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Autore: Jeo 95    26/03/2012    6 recensioni
Prendete Naruto, e trasformatelo in una ragazza: Naruko.
Aggiungete un amico un pò pigro, un rivale impassibile, un infanzia difficile, un sogno da realizzare e mille difficoltà per raggiungerlo.
Ecco la mia personalissima storia, su cosa sarebbe potuto succedere se Naruto fosse stato una lei.
Spero molto che vi piaccia, mi raccomando di lasciare anche qualche commento, anche negativo se serve per migliorare ^.^
Un bacio a tutti e a presto!
Jeo 95
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Legend of Naruko'
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NARUKO: L'INIZIO DELLA LEGGENDA


CAPITOLO 2- NARUKO.
 
 

È mattina presto, il sole illumina già le strade di Konoha coi suoi primi raggi, caldi e luminosi.

Tra le poche persone già sveglie a quell’ora vi era una bella ragazzina di circa 12 anni, con dei lunghi capelli biondi legati in 2 code alte, gl’occhi color del cielo e tre segni per ogni guancia che ricordavano dei baffi. Era abbastanza altro, magra e con un seno piuttosto prosperoso per una ragazza così giovane. Indossava una felpa arancione, con i pantaloncini corti anch’essi arancioni e una maglia bianca sotto.

Camminava tranquillamente lungo quelle vie, ignorando le occhiatacce che i pochi abitanti in giro per le strade le lanciavano. Ormai ci aveva fatto l’abitudine, ed aveva imparato ad ignorarli.

Non capiva perché ce l’avessero tanto con lei, che ricordasse non aveva mai fatto niente di male, eppure tutti la odiavano. È vero ogni tanto faceva qualche scherzetto a suo “nonno”, se così lo si può definire, che si arrabbiava speso e volentieri, ma mai cose talmente gravi da farla odiare.

Camminò per un altro paio di minuti finchè non arrivò davanti all’imponente struttura dell’accademia ninja. Non indugiò ad entrare, lanciando prima uno sguardo veloce all’altalena nel cortile dove spesso si rifugiava in solitudine.

Non appena raggiunse la sua classe vide che era semivuota e silenziosa, cosa abbastanza normale a quell’ora di mattina, dove solo pochi studenti molto mattinieri sedevano hai banchi.

A lei non piaceva alzarsi presto, ma non aveva scelta, perché più tardi entrava, più gente incontrava per strada pronta a lanciarle sguardi carichi d’odio. Anche se riusciva ad ignorare quelle terribili occhiatacce, non le piacevano per niente.

Vagò un po’ per la classe con lo sguardo, stupendosi poi di trovare tra quegl’alunni così mattinieri il suo migliore, oltre che unico, amico, famoso per la sua pigrizia.

Un ragazzo moro, coi capelli legati in una coda alta, stava seduto su di una sedia vicino alla finestra in ultima fila, con un piede sopra il banco e gl’occhi chiusi, che si dondolava avanti ed indietro.

La bionda sorrise, ed iniziò ad avvicinarsi a lui, pensando ad un modo per ringraziarlo, perché sapeva che lui, anche se non l’avrebbe mai ammesso, era li per lei, per non lasciarla sola.

- Buongiorno Shikamaru.- salutò lei con un sorriso.

Shikamaru Nara, unico erede del clan Nara, famoso per il suo genio e per la sua pigrizia. L’unico che da subito si era dimostrato gentile ed amichevole nei suoi riguardi, l’unico che poteva chiamare amico.

Il Nara aprì un occhio e ricambiò il saluto.

- Giorno Naruko.-

Naruko si sedette sul banco di fronte al moro, poi riprese a parlare.

- Sei venuto presto anche oggi vedo.- lo punzecchiò.

Lui sbuffò con aria annoiata, rispondendo nuovamente che l’aveva obbligato sua madre.

La bionda sorrise, ormai usava quella scusa tutti i giorni, ma ancora lo assecondava, perché il fatto che non volesse ammettere di farlo per lei la divertiva.

Diede un occhiata in giro per vedere chi altri c’era in classe, e si soffermò su di un'altra testa mora che lei conosceva bene. Il suo vicino di banco.

Per sua sfortuna non era seduta vicino a Shikamaru, anche se lo desiderava molto, poiché Iruka-sensei l’aveva sistemata tra un'altra ragazza e lui: Sasuke Uchiha.

Un bel ragazzo, moro e dagl’occhi color pece, con l’unico difetto di avere un atteggiamento  freddo e distaccato con tutti quanti. Anche se in verità era piuttosto comprensibile.

Apparteneva al clan Uchiha, sterminato 4 anni prima dall’erede maggiore, causando così un gran dolore al suo compagno di classe.

A risvegliarla dai suoi tristi pensieri ci pensò Shikamaru, facendole una domanda che la mandò in agitazione.

- Allora, sei pronte per gl’esami?-

- Come scusa?- domandò agitata.

- Non dirmi che l’avevi dimenticato? Domani ci saranno gl’esami finali, sia teorici che pratici, e se si superano si diventa Gennin, altrimenti si ripete l’anno in accademia.-

- Oh no! Me ne ero dimenticata!- ed abbassò la testa, sconsolata, iniziando a deprimersi, mentre Shikamaru scosse il capo rassegnato: quella ragazza era un caso disperato.

- Sei sempre la solita Naruko.- ed entrambi risero.

Pian piano la classe iniziò a riempirsi, finchè da un lieve brusio non iniziò il caos più totale.

Mentre i 2 parlavano tranquillamente un gruppo di ragazze aveva circondato il giovane Uchiha, che sembrava del tutto indifferente alla cosa, adorandolo e lodandolo.

A quella vista, Naruko non potè fare a meno di chiedersi cosa ci trovassero le sue coetanee in un tipo così freddo e scontroso.

Diverse volte aveva provato a parlargli per fare amicizia, ma lui l’aveva ogni volta ignorata. Così al 3° tentativo rinunciò all’impresa, limitandosi semplicemente a salutarlo.

Probabilmente in tutto il villaggio, lei era l’unica a non avere una cotta per lui; lei e la timida Hinata Hyuga.

- Che seccatrici, non invidio per nulla Sasuke.- sbuffò improvvisamente Shikamaru.

- Non ti piacerebbe essere sempre circondato da belle ragazze?- chiese maliziosa Naruko.

Il Nara la guardò come se fosse impazzita, con occhi sgranati.

- Assolutamente no, mi basti tu come seccatura.-

Naruko gonfiò le guance, offesa, tirandogli un pugno sulla spalla per poi portare le mani sui fianchi.

- E così sarei una seccatura?!-

Shikamaru ghignò e rispose:

- Sì, sei una seccatura- si alzò e mise una mano sulla testa della bionda- la mia personale ed insostituibile seccatura.- e sorrise. A quel sorriso Naruko arrossì un po’, per poi sorridere anche lei.

La lezione iniziò non appena Iruka-sensei entrò in aula, e tutti dovettero sedersi hai propri posti.

La lezione, secondo Naruko, durò un’eternità e come al solito non ci aveva capito niente.

Ormai mancava soltanto un ora alla fine della giornata, ma prima ci fu una piccola pausa per permettere agli studenti di riprendersi un pò.

- Ah.- sospirò nuovamente la bionda, sconsolata per non essere riuscita a capire nulla di quella lezione, di nuovo.

Era abbastanza brava nella pratica, e riusciva a cavarsela in tutte le tecniche di base, ma quando si parlava di teoria era un disastro completo.

- Non hai capito niente, vero?- le chiese in tono ironico Shikamaru da dietro.

- Se avessi capito non sarei qui a deprimermi ti pare?- rispose infastidita.

Ma non sentì la risposta dell’amico perché la sua zona era stata nuovamente invasa dal “Sasuke fan club”.

Irritata da tutto quel rumore, e già nervosa di suo, non potè evitare di sbattere violentemente le mani sul banco, attirando su di se l’attenzione di tutti.

Shikamaru, intanto, aveva cominciato a sudare freddo; sapeva bene che se Naruko si arrabbiava diventava intrattabile e pericolosa, come qualsiasi altra donna del resto.

La bionda si alzò bruscamente dal banco, si passò una mano tra una delle lunghe code bionde, e diede le spalle a quel gruppo di oche starnazzanti, andando a sedersi vicino al Nara.

- Avrei giurato che avresti combinato un casino, invece mi hai stupito.- si complimentò il ragazzo.

- Per loro fortuna ho altro a cui pensare.- detto ciò tornò a deprimersi per il suo fallimento sicuro agl’esami teorici.

Shikamaru, stufo di quei continui lamenti, le fece una proposta alquanto interessante.

- Che ne dici di venire a casa mia? Potrei aiutarti a studiare, anche se so già che sarà una gran seccatura.- in realtà ci teneva ad aiutare la sua amica, ma non l’avrebbe mai detto.

A Naruko s’illuminarono gl’occhi dalla felicità, pensando che con l’aiuto del genio della classe sarebbe sicuramente riuscita a superare gl’esami, ma subito dopo l’espressione gioiosa si tramutò in una terrorizzata.

- F-forse è meglio di no, non vorrei disturbare.- balabettò incerta.

Il Nara la guardò, capendo al volo cosa era tornato in mente alla sua amica.

- Se è per quello che è successo l’altra volta non ti devi preoccupare. Staremo in camera mia e studieremo insieme, evitando di uscire. Non andremo in giardino, e in casa non c’è pericolo succeda un’altra cosa del genere.- cercò di convincerla il moro.

Ma Naruko non sembrava per nulla convinta. L’ultima volta che era stata a casa Nara, era stata un esperienza traumatica che non l’aveva fatta dormire per settimane. Rabbrividì al solo pensiero che ciò sarebbe potuto succedere nuovamente.

Quella volta fu solo grazie all’intervento di Shikamaru e di sua madre che la cosa non era peggiorata, e comunque il ricordo di quel giorno non è tra i più piacevoli.

- Non lo so Shikamaru, non credo che presentarmi a casa tua senza preavviso sia un bene. forse può dare fastidio hai tuoi genitori.- cercò d’inventare una scusa per rifiutare.

- Ma che dici? Sia mia madre che mio padre sono felici se tu vai a trovarli. Certo subito mia madre non conoscendoti non era d’accordo, ma una volta che ti ha conosciuta per bene le sei subito stata simpatica, non inventarti scuse strane.-

Era vero, appena la madre di Shikamaru aveva scoperto che erano diventati amici non era molto d’accordo, però una volta che l’aveva conosciuta l’aveva presa in simpatia e non ha più avuto obbiezioni. Shikaku invece, il padre di Shikamaru, non aveva mai avuto particolari obbiezioni, poiché la conosceva da quand’è nata.

“Dannato cervello da genio che gli fa ricordare anche il più piccolo dettaglio!” pensò disperata.

Naruko ci penso un po’ su, non del tutto convinta. Fu una frase del moro a farle decidere.

- Vuoi rinunciare al tuo sogno per paura di una cagnetta alta 50 cm?- ghignò. Sapeva che toccandola nell’orgoglio avrebbe ceduto.

Non avrebbe permesso che fosse bocciata per uno stupido incidente.

La bionda sgranò gl’occhi, poi gonfiò le guance offesa.

- Certo che no! E poi io non ho paura di nessun cagnolino!-

- Dimostramelo venendo a casa mia.- la sfidò.

Naruko sorrise e batte il pugno a Shikamaru, come facevano sempre per sigillare una sfida o una promessa.

- Ma se succederà un'altra volta una cosa del genere giuro che non verrò più a casa tua, qualunque cosa tu dica!- lo avvertì, agitata.

- Ok come vuoi, ma non credo che inciampare su una palla, finire con la faccia nei bisogni di un cane di un cane e che subito dopo lo stesso cane di morda il sedere rischiando di strapparti i vestiti perché gli hai pestato la coda, sia una cosa che succeda tutti i giorni sai?-

Naruko rabbrividì nuovamente, al ricordo di quel giorno. Si era dovuta fare 10 docce per tirare via quell’orribile sensazione di schifo dai capelli e dalla faccia e 15 cerotti per coprire i morsi e i graffi di quel maledetto cane che l’aveva scambiata per un giocattolo di gomma! Ah giusto, facciamo pure 25 cerotti, visto che si era punta tutte le dita cercando di ricucire i vestiti strappati.

- Non parlare mai più di quella storia hai capito!- urlò lei, rossa d’imbarazzo.

Shikamaru rise divertito, ma promise di non parlarne più, anche perché se lo avesse fatto sarebbe sicuramente morto.

- Comunque grazie.- sussurrò poi.

- Sai che ci sarò sempre per te, e ti appoggerò in ogni cosa. È a questo che servono gl’amici.- le sorrise lui.

A quelle parole, Naruko non potè che saltare al collo di Shikamaru e abbracciarlo, sbilanciando però la sedia che cadde all’indietro, facendoli finire uno sopra l’altro, scatenando le risate dei loro compagni, cui poi si aggiunsero anche le loro.





 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 













*Note Autrice*
Ecco anche il 2° capitolo ^.^
Lo so che non succede nulla d’interessante e che fa schifo, ma spero comunque che possa piacervi e che non vi stufiate già dal secondo capitolo XP
Allora in questa storia ci sarà un’altra novità: un anticipo del prossimo capitolo XD ma se nn lo volete fatemelo sapere che questa sarà la prima e ultima volta ^.^

Nel prossimo capitolo…………

Un pomeriggio passato a prepararsi per superare gl’esami, ma qualcosa d’imprevedibile potrebbe impedire alla nostra Naruko di diventare una Gennin, anzi, potrebbe impedirle addirittura di svolgere l’esame!!! Come finirà questa storia? Riuscirà la giovane Uzumaki a realizzare il suo sogno? E quale sarà mai questo sogno?
Lo sapremo nel prossimo capitolo XD

Un bacio a tutti e grazie.

Jeo 95 
   
 
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