[Scritta per l'anniversario della morte di Dante. Un po' di Dante/Guido Cavalcanti :)]
Antonia Alighieri ha notato qualcosa riguardo a suo padre: c'è un giorno, ogni anno, alla fine di agosto, in cui l'uomo si racchiude nel silenzio e nella preghiera. La figlia ne domanda il motivo, il padre risponde. Lo spirito di un uomo che ancora non vuole lasciare questo mondo ascolta e osserva.
Un'altra presenza attende.

[Dante Alighieri/Guido Cavalcanti]
25 marzo.
Guido Cavalcanti, ormai morto da secoli, spirito invisibile che si aggira solo per le strade di Firenze, viene preso dalla nostalgia e, in quel giorno dedicato al Sommo Poeta, non può far altro che portare il proprio pensiero a Dante Alighieri. Perché lui quell'uomo lo ha conosciuto. Ha visto oltre quel duro viso di marmo che la gente è ormai abituata a vedere. Ha seguito i suoi primi passi come poeta, lo ha visto sorridere, infuriarsi, piangere e disperarsi. Umano, come tutti noi.
D'altronde lui, Guido, fu il primo de li suoi amici.
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La vita a Firenze di Dante Alighieri raccontata dal punto di vista di una persona spesso messa in ombra dalla sua fama, Guido Cavalcanti, dal principio della loro amicizia fino alla loro tragica separazione.