Tokio Hotel
thomas junior kaulitz, tom io sono tuo figlio di simotommina93 (0 storie)
Descrizione della serie: THOMAS JUNIOR IO SONO SUO FIGLIO

Ed ecco che mi trovo qui, chiuso dentro 4 mura a pensare a ciò che ho fatto. Mio padre,il mitico tom, chitarrista dei Tokio hotel , mi disse sempre di stare attento a ciò che facevo e che qualsiasi cosa di male fatta a me stesso o agli altri gli avrebbe portato dolore ma ormai è troppo tardi. Tra siringhe, alcool e troie sono qui. Mi faccio una dose di coca ogni sera, che mi procura David mio fratello maggiore ,non di sangue però e come se lo fosse. Tra una dose e un’altra ci sono loro le mie care amiche di cui a volte non so nemmeno il nome ma che mi porto a letto sempre. Fra tutte le loro,però, c’è una ragazza che adoro. Mi piace e si chiama Cindy. Con me è dolce ma non riesco a portarmela a letto. È così ingenua e giovane che non capirebbe cosa vuol dire entrare nel mio mondo ma dovrei parlarle. Com’è possibile che io giovane thomas mi sia innamorato? comunque faccio di cognome kaulitz e tutte tranne lei mi usano per questo motivo. Ho 18 anni da poco, e che dire, assomiglio tanto a mio padre. Vesto largo. Porto i rasta. Lo zio bill ormai non mi sopporta più mi dice sempre:”sei uguale a tuo padre. Vesti largo e con quei rasta sembri una piovra” ma devo ammettere che lui mi vuole bene come pure georg e gustav. Ricordo esattamente le parole di mio padre che mi disse prima di partire per il viaggio con la mamma:” ti lascio qui due settimane ma se vengo a sapere che ti porti le tue amiche sono guai. Invita Cindy invece. Sembra molto dolce” e in effetti aveva ragione ma non avrei dovuto ascoltarlo, se non gli avessi dato retta ora non sarei qua tra le 4 mura della mia stanza con la mia cicca in mano e Cindy nuda distesa sul mio letto che mi ripete che mi ama. Non so esattamente cosa provo per lei. La droga mi offusca la mente, io so solo che dovrei parlarle e dirle di andarsene da me ma non ci riesco anche se non voglio che lei diventi come me. uno squallido ragazzo drogato e alcolizzato. Bleah…. Tutti pensano che essere figlio di tom sia bello. Per carità non nego di voler bene a mio padre e non nego che non mi abbia dato amore ma crescere sotto alla sua ombra non è bello. Essere considerato un donnaiolo come lui fa male, anche se è vero. Sentirsi dire che sono uno sfigato solo perché porto il suo stesso sangue fa male e venire picchiati solo perchè porto il cognome dei kaulitz distrugge dentro. Per questo motivo mi sono dedicato alla batteria. Ho imparato dallo zio gustav tutto ciò che volevo sapere su questa strumento e ora ho una band. Siamo in 4. io alla batteria, David alla tastiera, Robert al basso e Johan alla voce. Siamo tutti streetstyle hip-hoppetari che se ne fottono di tutto il mondo. Facciamo rap e mentre mio padre frequenta i locali per bene noi ci infiltriamo in posti pieni di gente come noi, di ragazzi che sballano e che sono stanchi di tutto. David oltre ad essere il tastierista della band è anche il mio migliore amico. A lui confido tutto e gli ho anche parlato di Cindy e di ciò che avevamo fatto. Gli ho mandato un messaggio con scritto che lei era da me e che l’avevamo fatto. La sua risposta???”sei uno stupido,cretino!!” il problema è che aveva e ha ragione!. Non riuscivo a togliermi il suo dolce viso dalla testa. Non riuscivo a non pensare l’avevo baciata e che li si era lasciata andare con me solo perché si fida ciecamente. Dopo un pò Ci guardammo negli occhi e alla fine riesco a dirglielo. Ok,ok… è passata un’ora prima che riuscissi a pronunciare la mitica frase:”ti amo” ma ne è valsa la pena. Lei mi sorrise e con gli occhi lucidi e mi disse che erano tre anni che aspettava questo momento.


Sono passati tre mesi da quel giorno. Non potevo crederci avevo una ragazza fissa da mesi ormai. Era stupenda. Tutto sembrava perfetto fino a quando non mi disse che aspettava un figlio da me. stavo per svenire quando mi venne in mente la storia che mi raccontò mio padre….-flashback- “ricordo quando tua madre all’età di 18 anni mi chiamò e mi disse che era incinta. All’inizio pensai che era tutto sbagliato ma giunsi alla conclusione che un uomo maturo non avrebbe mai permesso alla propria ragazza di abortire o di uccidere suo figlio. Presi così la decisione di averti qui e convinsi tua madre a tenerti. Arrivato il momento del parto ero più agitato di lei e quando mi dissero che eri un maschio ero ancora più agitato. Un piccolo tom in famiglia. La mia vita sarebbe cambiata ed è cambiata in meglio…..”
Dopo aver pensato alla storia di mio padre decisi di parlargli. Andai in cucina e lo trovai intento a comporre una canzone. Thomas:”papà avresti 5 minuti? È successa una cosa e vorrei parlartene” Tom:”certo piccolo, per te anche un’ora….” Appoggiò la chitarra sul divano e disse:”dimmi!” Thomas:”vedi è successa una cosa…tu ..insomma cindy è rimasta incinta e non so che fare” Tom:”cosa???...è ora di crescere ometto. Prenditi le tue responsabilità. E non scappare davanti a tutto ciò che ti aspetta perché anche se fa paura avere un figlio è la cosa più bella del mondo.” Thomas:”dici davvero? Ce la farò….???” Tom:”devi essere responsabile e pagare per ciò che hai fatto. Ricordati!! Sei un kaulitz non puoi non farcela!”
Decidemmo così di tenere il bambino ma la cosa più dura fu quando litigammo e ci separammo. Cindy se ne andò via per sempre e a me rimase la custodia del piccolo Leonard. Passarono i mesi e più questo figlio cresceva grazie a me e ai miei parenti più sentivo il bisogno di una ragazza sincera. Avevo ancora voglia di amare e di essere amato. Corsi così in cucina e beccai sempre mio padre. Thomas:”papà ho un problema?” Tom:”dimmi!!!” Thomas:”come facevi senza la mamma? Come hai fatto a vivere prima di incontrare la mamma?”Tom:”ero uno squilibrato mentale deciso di ascoltare solo il manager e di fare soldi. Vedevo tutte ragazze uguali fra loro che volevano solo portarmi a letto,ma, in mezzo a quel oceano riconobbi la mia sirena. Tua madre era diversa da tutte e così mi fece innamorare e ora tra alti e bassi siamo qua. Ci vorrà del tempo ma troverai anche tu la ragazza giusta per te, fidati!” Thomas:”lo spero”. Corsi in camera. Il mio piccolo dormiva. Presi il mio diario e iniziai a scrivere…
“caro diario. Ricordo quand’ero solo un piccolo ragazzino ingenuo e ignaro dei rischi che correva. Fumavo, mi drogavo e bevevo. Soffrivo dentro e nessuno se ne accorgeva. Ora sono padre. Un giovane padre figlio di un altro giovane padre ma non di un padre qualunque ma di tom kaulitz” chiusi il diario e corsi fuori dal balcone e urlai:
” io sono un kaulitz, thomas kaulitz” ed ora con in mano la bomboletta per i graffiti disegno sul muro di casa mio padre mentre mi abbraccia e sotto scrivo “sono tuo figlio tom, sono un kaulitz”

Storie ordinate secondo la cronologia della serie (la prima in fondo)