglielo, Molly che SA! John me lo vedo proprio così, distrutto dal dolore e incapace di riprendersi per molto tempo.... Non so come dirti quanto mi sia piaciuta... Tristissima ma bella. I rapporti andati in frantumi (Mycroft addirittura che tenta di dare una mano) tutto bellissimo. Complimenti.

Recensore Junior
26/02/12, ore 14:52

Credo di non avere molte parole per questa fic, ma sentivo comunque il bisogno di commentarla, perché è meravigliosa. C'è un'accuratezza quando scrivi che sfiora la perfezione - ho letto anche altre tue storie e direi che devo fiondarmi a recensirle ma mi trattiene il fatto che sarebbero tutte uguali a ciò che sto scrivendo ora. 
C'è taaaanto angst, come hai scritto te negli avvisi, ma ti giuro che vorrei leggere molte più storie angst così.
Questo commento sta scadendo nell'adorazione più banale, quindi mi fermo qui.
Non vedo l'ora di leggere altre tue storie.
Chiara

Recensore Veterano
21/02/12, ore 14:06

No, aspetta un momento... Non ti avevo commentato questa storia? Proprio questa? O.O A volte mi stupisco di me. u.u *scuote la testa con disappunto*
In ogni caso, siccome non riesco a dir nulla di questa storia se non che è bellissima e struggente e che la amo, non mi ripeterò ulteriormente e aggiungerò solo quel che segue: credo che la cosa che più mi è rimasta impressa di questa storia, la cosa che mi viene subito in mente se la richiamo alla memoria, l'immagine che visualizzo per prima quando ci penso, sia il contrasto di colori finale.
"Il bicchiere mi cadde dalle mani e il caffè si sparse nell’erba, mescolandosi al verde brillante degli steli e al marrone del fango.
Il cappotto di Molly era rosso, le mie mani color carne, quelle lapidi in lontananza erano bianche, e il cielo era azzurro e limpido come gli occhi di Sherlock."
Questa parte è una meraviglia, secondo il mio modestissimo parere. Una stilettata dritta al cuore.
E ho detto tutto.
Bacio! <3

Recensore Junior
17/02/12, ore 20:25

Io... tu... è... sigh.
Non credo di aver letto ancora qualcosa di così triste e spiazziante su Internet. Per essere più precisi stavo quasi per piangere.
Dico quasi perchè mi sono asciugata gli occhi prima che le lacrime diventassero troppo grandi per rimanere sulle ciglia.
Se volevi far piangere qualcuno ci sei riuscita, ma... non posso credere che Lui sia morto per davvero. Insomma,... lui è pur sempre lui... è Sherlock.
Comunque, sigh, hai scritto una storia davvero bellissima e John è descritto così bene, la sua vita... mi sembrava di morire anch'io con lui, per un po'. Però, sigh, Sherlock... lui... *non finisco la frase e scoppio a piangere senza ritegno*
Vabbe', sigh,
Ciao!

Recensore Veterano
17/02/12, ore 18:36

I knew it!! Ok, forse nn ti ho neanche mai recensito una storia (anche se mi sembra strano) ma raramente ho letto fan fiction così belle!!! Adoro il tuo modo di scrivere, e lo sclero iniziale è dovuto al fatto che 'sapevo' che l'avevo scritta tu, anche se nn avevo letto il nome dell'autrice! Che dire.. Questa ff è magnifica! Bella come poche ne abbia lette.. Non mi sto a dilungare elencando le parti che mi sn piaciute d più, altrimenti dovrei fare copia incolla d gran parte del capitolo! Sappi solo che la descrizione di John, d come trascina la sua vita, è stata superba, qualcosa d veramente toccante! Inoltra mi piace tantissimo Molly! Ok, veramente ottimo lavoro! :)

Recensore Veterano
17/02/12, ore 17:51

spero che ti ti renda conto che io sto tuttora schivando la serie, nel tentativo di beccarmi una dipendenza alla volta.
e che continua a non piacermi piangere.
e che la frase "odi et amo" ha un significato tutto nuovo, da quando mi sono messa a leggere delle angst per il fondamentale motivo che sono tue.
<3