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Nickname: Alice_Nekkina_Pattinson
- Titolo: Io ti amo e tu?
- Genere: Sentimentale, Romantico, Slice of life.
- Raiting: Verde.
- Personaggi secondari: Emmett Cullen, Alice Cullen, Jasper
Hale.
Angela, Ben e nuovo personaggio (solo accennati).
- Lavoro scelto: Barista.
- Breve Introduzione: "Tu cosa?" mi chiese sorpresa.
"Io…dovevo stare zitto" risposi incerto.
"Vedi Bella, io… io ti ho sempre amato, cavolo sono mesi che
me ne sono
accorto… ma non sapevo come dirtelo, se tu avresti
ricambiato o meno e… io non
voglio perdere la tua amicizia se non ricambi e…" avevo
incominciato a
parlare a macchinetta, mi mise un dito sulle labbra per interrompermi.
- Nota autrice: In questa storia, si trova Edward barista da
sempre
innamorato di Bella, che da poco è ritornata a Forks.
Sono sempre stati ottimi amici, ma da un po’ di tempo lui si
è accorto di
amarla e lei? Per lei è solo un amico o qualcosa di
più?
Banner fatto da
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" che ringrazio ancora XD
Aggiunto il 28 dicembre 2012!!! XD
Io ti amo e tu?
Edward's pov
Bip bip bibip
Con un colpo di mano staccai la sveglia e mi rigirai dell'altra parte,
pensavo
di dormire e invece…
Driiin driiiiin
Questo doveva essere Emmett, che palle, perché anche nel mio
giorno libero
doveva scocciare, perché!
Alzai lo sguardo erano le 14:15, bè forse era ora di
svegliarsi, nell'alzarmi
non mi accorsi che le lenzuola erano finite atterra, così ci
inciampai e andai
a finire contro il muro.
"Ma porca.." imprecai, massaggiandomi il naso, mente il telefono
continuava a squillare.
"Arrivo!" urlai contro il vento.
"Pronto?" risposi.
"Ciao Ed alla buon ora" disse Emmett.
"Scusa tanto se oggi è il mio giorno libero e volevo
riposarmi un
po’" risposi acido.
"Ecco ti volevo chiedere un piccolo favore" disse.
"Sarebbe?"
"Stasera puoi fare il mio turno? Ti prego la settimana prossima starai
a
casa anche al giorno mio" mi implorò.
Sospirai, sapeva che gli avrei detto si.
"Va bene, per quale motivo potrei saperlo?" chiesi, almeno quello.
"Esco con Rose" disse tutto felice.
"Ah! Ecco, spero almeno ne valga la pena"
"Si si, ci frequentiamo da un po’, ma stasera sarà
il primo appuntamento
vero"
"Bene, divertiti ciao" lo salutai.
"Scusa, non volevo disturbarti" si scusò.
"Tranquillo" lo rassicurai.
Visto che ormai ero sveglio, andai a farmi una bella e rilassante
doccia e poi
sarei uscito per fare un giro, in attesa di attaccare al pub in serata.
Erano due mesi che lavoravo al pub, tanto non sapevo che fare.
Emmett mi diceva di uscire con qualche ragazza, ma io non ne volevo
sapere,
pensavo sempre a lei, a Bella, era partita i primi di giugno per
passare le
vacanze estive dalla madre a Phoenix, ci sentivamo tutti i giorni, mi
mancava
davvero molto.
Mi ricordo ancora quando arrivò qui un anno fa, fece subito
amicizia con mia
sorella Alice, d'altronde come si fa a non volerle bene, a parte lo
shopping.
Poi man mano con tutti noi, eravamo ottimi amici, ma in teoria eravamo
amici,
ma in pratica ero innamorato perso di lei, ma non sapevo se lei
ricambiava.
Volevo già dirglielo, ma sapevo che poi sarebbe partita e
sarebbe stato peggio.
Se poi lei non ricambiava? Se poi avrei rovinato un'amicizia? Non
volevo
perderla.
Secondo Emmett non dovevo pensarci.
Il pomeriggio sembrò volare e mi ritrovai ad uscire diretto
a Port Angels per
attaccare al pub.
Arrivai davanti al pub per le 21:30, cercai parcheggio ed entrai.
"Ehi ciao Edward, come mai qui?" mi salutò Jasmine, la
ragazza che
lavorava insieme a noi al pub.
"Sostituisco Emm" risposi.
"Ah! Ti ha incastrato" disse lei ridendo.
"Praticamente" risposi ricambiando il sorriso.
Mi avvicinai al bancone dove c'era già lei a sistemare il
tutto, nel frattempo
arrivò anche il ragazzo che si occupava di far partire la
musica.
"Ehi Ed che ci fai qui? Non ci doveva essere il colosso stasera?" mi
chiese sorridendo.
"Si, ma il colosso mi ha incastrato, doveva uscire con Rose" risposi.
"Aaaaaaah ecco, abbiamo ancora del tempo prima dell'arrivo della gente,
però intanto mettiamo musica? Sennò ci annoiamo"
propose.
"Certo!" risposi.
E così mentre aspettavamo che il pub aprisse, parlammo e
cantavamo qualche
canzone.
Ore 22:30
Dopo mezz'oretta, dall'apertura mentre stavo servendo un cliente, alzai
lo
sguardo e la vidi, una visione celestiale, dio era ancora
più bella di come
ricordavo, mi era mancata terribilmente, era sempre lei, capelli
castani, occhi
color del cioccolato, labbra rosee con il labbro superiore leggermente
più
gonfio di quello inferiore, sempre lei, sempre Bella.
Indossava un semplice jeans nero, con una canotta rossa abbinata a
ballerine
rosse.
Non sapevo fosse ritornata, strano non me ne aveva parlato, ma vidi
comparire
alla sua sinistra Alice, ecco spiegato tutto, neanche il tempo di
tornare che
quella ragazza doveva tormentarla.
Finii di shakerare il cocktail per il ragazzo davanti a me, e attesi
che le due
si avvicinassero al bancone.
Mi mancava, da quando se ne era andata non facevo altro che pensare a
lei, a
quanto eravamo uniti insieme, ottimi amici, ma se lei sapesse i miei
veri
sentimenti.
Finalmente si avvicinarono al bancone, Jasmine fece per andare a
servirle ma la
fermai, lei mi guardò e mi fece l'occhiolino.
"Bella!" esclamai, lei si girò stupita al suono della mia
voce e
sorrise.
"Edward! Ma che ci fai qui?" chiese.
"Bè ci lavoro" risposi sorridendo, aveva il sorriso
più bello che
avessi mai visto.
"Da quanto?" domandò sempre più contenta nel
vedermi.
"Da due mesi, tu da quanto sei tornata? Non me ne hai parlato"
"Si, lo so, volevo farti una sorpresa domani, ma a quanto pare me l'hai
fatta tu, mi fa davvero piacere rivederti, mi sei mancato" disse tutta
felice.
"Anche tu credimi, allora che vi posso preparare?" chiesi
sorridendole.
"Per me una pina colada" disse Alice.
"Stavolta non parti con il negroni? Strano" la stuzzicai io.
Lei per tutta risposta mi fece una linguaccia, io risi.
"Come mai qui? Non era il tuo turno libero?" mi chiese la mia
sorellina.
"Tecnicamente si, praticamente Emmett mi ha incastrato" risposi.
"Ah, ecco, per uscire con Rose?"
"Si, a parte questo per te Bella?" le chiesi, fissando i suoi
bellissimi occhi.
"Uhm per me… non saprei non vorrei qualcosa di
chissà quanto forte"
incominciò.
"Eddai Bella, mamma mia" disse Alice.
"Va bene, cosa mi consigli?" si rivolse a me.
"Uhm vediamo, potrei prepararti un Grasshopper che è
più
leggero" le proposi.
"Com'è?" chiese curiosa.
"Allora crema di menta verde, crema di cacao bianca e crema di latte,
non
è molto alcolico, ti fidi?" le chiesi.
"Va bene, quanto è?" chiese.
"Stasera offre la casa a entrambe, ma non ci fare l'abitudine
sorellina" dissi sorridendo a Alice.
"Certo, ma per la nostra Bella invece…" disse ammiccando.
"Alice!".
Stavolta avrei ringraziato Emmett, mamma mia, certo mi avrebbe fatto
una
sorpresa, ma andava benissimo anche così.
Adesso era ritornata e non volevo più farmela scappare, ma
se avesse avuto un
ragazzo ora?
Non me ne ha mai parlato, ma potrebbe anche averlo.
Mentre Alice andò a sedersi quando vide arrivare Jasper,
Bella rimase a
fissarmi mentre preparavo i due cocktail.
"Bella è arrivato Jasper !" esclamò.
"Vado da lui, poi ci raggiungi?" le disse Alice.
"Si, certo, tra poco arrivo" rispose.
"Salutamelo Alice" dissi io, lei annuì, poi rimase solo
Bella a
fissarmi.
Presi il bicchiere da cocktail martini, misi dei cubetti di ghiaccio
per
raffreddarlo, mentre misi dei cubetti anche nello shaker, alzai lo
sguardo e
lei era ancora li, a fissarmi, sembrava incantata, bè non mi
aveva mai visto
come barista.
Presi la bottiglia di crema di menta verde e versai 2 cl,
così feci anche per
la crema di cacao bianca e la panna, poi agitai il tutto, fino a
versarlo nel
bicchiere dopo aver tolto il ghiaccio.
Con un sorriso le porsi il cocktail, lei lo guardò e poi lo
prese.
"Grazie, sono proprio curiosa" disse, la fissai in attesa.
"Uhm buono! Davvero, grazie Ed!" esclamò.
"Bene ne sono felice, preparo anche la pina colada per la
nanerottola" risposi.
Dopo averglielo portato al tavolo e aver salutato Jasper, ritornai al
bancone,
mentre la musica faceva da sottofondo incominciammo a parlare.
"Allora che hai fatto a Phoenix" chiesi.
"Uhm sole, mare, sole e mare con mia madre" rispose sorridendomi.
"Niente ragazzi?" cercai di informarmi.
"Niente di niente"
"Non c'è nessuno che ti piace?" chiesi ancora.
"Uhm ci sarebbe, ma non penso che ricambi" rispose, la vidi
intristirsi per un attimo, cercai di cambiare discorso,
chissà chi era,
sospirai, cercai di non farmi notare che rimasi male dal fatto che
c'era
qualcuno e quel qualcuno non ero io.
Poi lei raggiunse gli altri, che nel frattempo erano arrivati anche
Angela e
Ben.
Le vidi chiacchierare e ridere, quanto mi era mancato il suo sorriso?
Tantissimo.
Verso mezzanotte chiesi a Jasmine se poteva coprirmi, lei
accettò sorridendomi.
Così li raggiunsi.
"Ehi, posso sedermi?" chiesi titubante.
"Certo, vieni, hai finito?" mi rispose Bella.
"No, diciamo che mi copre Jasmine" risposi sorridendo.
"Bene" e mi sorrise.
Quel sorriso mi avrebbe fatto impazzire sicuro, quanto mi era mancata,
secondo
Emmett avrei dovuto dimenticarla, invece io continuavo a sperare che
prima o
poi…
"Mi sei mancata sai?" dissi di getto.
"Anche tu" rispose lei guardandomi negli occhi.
"E' una delle ragioni per cui sono tornata" confessò.
"Come?" rimasi spiazzato io.
"Vedi, da quando me ne sono andata non ho fatto altro che pensare a te,
ma
quando sono ritornata neanche un giorno fa, non sapevo che fare, che
cosa
dirti, poi ho pensato di farti una sorpresa domani e poi eccoci qui"
concluse.
"Usciamo? Martedì sera a cena, ti va bene?" chiesi
così senza
pensarci.
"Certo, ma prima dobbiamo fare una delle nostre solite passeggiate nel
pomeriggio, tu attacchi la sera no?" mi chiese.
"Si, okay ehm… domani?"
"Si, domani".
Così quella serata passò, loro se ne andarono
verso le tre, io dovetti rimanere
fino alla
chiusura del pub naturalmente, cioè fino alle 5, da Port
Angeles a Forks ci
avrei messo
mezz'oretta, appena tornai a casa crollai di sonno, ma quella sera
sognai
Bella.
Sognai una delle nostre passeggiate, delle nostre chiacchierate, mi
mancava e
anche tanto, ero felice di averla rivista.
L'indomani venni svegliato da un messaggio sul cellulare, quando lo
lessi,
sorrisi felice.
"Ehi, ieri sera sono stata davvero bene, mi ha fatto piacere
rivederti,
non vedo l'ora che arrivi martedì, ma adesso penso a godermi
la giornata di
oggi.
Baci, Bella".
Rimasi per non so quanto tempo con il cellulare in mano come uno scemo,
poi mi
decisi a rispondere.
"Ciao, ha fatto piacere anche a me e non vedo l'ora che arrivi
martedì,
abbiamo così tante cose da dirci.
Si, anche io non vedo l'ora di vederti tra poco.
Baci, Edward".
Mi alzai, mi andai a fare una doccia, poi dopo aver mangiato un boccone
veloce
guardai l'ora, erano le 15, sarei dovuto passare a prenderla sotto casa
Swan
per le 15:30, ci avrei messo pochissimo, ma decisi di vestirmi in
fretta e di
incominciare ad avviarmi.
Presi la mia Volvo e mi diressi verso casa sua, quando arrivai vidi
parcheggiato solamente il suo solito pick up rosso, ancora non l'aveva
cambiato
quell'aggeggio, se mi avesse sentito! Pensai sorridendo.
Quindi Charlie non c'era, pensai di scendere e presentarmi anche se in
anticipo.
Suonai e mi venne ad aprire.
"Edward! Che ci fai qui? Sei in anticipo, scusa mi sto facendo ancora i
capelli" in effetti venne ad aprirmi con i capelli avvolti
dall'asciugamano.
"Se è un problema aspetto…" mi interruppe.
"Entra, non dire cavolate".
Aspettai che finì di prepararsi, poi la vidi scendere con
una gonna leggera
grigia che arrivava al di sopra del ginocchio, con una maglietta nera
con
ballerine nere, era stupenda, meravigliosa, rimasi a guardarla un
attimo e lei
arrossì quando se ne accorse.
Poi uscimmo, le aprii la portiera della mia Volvo e la feci accomodare,
poi
salii anche io.
Durante il viaggio in macchina, ci raccontammo del più e del
meno, fino ad
arrivare nella nostra radura, si nostra, perché per quanto
siamo solo amici,
avevo condiviso solamente con lei quel posto, era solo nostro, a
nessun'altro
l'avevo rivelato e lei ne era rimasta affascinata dal quel posto, fin
da subito
e rimase molto felice nel sapere che solo a lei l'avevo rivelato e che
volevo
rimanesse nostro.
Mentre passeggiavamo come tante altre volte…
"Lavoro al pub dall'inizio di luglio, avevo bisogno di qualche soldo in
più e poi non sapevo che fare, quindi ecco che mi ritrovo a
lavorare li, tu
invece davvero solo mare e sole?" chiesi.
"Davvero, mi era mancata tanto mia madre e anche Phoenix, ma nulla di
che,
tu… davvero solo lavoro, niente ragazze?" chiese
fissandomi.
"Ragazze? No, quella che voglio io non so se mi vuole" sussurrai
piano.
"Perché non ci provi?" mi disse lei.
"Perché ho paura di perderla anche come amica, se lei non
ricambia"
"Ma se non ci provi, non lo saprai mai" mi disse.
"E tu?" risposi di rimando io.
"Cosa?" domandò confusa.
"Neanche tu, ti fai avanti a quanto mi hai detto"
"Lo so…" abbassò lo sguardo.
"Dovresti provarci" mi incitò "Almeno tu che puoi" disse con
aria triste.
Mi faceva male vederla così, decisi, mi sarei buttato, le
avrei detto tutto.
"L'ho fatto, in questo momento" mi guardò di scatto, rimase
con gli
occhi fissi nei miei, le si inumidirono gli occhi, incominciai a
spaventarmi,
forse voleva rifiutarmi e non sapeva come fare per non offendermi, lo
sapevo
dovevo stare zitto.
"Tu cosa?" mi chiese sorpresa.
"Io… dovevo stare zitto" risposi incerto.
"Vedi Bella, io… io ti ho sempre amato, cavolo sono mesi che
me ne sono
accorto… ma non sapevo come dirtelo, se tu avresti
ricambiato o meno e… io non
voglio perdere la tua amicizia se non ricambi e…" avevo
incominciato a
parlare a macchinetta, mi mise un dito sulle labbra per interrompermi.
"No, non capisci, sei tu quello che voglio" sussurrò
guardandomi, inchiodai
i miei occhi sorpresi nei suoi.
"Come?" no, non ci credo, non l'aveva detto sul serio, mesi e mesi
che pensavo a lei e cosa… anche lei ricambia?
"Ho detto che sei tu quello che voglio" quando finì di dire
questo,
la guardai senza dire nulla, mi avvicinai, da tanto sognavo questo
momento,
pensavo non sarebbe mai avvenuto, presi il suo viso tra le mie mani e
avvicinandomi lento, la baciai.
Fu un bacio lento, dolce, gentile, le mie labbra sfioravano le sue, le
cercavano, le accarezzavano, volevano esplorarle, lei
ricambiò il bacio, mi
mise una mano trai capelli e l'altra sulla mia nuca, per avvicinarmi
ancora di
più a se.
Io spostai una mano sulla sua schiena e l'altra sul collo, poi il
nostro bacio,
da dolce, divenne molto passionale.
Ancora non ci credevo, lei ricambiava i miei sentimenti da
chissà quanto tempo,
adesso che le nostre labbra erano vicine, mi sentivo veramente felice,
l'uomo
più felice della terra.
Ci staccammo per guardarci negli occhi, ci sorridemmo e poi un altro
bacio a
fior di labbra.
"Non sai quanto ho aspettato questo momento" sussurrai appoggiando la
mia fronte alla sua.
"Anche io, ti amo da sempre" sussurrò.
"Ti amo da sempre anche io Bella" risposi sorridendo, poi la
ribaciai.
Ciao a tutti!!! XD
Questa storia partecipa al contestindetto da LadyGlam "Mr. Cullen
....what
is your job?" (SECONDA VERSIONE)
Spero che vi piaccia e se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate :D
Questo è il giudizio del giudice:
Valutazione della storia
Grammatica:11punti
Originalità:11punti
Caratterizzazione dei personaggi:7punti
Sviluppo della trama:12punti
Gradimento personale:13punti
CiaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooXD