Sequel di The War of Brothers - non è necessario aver letto la prima poiché l'abbiamo riassunta in breve nel prologo - ambientata 23 anni dopo la fine della guerra fratricida che ha visto i sayan vincitori, il comandante Bardack ed il Re sono alle prese con i loro figli ormai adulti, un nemico che trama loro alle spalle e che teme l'avvenuta del super sayan della leggenda, e con l'arrivo inaspettato di due ragazze che sconvolgeranno completamente il clima del pianeta e dei nostri personaggi. 
Il re, seduto comodamente sullo scranno assieme alla compagna Rosicheena alla destra, e comandante alla sinistra, guardava estasiato il futuro del suo pianeta: aveva progetti importanti sia per suo figlio che per quello di Bardack, indubbiamente ottimi combattenti, spietati, intelligenti e caparbi.
Dopo il classico inchino disse loro “Alzatevi pure. Sono orgoglioso dei vostri risultati, così giovani e spietati. Due potenze del genere a servizio del pianeta non è che una benedizione, tu non trovi Bardack?” rivolgendo l’attenzione all’amico che impassibile osservava.
“Certo, hanno ottenuto i due migliori risultati accademici. Benvenuti nell’esercito soldati”.

Storia tratta dalla serie Sayan: blood and sand...
Sabbia e sangue, il sapore della guerra, il colore scarlatto della morte. Di generazione in generazione i Sayan trasmettono ai loro eredi il culto della distruzione votandosi alla morte.
L'orgoglio Sayan non conosce limiti, non teme nulla neppure l'avversario più potente, ma quando é quella stessa furia, quello stesso cieco coraggio a riversarsi tra fratelli é davvero possibile evitare di combattere? In "The War of brothers" scopriremo come la forza, la passione e la sete di potere dei guerrieri più temibili della galassia, possano trasformarsi nella più pericolosa minaccia alla loro stessa sopravvivenza.
"Se diventerai un guerriero forte almeno la metà di quanto non sia io e un re appena decente sarà un piacere, ma vedi Vegeta… questo giorno è ancora lontano" a quelle parole il sayan si lanciò con violenza su Bardack che lo schivò senza sforzo stringendogli il collo per spingerlo a pochi millimetri dalla parete.
"Provaci ancora e sarà l'ultima cosa che potrai dire di aver fatto" mollò la presa e Vegeta scontrò la fronte contro il muro: era stato battuto da Bardack per l'ennesima volta, un'umiliazione che era deciso a non subire più.