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Autore: telesette    28/03/2012    4 recensioni
Sbarrando gli occhi terrorizzato, il cucciolo se la diede a zampe levate. Era appena scomparso dietro l'angolo quando, con passo lento e rumoroso di rosse scarpe col tacco, un paio di lunghe gambe mozzafiato sbucarono improvvisamente dalla direzione opposta a quella del cagnolino in fuga. La proprietaria di quella invidiabile silhouette si avvicinò alla fermata, senza che Shikamaru se ne accorgesse minimamente. Costei appoggiò a terra una piccola valigetta da ufficio e, battendo nervosamente la punta del piede, fece irritare non poco il giovane al suo fianco...
Questa fanfiction partecipa alla Black Week organizzata dal forum The Black Parade.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Quella bionda alla fermata...

Immagine di: ~tiekko su deviantART

- Ah-Hunnng - fece Nara, sbadigliando volgarmente con la bocca aperta e le braccia sollevate. - Accidenti, devo proprio decidermi a staccare il telefono di casa... Quando Ino si mette a parlare di questo e di quello, poi non la smette più!

Dopo aver trascorso la notte precedente, con l'orecchio "surriscaldato" a forza di pettegolezzi, il giovane impiegato della Konoha Enterprises si recò dunque al lavoro. Quel giorno avrebbe dovuto dare il benvenuto al nuovo Responsabile Aggiunto alla Produzione ( una grande rottura di scatole, dunque! ) e, dal momento che la macchina era ancora in riparazione dal suo amico Choji, non aveva altra scelta se non quella di prendere l'autobus. E una volta giunto alla fermata, con le mani in tasca e l'espressione assente, non poté fare a meno di rimuginare sull'ingiustizia della vita e sulla noia che prometteva quella giornata.
Fermo e immobile com'era, accanto alla tabella degli orari, per poco un cagnolino di passaggio non lo scambiò per il palo ove era solito fare i propri bisognini. Tuttavia, come ebbe appena sollevato la zampa, Shikamaru gli scoccò un'occhiataccia.

- Ti avverto - sussurrò minaccioso. - Non ci provare nemmeno!

Sbarrando gli occhi terrorizzato, il cucciolo se la diede a zampe levate. Era appena scomparso dietro l'angolo quando, con passo lento e rumoroso di rosse scarpe col tacco, un paio di lunghe gambe mozzafiato sbucarono improvvisamente dalla direzione opposta a quella del cagnolino in fuga. La proprietaria di quella invidiabile silhouette si avvicinò alla fermata, senza che Shikamaru se ne accorgesse minimamente. Costei appoggiò a terra una piccola valigetta da ufficio e, tamburellando nervosamente la punta del piede, fece irritare non poco il giovane al suo fianco.
Da principio Shikamaru fece finta di niente, sbirciando la donna con la coda dell'occhio, ma alla fine si lasciò scappare un commento a dir poco tagliente.

- Ha mai provato un paio di scarpe da ginnastica? Fanno bene ai piedi, sono comode... E soprattutto non infastidiscono il prossimo!

La donna, una bionda con occhi azzurri e penetranti, smise immediatamente di battere il piede e rivolse al giovane screanzato un'occhiata a dir poco raggelante.

- Guardi che ha sbagliato fermata - esclamò. - L'autobus per il "Centro di Igiene Mentale" passa a quattro isolati da qui...
- Ottimo, allora - replicò l'altro impassibile. - Così saprà andare sicuramente all'indirizzo giusto!

La bionda soffocò a stento un'imprecazione tra i denti, tuttavia non voleva dare alcuna soddisfazione a quell'incivile. Subito infatti socchiuse gli occhi e respirò a fondo, dopodiché si rivolse a lui con voce ferma e incredibilmente pacata... Almeno in apparenza!

- Ma certo, capisco - disse la bionda con un sorriso ironico. - E sì che non capita spesso, di incontrare ubriachi la mattina presto...
- Mhm ?!? - fece l'altro, inarcando lievemente il sopracciglio.
- Deve essersi preso proprio una bella sbornia, per andare in giro conciato come un barbone: giacca sgualcita, cravatta in disordine, sguardo ebete... Per non parlare di quei capelli, ovviamente!
- Che razza di strega - mormorò Shikamaru sottovoce.

La bionda incrociò le braccia sul petto con aria di sufficienza, mettendo in evidenza le curve prosperose del decolleté anche da sotto il castigatissimo tailleur che indossava, e lo spacco laterale sulla gonna rendeva il suo aspetto ancora più provocante. Tuttavia Shikamaru era insofferente al fascino femminile, quando questo era abbinato al carattere di una rompiscatole come quella. Con tutti i problemi che aveva quel giorno, doveva capitargli anche di discutere con una simile scocciatrice. Ma da dove accidenti era uscita? Se solo non avesse avuto la macchina dal meccanico...

- Lo sa che presentarsi in disordine sul lavoro costituisce di per sé un fatto gravissimo - sottolineò impietosamente la bionda. - Si rischia di danneggiare l'immagine della propria azienda, nessun dirigente approverebbe una simile indecenza in un suo dipendente!
- Ma chi l'ha sciolta, questa? - pensò Shikamaru, stringendo la testa nelle spalle.

Costei continuò tuttavia imperterrita a subissarlo col suo monologo, senza dargli un attimo di requie. Per circa dieci minuti, Shikamaru si vide dunque costretto ad incassare decine di appunti sul suo aspetto sciatto e trasandato. Solamente quando l'autobus comparve in lontananza, il giovane poté tirare finalmente un sospiro di sollievo. Come il veicolo si fermò di fronte alla tabella con gli orari, la scocciatrice bionda spinse da parte Shikamaru con una leggera gomitata e fece per salire a bordo. Così facendo però non si avvide del chiusino sul bordo del marciapiede e, incastrando la scarpa nella fessura, il tacco si ruppe facendole perdere l'equilibrio.

- Glielo avevo detto che le scarpe da ginnastica erano molto più comode - commentò Shikamaru sfacciatamente, passandole davanti e salendo sulla corriera giusto prima che questa proseguisse il suo giro.

La bionda fanciulla, incespicando per via della scarpa rotta, rimase immobile a guardare mentre l'autobus si allontanava. Lanciando mille accidenti all'indirizzo di quel disgraziato, fece un enorme sforzo per contenere il più possibile i propri nervi. Subito dopo però, infuriata come non mai, raggiunse il parcheggio dei mezzi pubblici dall'altra parte della strada e sollevò il braccio verso l'alto.

- Taxi !!!

***

Una volta giunto in ufficio, Shikamaru incontrò Kiba e i colleghi che lo salutarono preoccupati.

- Beh, perché quella faccia? - domandò Nara perplesso.
- E' arrivato il nuovo Responsabile Aggiunto alla Produzione - risposero gli altri. - Ci ha già convocati tutti in sala-riunioni, dev'essere un tipo duro...
- O magari è solo uno che non perde tempo nel rompere le scatole - sottolineò Shikamaru con una smorfia. - Ad ogni modo, andiamo pure a fare la sua conosce... eh... Eeehhh ?!?

Come ebbe riconosciuto la bionda elegante, seduta al tavolo della sala con gli altri dirigenti, Shikamaru non riuscì a credere ai propri occhi. Il presidente della Konoha Enterprises si alzò in piedi, sollevando la mano per presentare la nuova arrivata, e confermò tragicamente i timori dell'impiegato.

- Egregi signori - esclamò l'uomo, richiamando l'attenzione di tutti i presenti. - Vi presento il nuovo Responsabile Aggiunto alla Produzione, la signorina Temari No Sabaku!

Gli altri dirigenti e il personale chinarono dunque il capo con grande rispetto. Tuttavia Temari riuscì a scorgere chiaramente il giovane trasandato che la fissava a bocca aperta e, nel riconoscerlo, un sorriso malevolo si disegnò sulle sue labbra.

- Prego, signorina - disse il presidente, invitandola gentilmente a prendere la parola.
- Grazie - rispose lei, alzandosi in piedi e poggiando entrambe le mani sul tavolo. - A partire da oggi, ci saranno grandi cambiamenti... In particolare sull'atteggiamento da tenere nei confronti della propria azienda!
- Ehi, Shikamaru - fece Kiba, vedendo l'amico in preda ad un mancamento improvviso. - Che hai, non ti senti bene?

FINE

The Black Week

   
 
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