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Autore: Temari    27/03/2012    14 recensioni
- "Non si era aspettato di trovarsi Takano-san davanti, quando era andato ad aprire la porta d'ingresso. Il capo editore doveva essere nel mezzo di un viaggio di lavoro in quel momento, cosa ci faceva lì?" -
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Masamune Takano, Ritsu Onodera | Coppie: Takano/Onodera
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Fiuu, pensavo di non farcela a scrivere qualcosa per il compleanno di Ricchan! ^^" Invece ce l'ho fatta in extremis...
Mi spiace che non sia quello che avevo pianificato, mi auguro sia di vostro gradimento comunque--e mi dispiace per il vostro diabete, sul serio. >.<

Note: ambientato nel prossimo futuro, questa è LA scena che tutti aspettiamo con impazienza (ops, spoiler), la mia versione almeno.

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari

Seal Our Fate





        Non si era aspettato di trovarsi Takano-san davanti, quando era andato ad aprire la porta d'ingresso. Il capo editore doveva essere nel mezzo di un viaggio di lavoro in quel momento, cosa ci faceva lì? Avrebbe voluto chiederglielo, le parole erano già pronte ad uscire, ma per qualche motivo non riuscì a dire nulla... Rimase immobile, ad osservare l'uomo di fronte a lui come se si trattasse di un'allucinazione: era una settimana che non lo vedeva e, per quanto fosse umiliante ammetterlo anche solo a se stesso, ne aveva sentito la mancanza molto più delle altre volte.
        "... Ti dispiacerebbe farmi entrare?" Le parole di Takano-san suonarono ovattate alle sue orecchie, distanti, e le registrò appena mentre il suo corpo si muoveva da solo, facendo un passo indietro e lasciando l'altro entrare prima di lasciare che la porta si richiudesse da sé.
        Ritsu fece scorrere lentamente lo sguardo sulla figura di Takano-san - i mocassini in pelle nera erano sporchi ed impolverati, così come la parte bassa dei pantaloni che indossava; la camicia aveva un lembo che sporgeva dall'orlo della cintura ed aderiva al corpo sottostante; il nodo della cravatta era sfatto...
        Il petto si abbassava e si alzava mentre riprendeva fiato...
        Il viso era leggermente arrossato e la frangia era incollata alla fronte per il sudore...
        "Ho corso fin qui e non mi dici nemmeno una parola di benvenuto?"
        "Ah... Uuh..." Strappato dalla trance in cui era caduto senza rendersene conto, Ritsu batté un paio di volte le palpebre, arrossendo e distogliendo lo sguardo, "Co-cosa ci fai... Qui...?" disse con la voce che gli si ruppe verso la fine della frase.
        Takano-san lo fissò con un sopracciglio alzato, non facendo caso ad una goccia di sudore che gli scese dalla tempia e lungo il lato del suo viso, ma che bastò ad attirare nuovamente l'attenzione del più giovane dei due. "Mi sembra ovvio, no?" Constatò il capo editore facendo un passo in avanti, senza spostare lo sguardo da Ritsu, che poteva sentire la temperatura del suo corpo aumentare sotto lo scrutinio di Takano-san.
        Le mani presero a tremare impercettibilmente: il bisogno di sentire fisicamente che Takano-san era davvero lì davanti a lui si stava facendo impossibile da ignorare. La sua sola presenza lo stava mandando in tilt e, per quanto questo non fosse nulla di nuovo, era la prima volta che succedeva con una tale intensità. Aveva il cuore che batteva all'impazzata e sentiva il proprio battito rimbombare nelle orecchie, coprendo ogni altro suono. "N-non... Capisco cosa inten—"
        "Il tuo compleanno, stupido, non è il 27 Marzo oggi? Ancora per un po', almeno." Disse Takano-san, esasperato.
        "... Oh."
        "Mi dispiace, non ho un regalo, per ora dovrai accontentarti di questo." Dichiarò prima di avvicinarsi e prendere fra le mani il viso di Ritsu; posò delicatamente le labbra screpolate su quelle dell'altro in un bacio appena accennato, dolce e carico di sentimento come pochi altri prima di quello. Un bacio che gli fece mancare il respiro e che gli fece salire le lacrime agli occhi senza una ragione precisa.
        "Takano-s... Takano." Mormorò, esitando un istante, attirando l'attenzione dell'altro che si distanziò quel tanto che gli permetteva di guardarlo in faccia. "Ti amo..." Disse, quasi sorpreso di quanto facilmente quelle parole gli fossero scivolate di bocca, e di quanto sicuro si sentisse di quei sentimenti che, ancora una volta, non aveva potuto tenere rinchiusi dentro di sé.
        Il capo editore non disse nulla, rimanendo a fissare Ritsu per diversi minuti con occhi sgranati, poi sorrise e lo abbracciò fino quasi a togliergli il respiro. "Sei sleale, Ritsu, ora qualsiasi regalo io ti faccia non può paragonarsi a quello che mi hai appena fatto tu."


   
 
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