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Autore: Lorelei    26/03/2012    5 recensioni
Questa storia è basata sulla versione originale del 1812 della fiaba di Biancaneve (prima stesura), quindi diversa dall'idea popolare che sei ha di questo racconto.
La regina Heater ha una bellissima figlia dalla pelle bianca e i capelli neri, ma presto comincia ad odiarla, ed architetta piani su piani per ucciderla.
Ma, si sa, Gwen è dura a morire.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Gwen, Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic C’era una volta, in un regno neanche troppo lontano, una bellissima regina di nome Heater.
Heater:-Finalmente un ruolo adatto a me!
Accadde che un inverno, mentre la neve cadeva a grossi fiocchi, la regina si punse un dito mentre ricamava seduta accanto alla finestra.
Heater:-AHIA! Che male!
Vedendo tre gocce del suo sangue cadute sulla neve, disse…
Heater:-Ahi! Ahi! Ma perché diavolo mi sono messa a ricamare?! Io odio il ricamo!
No, non disse questo, ma…
Heater:- Mi sono appena punta con uno stupido ago, cosa dovrei dire?
Così, la regina pensò “ Come mi piacerebbe avere una figlia dai capelli neri come l’ebano, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il mio sangue” e, neanche a farlo apposta, poco tempo dopo rimase incinta.
Alejandro:-Ma…chi è il padre?
In questa storia l’identità del padre ha un’importanza relativamente scarsa, quindi saltiamo questo dettaglio accademico e continuiamo.
Nove mesi dopo la regina ebbe una splendida figlia dai capelli neri, la pelle lattea e le labbra rosse come il sangue.
Le fu dato il nome di Gwenneve.
Ma, dato che era un nome parecchio ridicolo, e la bambina lo odiava, tutti cominciarono a chiamarla semplicemente Gwen.
Ora, la regina non era solo molto bella, ma anche molto orgogliosa. Ella possedeva uno specchio magico al quale ogni giorno chiedeva:
Heater:- Specchio, specchio delle mie brame, chi è la donna più bella del reame?
E lo specchio puntualmente rispondeva:
Courtney:- Ehilà, Heater!
Heater:- Tu?! Che ci fai nel mio specchio?
Courtney:- Io SONO lo specchio…avrebbe dovuto farlo Blanley, ma alla domanda “chi è la più bella del reame?” rispondeva sempre “ovvio, sono io”…
Heater:- Già, quella donna non cambierà mai…
Ehm…
Heater:- Cioè… Specchio, specchio delle mie brame, chi è la donna più bella del reame?
Courtney:- Uff…sei tu, o mia regina…
E così la bella regina si riteneva la più bella fra tutte, finché la piccola Gwen crebbe e, compiuti sette anni, la sua bellezza superò quella della regina.
Un giorno la regina domandò allo specchio:
Heater:- Specchio, specchio delle mie brame, chi è la donna più bella del reame?
Courtney:- Ah, ti piacerebbe, vero? Ma ormai Gwen è diventata mille volte più bella di te.
Heater:- Cosa?! Gwen?! Ma ha solo sette anni!
Courtney:- Ehi, non prendertela con me! È la storia che va così.
Quando la regina sentì quella risposta dallo specchio, divenne pallida dalla rabbia e furente per l’invidia, così cominciò ad odiare la piccola Gwen.
Ogni volta che la vedeva, aveva una gran voglia di strozzarla, perché per colpa sua non era più considerata la più bella.
Gwen, dal canto suo, si interessava il giusto a questa faccenda.
Finalmente, un giorno, la regina convocò un cacciatore e gli disse:
Heater:- Porta Gwen a fare una passeggiata vicino al bosco e, quando non vi vede nessuno, uccidila a pugnalate!
Duncan:- Ma tu sei tutta matta.
Heater:- Sta’ zitto, che comando io. Ah, e dopo che l’avrai ammazzata, portami i suoi polmoni e il suo fegato.
Duncan:- Ti sembro un chirurgo? E poi cosa te ne vorresti fare?
Heater:- Ci farò un bel fritto misto e poi me li mangerò.
Duncan:- …stai scherzando,vero?
Heater ci pensò qualche secondo per poi rispondere con un secco:- No.
Così il cacciatore, borbottando tra se e se “Questa è fuori come un balcone, ma finché mi paga…” prese la piccola Gwen e la condusse nel bosco.
Quando però fu sul punto di accoltellarla, la bambina urlò:
Gwen:- Ma tu sei pazzo! Io chiamo la polizia!
Ed il cacciatore, che ne aveva piene le tasche di regine cannibali e principessine che strillano, propose alla piccola un patto:
Duncan:- Senti, ho deciso di darmi alla macchia, ma tu non puoi tornartene tranquillamente a casa, sennò risaliranno subito a me. Quindi ora te ne vai nel bosco e ti fai mangiare da qualche animale, va bene?
Gwen, in tono sarcastico:- Oh, come sei sensibile…
Così, mentre la piccola scappava nel bosco, un povero cinghialetto che passava di là fu ammazzato e squartato dal caro Duncan, che portò il suo fegato ed i suoi polmoni alla regina per non avere noie.
Heater li cucinò con il sale e li mangiò, convinta di essersi finalmente liberata di Gwen.
Intanto, la bambina si avventurava nel bosco e, al calar del sole, giunse ad una casetta.
Stanca di camminare, bussò alla porta, ma, trovandola aperta e senza nessuno in casa, decise di entrare.
Il tavolo era stato apparecchiato per sette persone. Affamata, Gwen mangiò un boccone da ogni piattino, poi salì nella stanza superiore dove si trovavano sette lettini.
Sentendo il peso della stanchezza, la piccola si sdraiò su uno dei letti e si addormentò.
Pochi minuti dopo i sette…uhm…nerd rientrarono in casa, e…
Harold:- Ehi! Ci hanno derubato!
Cameron:- Tecnicamente è solo violazione di domicilio, qui non manca nulla.
Ezekiel:- Parla per te, qualcuno si è mangiato il mio panino!
Cody:- Forse ci sono i fantasmi!
Sam:- O magari un mostro mutante!
B:-…
Noah:- Non per interrompere le vostre ipotesi più che sensate, ma io andrei a controllare di sopra.
Saliti al piano superiore, con grande sorpresa trovarono…
Cody:- Forte! C’è una ragazza nei nostri letti!
Noah:- Vacci piano, è solo una bambina.
Ezekiel:- Le femmine portano solo guai, come dice sempre mio padre!
Sam:- Beh, a me dispiace svegliarla, sta dormendo così bene…
Cameron:- Suggerirei di lasciarla dormire qui, almeno per stanotte.
B:-…
Harold:- Ma questo è il mio letto! E io dove dormo?
Noah:- Per terra, ed ora piantala di lamentarti.
Così passò la notte.
Il giorno dopo Gwen si svegliò, si guardò intorno e disse:
Gwen:- Fantastico, sono finita nella casa dei sette sfigati.
Cameron, che era stato il primo a svegliarsi, le chiese:- Scusa se ti faccio questa domanda, ma come sei arrivata a dormire a casa nostra?
Allora Gwen raccontò la sua storia, di come sua madre avesse cercato di ucciderla e come fosse scappata nel bosco.
I sette ascoltarono con attenzione, infine uno di loro disse:
Cody:- Beh, se ti va di tenere in ordine la casa, cucinare, rifare i letti, lavare, stirare, spolverare e annaffiare le piante, allora puoi anche restare.
Gwen:- Ti sembro forse una domestica?
Cody:- Lo prendo per un sì!
Noah:- Anche perché non mi pare che tu abbia molta scelta.
E Gwen, che in effetti non aveva molta scelta, decise di accettare e rimase in quella casetta.
Intanto, la regina Heater era convinta di essere di nuovo la più bella, così il giorno dopo domandò allo specchio:
Heater:-Specchio, specchio delle mie brame, chi è la donna più bella del reame?
Courtney:- Che schifo, vedo che hai sperimentato l’antropofagia…pazienza, per fortuna era solo un cinghiale, infatti Gwen è viva, vegeta e lavora come domestica per i sette nerd.
Heater:- Cosa?! Avevo detto a Duncan di ucciderla! Dove si trova ora quel traditore?!
Courtney:- Credo sia già scappato in Svizzera, ormai.
La regina quindi cominciò a studiare piani su piani per riuscire ad ammazzare Gwen.
Alla fine ebbe l’idea di travestirsi da vecchia ambulante, si tinse il viso di nero per non farsi riconoscere, e si diresse alla casetta.
Intanto i sette erano andati al lavoro (che lavoro potranno mai fare sette nerd in un bosco?), raccomandando a Gwen di non aprire a nessuno.
Così, quando Heater bussò alla porta, la principessa era sola.
Heater:- Aprite, per favore! Ho tante belle cose da vendere!
Gwen si affacciò alla finestra:- Cosa cavolo vuoi?
Heater:- Vendo nastri da vita, cara. Ti piace questo?
Detto così le mostrò un bellissimo nastro di seta nera decorato con tanti teschietti.
Gwen:- Uhm…sì, mi piace. Me lo posso provare?
La piccola pensava “ Mia madre non cercherebbe mai di fregarmi con un trucco tanto scemo, questa tizia posso anche farla entrare”, ma quando, varcata la soglia, la regina le porse il nastro:
Heater:-Aspetta, vieni qua che ti aiuto a legarlo!
Gwen si avvicinò, ed Heater strinse il nastro così forte da farla soffocare, e cadde a terra come morta.
A quel punto la regina si sentì soddisfatta e se ne andò.
Quando i sette tornarono a casa trovarono Gwen praticamente morta a terra.
Ezekiel:- Ma perché le femmine non danno mai retta?
Cameron:- Guardate! Il nastro che ha allacciato in vita è troppo stretto!
Così la sollevarono, tagliarono il nastro, la ragazzina tornò a respirare e si svegliò.
Gwen raccontò loro cos’era successo.
Noah:- È sicuramente opera della regina, che ha cercato di ucciderti.
Harold:- La prossima volta dacci retta.
B:-…
In quel mentre Heater era tornata al castello e, davanti allo specchio disse:
Heater:- Specchio, specchio delle mie brame, adesso sono io la donna più bella del reame, giusto?
Courtney:- Non sai quanto sia strano, ma Gwen è ancora viva anche se l’hai soffocata stamattina.
Heater:- Ma non è possibile!
Allora la regina passò giorno e notte ad elaborare un nuovo piano,.
Infine preparò un pettine avvelenato e, travestendosi diversamente, tornò alla casetta.
Aspettò che i sette se ne andassero, e poi bussò alla porta.
Gwen:- Non posso farti entrare, signora. Ripassa stasera.
Heater:- Ma guarda che belle cose che ho da offrirti!
Detto così tirò fuori il pettine ornato da croci argentate.
Gwen:- Oh, un accessorio gotico! Uhm…va bene, ti faccio entrare.
Intanto pensava “ Quella là non sarà così cretina da pensare di eliminarmi con lo stesso trucco”
Heater:- Aspetta, ti pettino io!
Ma appena ebbe infilato il pettine tra i capelli di Gwen questa cadde a terra morta.
Heater:- E fammi il favore di restare stecchita, stavolta!
E se ne tornò a casa felice come una pasqua.
Quando a sera i sette nerd tornarono:
Ezekiel:- Ma questa qua muore sempre!
Sam:- Magari ha tante vite extra come i personaggi dei videogiochi!
Le tolsero il pettine dai capelli e Gwen rinvenne.
Noah:- Ma la vuoi piantare di aprire a tutti?!
Il giorno dopo Heater tornò allo specchio e disse:
Heater:- Specchio, specchio delle mie brame, adesso sono di nuovo la più bella del reame, vero?
Courtney:- Se ti dico che Gwen è ancora viva ci credi?
Heater:- OH,INSOMMA! Quella piccola darkettona morirà, dovesse costarmi la vita!
Quindi si recò nella sua stanza segreta e preparò una mela adulterata per metà con un veleno estremamente potente che la rendeva rossa ed invitante.
“Stavolta schiatterà per forza!” pensò.
Si travestì da contadina e tornò alla casetta.
Gwen era stata mandata a letto senza cena per punizione, così quella mattina non aveva ancora mangiato e stava morendo di fame.
Quando Heater bussò alla porta Gwen si affacciò dalla finestra e disse:
Gwen:- Piantala di bussare, tanto non posso aprirti.
Heater:- Oh, non ce ne è bisogno. Io vendo queste belle mele, e vorrei fartene assaggiare una.
Gwen:- Senti, hanno già cercato di ammazzarmi due volte, quindi preferirei di no.
Heater:- Se hai paura taglierò questa mela a metà, ed io ne mangerò una.
Così fece, e mangiò la metà non velenosa, lasciando quella rossa sul davanzale.
Il frutto aveva un aspetto così delizioso che la principessa cedette.
Gwen:- Al diavolo, ho troppa fame!
Ma come ebbe inghiottito un pezzo cadde a terra morta…di nuovo.
Heater se ne tornò a casa felice e, una volta davanti allo specchio disse:
Heater:- Specchio, specchio delle mie brame, ti prego, dimmi che ora Gwen è morta!
Courtney:- Beh…strano, ma si direbbe che stavolta sia morta sul serio.
Heater:-Finalmente!
Courtney:-…
Heater:-…dillo.
Courtney:- Cosa?
Heater:- Come “cosa”? Quello che devi dire!
Courtney:- Cosa ti dovrei dire?
Heater:- Ti dice niente “specchio, specchio delle mie brame, chi è la donna più bella del reame”?
Courtney:- Speravo di evitarlo…
Heater:-…allora?
Courtney:- Uff…la più bella sei tu, o mia regina.
Heater:-Sì!
Quella sera, al loro ritorno, i sette trovarono Gwen stesa a terra, morta.
Ezekiel:-Ma allora è un vizio!
Cercarono in tutti i modi di rianimarla, ma questa volta non ci fu niente da fare.
La compiansero per tre giorni, poi, al momento di seppellirla, videro che il corpo era ancora fresco e senza traccia di decomposizione, quindi decisero di deporla in una bara di cristallo.
Incisero il suo nome e la sua discendenza, e la misero in bella mostra in casa loro.
Passò un po’ di tempo, e Gwen non accennava a decomporsi, rimanendo fresca e bella come se stesse dormendo.
Un giorno capitò da quelle parti un giovane principe di nome Trent che chiese ai sette ospitalità per la notte.
Appena entrò nel salotto e vide Gwen stesa nel feretro di cristallo rimase incantato dalla sua bellezza. Lesse l’iscrizione e capì che era una principessa.
Trent:- Vi prego! Vendetemi il corpo di questa ragazza, vorrei onorarla come merita!
Noah:- Perché mai dovremmo vendere una morta?
Trent:- Oh, vi supplico! Pagherò qualsiasi prezzo, ma ormai non posso più vivere senza vederla!
Noah:- Ma se l’hai vista adesso per la prima volta!
Trent:- Se allora non volete venderla…
Noah:-…
Trent:-…me la potreste regalare?
Noah:- Mi hai preso per scemo?
Ma agli altri sei il principe Trent aveva fatto così tanta pena che decisero di cedergli il cadavere.
Il principe fece portare il corpo di Gwen nel suo castello, e passò i giorni a fissarlo senza mai levargli gli occhi di dosso.
Ogni volta che doveva assentarsi non riusciva a mangiare o dormire se non aveva Gwen accanto, così ai suoi servitori toccò scarrozzare in giro la sua bara.
Un giorno uno di essi cadde a terra sotto il peso di quel sarcofago e, arrabbiato, afferrò il corpo della ragazzina e disse agli altri:
Tyler:- Guardate qua, ci tocca correre sempre dietro al principe con questo stupido affare per colpa di una tizia morta!
Detto così le diede un colpo alla schiena e, inaspettatamente, Gwen vomitò il pezzo di mela avvelenata e riaprì gli occhi.
Gwen:- Bleah, che schifo!
Mentre il povero Tyler scivolava sul vomito della ragazza, il principe Trent arrivò di corsa esultando nel vedere la sua amata viva.
Gwen finalmente fu portata a mangiare, ed il giorno dopo convolò a nozze con Trent.
Alla cerimonia fu invitata anche la regina Heater che, quel mattino, si presentò davanti allo specchio e disse:
Heater:- Specchio, specchio delle mie brame, chi è la donna più bella del reame?
Courtney:- Mia carissima Heater, la ragazza che si sposerà oggi è molto più bella di te.
Heater:- Cosa? Ancora?
La regina allora andò ad assistere alle nozze, e rimase inorridita quando vide che la sposa era Gwen.
In quel momento arrivarono le guardie reali, ed il capitano disse ad Heater:
Chris:- Adesso, cara mia, dovrai ballare con un paio di scarpe di ferro incandescenti.
Così la perfida regina fu costretta a ballare finché i suoi piedi non furono arsi e cadde a terra morta.
Heater:- NO! Mi rifiuto categoricamente di morire!
Gwen:- Piantala di lamentarti, io sono morta tre volte.
Duncan:- Ma perché le donne si lamentano sempre?
Courtney:- Tu che ci fai qui? Non eri scappato in Svizzera?
Duncan:- Ho cambiato idea, là sono tutti troppo precisini…e tu che ci fai ancora nello specchio?
Courtney:-Non mi va di uscire, qua dentro è più divertente.
E così, per la gioia di tutti, questa fiaba un po’ macabra si conclude.
 
The end.
  
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