Me commossa ç_ç
*Prende Rose e la scuote con forza*
ALLORA ANCHE TU HAI UN'ANIMA?!?!?
*La abbraccia*
Grazie ç_ç
Questa storia è l'ultima di una lunga serie di post-mortem Sherlock, e scritta da te mi aveva già dato un sentore di disperazione totale ç_ç Ed invece alla fine Sherlock c'è!!
Anche se non ho capito perchè la sua morte qui assomigli più a quella del film con Robert Downey piuttosto che a quella del telefilm °_°
Poco importa, rimane comunque bellissima!!!

Io sono profondamente conscia di non riuscivere a scrivere angst se più non faccio morire qualcuno, quindi rimango sempre profondamente colpita nel leggere una storia che mi traumatizzi emotivamente (in senso positivo, ben s'intenda) e proprio solo per i pensieri e i sentimenti del personaggio che vive in essa.
Ti ripeto anche qui l'osservazione che ho fatto anche nell'altra storia, ossia le maiuscole mancate dopo la chiusura dei dialoghi. Mi soffermo invece di più sullo stile, che qui mi ha spesso colpita: specie una frase che sai non poteva non toccarmi il cuore, ossia quando leghi magnificamente la soavità dei voli pindarici alla brutale caduta di Icaro. Perché anche Sherly è un po' (molto) hybristès, e ben m'immagino John a versare lacrime di ambra per lui... o, meglio in questo caso, lacrime dorate causate dall'indovena di superalcolici XD
A parte la poeticità diffusa e ricercata anche nell'ordine delle parole, che sapientemente contrastano con quelle brevi esclamazioni più "terrene" di John che ancor meglio fanno risaltare i suoi lati umani (appunto l'alcool, la lacrima, ma anche la sensazione di perdita, di vuoto, quasi di tradimento che spesso si ha quando muore qualcuno di molto caro), mi spenderei anche sulla seconda persona singolare. E' molto difficile gestire una storia con questo punto di vista singolare (io non voglio nemmeno provarci XD) e spesso rischia di rivelarsi un fallimento totale. Nel tuo caso invece si è rivelata una scelta più che azzeccata, e arrivata alla fine mi sono illuminata nel capire questo punto di vista esterno che quasi ricalca quello di Sherlock, acquattato nell'ombra, che spia assieme a lui i passi di John e alla fine si leva in aria, guardando dall'alto John che rimane tra i bambini e, dall'altro lato, Holmes che si allontana furtivo. Credo che proprio questo fatto, in tutta la storia, sia stato quello che mi abbia più colpito: la scelta di questa seconda persona.
Poi, i personaggi sono gestiti magistralmenti. Il racconto è sempre ben bilanciato, tra la prima metà di John riflessiva sul presente (bellissima nella sua tristezza la volontà di non passare più per quella via), e che spesso richiama i flashback del passato, e la seconda con l'azione nel presene, che quasi si allunga e tende verso quella nel futuro che accadrà quando Sherlock vorrà di nuovo presentarsi al suo amico. L'introspezione di John è curata al massimo e non ho nessun appunto da farti... perché mi è davvero impossibile! XD Che dirti se non: brava? Devo ancora vedere la seconda stagione, appunto, ma ne conosco il finale e posso ben ricostruirne le sensazioni che di lui devono essere state lì rappresentate.
Se poi posso fare una brevissima nota finale, avevo subito ben capito chi avesse spedito quel pirata XD
Orbene, credo che il mio compito sia compiuto e ti abbandono. Ti prego di perdonarmi ancora una volta per la delazione che proprio tu hai dovuto subire; se prima o poi vorrai pubblicare la shot che partecipò al concorso, sappi che sarei più che felice di ricordarla e, se vorrai, di recensire anche quella.
Shinkou kissu,
Bea

Ci sono troppe fic nella sezione di Sherlock ed è un peccato aver trovato la tua solo ora.
Che dire, pura meraviglia. Adoro il POV di John. Adoro John distrutto dalla (finta) morte di Sherlock perché penso che sia così che dovrebbe essere.
Il fatto che abbia tenuto il suo cappotto come unico ricordo e lo indossi è una cosa tenerissima. E l'idea di introdurre dei bambini in un ospedale pediatrico è ancora ancora più dolce che ti scalda il cuore.
E che dire del pezzo in cui descrivi il tentativo di volo di Sherlock, che si staglia nel cielo come un gabbiano ma per poi ricadere al suolo come Icaro? Poesia pura, poesia pura...*.*
Il bambino mascherato da pirata... I coriandoli sui capelli di John... Potevo quasi immaginarmelo e nella mia mente era davvero bellissimo.
Grazie per questo piccolo gioiello!

Che dire, anche se il Carnevale è passato da un po', sono contenta di aver trovato questa piccola perla.
Mi sono dovuta trattenere dal piangere già da quando John ha detto di tenere con sé il cappotto di Sherlock, e di aver fatto il giro di Londra per far sì che il sangue venisse via. Il fatto che il dottore viva con il dolore dentro, per la mancanza del proprio migliore amico, che, diciamocelo, era davvero qualcosa di più.   E mi piace continuare ad immaginare a uno Sherlock che osserva da lontano e sostiene John, sperando che lui lo aspetti.

Ed è proprio perchè tu hai abilmente centrato in pieno tutti gli aspetti che mi piacciono del post-Reichenbach che questa shot finisce tra le mie preferite.
Il piccolo bambino travestito da pirata mi ha fatto una tenerezza assurda, ed è impossibile non pensare subito a Sherlock. John ha sicuramente sentito una stretta al cuore nel vederlo, il bambino, inevitabilmente piange, perchè cosa può fare?
Inaspettatamente però, il piccolo pirata gli nomina un uomo che lo ha inviato con "la missione" di tirargli i coriandoli. Chi altri può essere, se non Sherlock? Dio, ho amato da morire questa parte, in cui il Consulting Detective guarda da lontano e prova a tirar su di morale John, chiedendogli di aspettare e non perdere la speranza.

Una perla davvero, questa tua fanfiction, i miei complimenti!

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E' una meraviglia.
Mi sono scese le lacrime già dal viaggio in taxi. John sull'orlo del baratro e con il cappotto di Sherlock mi ha distrutto. Poi il bambino vestito da pirata mi ha devastato completamente. Tristissima ma meravigliosa. Scritta divinamente. Scusami davvero per questa recensione banale, ma ti assicuro che è favolosa. Complimenti, va dritta tra le preferite!

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wow questa one-shot è bellissima *--* il pezzo che ho preferito è stato il finale, mi sono anche messa a pianegere per quanto mi ha fatto emozionare ^--^ l'hai scritta benissimo, complimenti sei stata bravissima/o ^---^   PS va subito nei preferiti :D :D 

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Questa storia è meravigliosa! E' profonda, triste ed emozionante e ricca di poesia. Hai creato delle immagini bellissime, a partire dal titolo, un anima fatta ormai solo di coriandoli. Tutto di John urla la sua disperazione, il wisky, il cappotto che gli sta malissimo, la barba incolta, gli occhi sempre lucidi e non sempre a causa dell'alcol. La parte che preferisco in assoluto è il momento con il piccolo pirata, anche solo il fatto di ricordare una cosa così insignificasnte, detta quasi con ironia in un giorno di pioggia, che dimostra quanto John sia stato e sia rimasto ancora profondamente legato a Sherlock. E poi avevo intuito che quel "signore" doveva essere Sherlock, ma leggerlo alla fine, lì nascosto, seguendo e cercando di proteggere il suo migliore amico, cercare di ridargli un pò di speranza, perchè non può ancora tornare, è bellissimo! Davvero una storia stupenda, ben scritta, stile scorrevole, meravigliosa, davvero tanti tanti complimenti! Baci =)

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Arrivata al bambino vestito da pirata hanno iniziato a scendere le lacrime ciò significa che la storia mi ha emozionato, quindi ti faccio i miei complimenti perchè trovo sia scritta molto bene.

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Terribilmente angst ma bellissima. La speranza alla fine riscalda il cuore e nonostante tutta la sofferenza sappiamo che torneranno insieme. e questo ci fa andare avanti

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Ma nooooooooo!!!! * sperava che Sherlock si facesse vedere*!! cmq, bella storia! ;) certo, John mi mette tristezza.. Ma credo sia il minimo vista la situazione! :/ complimenti, è scritta veramente bene!

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