Da PKNA #20 - mekkano
Energia Emozionale
Deserto del Wolf Canyon.
Dove due
figure male assortite camminano sotto il sole alla ricerca di qualcosa e di
qualcuno.
Uno è Paperinik, paladino della giustizia, nemico del crimine e
difensore della Terra.
L’altro è
Gorthan, capo branca scientifica di Evron, il peggior nemico di PK nonché quello che gli ha
scatenato contro Trauma.
:-Allora,
che ne pensi? Segni di coolflamizzazione?-:
Chiese PK
a proposito del teppista in stato di apatia.
:-Solo
parziale e temporanea-:
Continuarono
a camminare in silenzio per un po’.
:-C’è una
cosa che non capisco. Come fa quella creatura a risucchiare le emozioni?-:
:-Il
serbatoio ha capacità estrattive proprie che amplifica quelle naturali evroniane. Il punto è che questo corpo ospite non può
raffinare l’energia accumulata-:
:-Quindi?-:
Si
azzardò a chiedere PK. Sapeva che molto probabilmente la risposta non gli
sarebbe piaciuta.
:-Il
serbatoio si riempirà di energia non raffinata. Fino ad esplodere-:
:-Uack! E me lo dici così?!-:
:-Come
dovrei dirtelo? Tieni presente che per me quel serbatoio è vitale, quindi se
dovesse esplodere pensi che mi preoccuperei più per i danni a voi terrestri o
per il fatto di essere condannato?-:
A questo Paperinik non trovò niente da ribattere ed in fondo sapeva
che Gorthan aveva ragione.
:-Potrebbe
esplodere, eh? Fantastico! Mi mancava proprio di andare a cercare qualcosa che
può ridurmi in briciole!-:
Mugugnò
scontento.
Ma c’era
poco da discutere: quello era il genere di cose che fanno gli eroi, e lui era
un eroe.
All’improvviso
il suo improbabile alleato emise un gemito soffocato e cadde in ginocchio.
:-Gorthan!-:
“Oh, no,
per favore, non svenire! Poi come faccio a portarti in braccio?”
Cercò di
tirarlo in piedi.
:-Hei! Nemico, mi senti? Non provare a morire dopo che io ed
Uno ci siamo fatti in quattro per non farti prosciugare!-:
Gorthan gli
strinse forte una mano e Paperinik, che aveva
abbastanza esperienza di emozioni sapeva che l’evroniano
gli stata chiedendo aiuto, e che nonostante il contegno che si dava era
spaventato a morte.
:-Non
preoccuparti, scienziato alieno: giuro che non ti lascerò morire in questo
deserto-:
Gli disse
determinato.
Gorthan spalancò
gli occhi all’improvviso.
:-Questa emozione… deve essere… deve essere… MIA!-:
Premette
la fronte contro la mano di PK.
:-Ma
cos…?-:
Paperinik non fece
in tempo a finire la frase che si sentì le gambe molli e la testa che girava.
In pochi
secondi perse conoscenza.
*
Si
sentiva pesante.
Ed aveva
l’impressione di essere legato.
“Dannazione!
Gorthan mi ha giocato qualche brutto scherzo evroniano! Ed io che mi ero tanto preoccupato per lui!”
:-I
parametri vitali sono rientrati nella norma, dovrebbe svegliarsi tra poco-:
Era la
voce di Uno.
:-Interessante.
Questo terrestre è piuttosto debole ma ha ottime capacità di ripresa. Mi
domando se siano tutti come lui su questo pianeta-:
E c’era
anche Gorthan.
:-Hai già
pensato a cosa gli dirai quando si sveglierà?-:
:-Gli
racconterò esattamente quello che è successo, che altro dovrei fare?-:
Paperinik decise
che era il momento di muoversi.
Era
collegato agli stessi macchinari che avevano usato per monitorare Gorthan poco tempo prima.
:-Hei, voi! Avete finito di parlare di me come se non fossi
presente?-:
Uno si
voltò nella sua boccia di vetro verde dedicandogli un sorriso enorme.
:-Ben
svegliato, socio! Come ti senti?-:
:-Lo sai
che appena sveglio sono sempre di pessimo umore. Piuttosto, mi spiegate che ci
faccio al laboratorio segreto della Ducklair Tower? Io dovrei essere impegnato a dare la caccia al
nostro amico robotico!-:
Si voltò
direttamente verso Gorthan, che sostenne il suo
sguardo.
:-Tu! Tu
mi stai dando un sacco di problemi!-:
Disse l’evroniano puntandogli un dito contro.
:-Io?
Scusa, ma se sei stato tu a mettermi KO!-:
:-Non
rendermi tutto ancora più difficile. È vero, ho assorbito la tua energia
emozionale fino a farti svenire, ma che tu ci creda o no non l’ho fatto
apposta.
Non mi
sono reso conto neanche io di come è successo ma quando hai prodotto quella
fortissima emozione ho sentito che ne avevo bisogno.
Un attimo
dopo io ero più carico di energia che mai e tu invece eri spalmato sulla sabbia
del deserto-:
Quindi lo
scienziato evroniano non aveva avuto intenzione di
eliminarlo.
Gran
consolazione davvero!
:-Pazienza.
È andata meno peggio di quello che credevo. E francamente credevo che avessi
deciso di farmi fuori-:
:-È
proprio questo il problema! Io volevo liberarmi
di te! Ma poi ogni volta che alzavo la mano per colpirti o semplicemente
pensavo di lasciarti lì stavo malissimo. Perché? Visto che tra noi due sei tu
quello esperto di emozioni ora spiegami perché!-:
Ah, ecco,
allora ci aveva pensato ad eliminarlo! Doveva ringraziare solo la “strana
malattia” di Gorthan, la coscienza se era ancora
vivo.
E sapeva
anche cosa aveva fermato l’evroniano.
:-Credo
che tu per la prima volta abbia provato un’emozione che si chiama senso di
colpa. Dato che l’energia della mia emozione ti aveva quasi guarito a te è
sembrata una cosa brutta farmi del male. Per mia fortuna aggiungerei-:
Gorthan ci pensò
su.
:-Non mi
piace il senso di colpa. Mi fa stare male. Come la pietà-:
Concluse
infine.
:-Però ti
impedisce di fare del male ad altri esseri viventi, e questa è una buona cosa-:
Paperinik cominciò
a staccarsi di dosso le ventose dei sistemi di monitoraggio di Uno.
:-Non per
me. Ti ricordo che sottomettere altri mondi è lo scopo di vita di ogni evroniano, specie i membri della casta alta, praticamente è
l’unica cosa che siamo in grado di fare. Se dovessi perdere questa capacità
sarei un completo fallito. A proposito, già che siamo in tema di emozioni ti
spiace spiegarmi cos’era che hai provato quando stavo per svenire io? Perché
qualunque cosa fosse era straordinariamente potente-:
Già, cosa
aveva provato esattamente?
Neanche
lui, l’esperto di emozioni, sapeva dirlo con certezza, poteva solo fare
un’ipotesi.
:-Bè, ecco… sai, se tu non fossi
un evroniano malvagio e privo di scrupoli, nonché il
mio peggior nemico direi che quell’emozione era…
amicizia. Strano, vero? Ora però non ti affaticare il cervello a cercare di
capire e conservati il pieno di energia-:
Imbraccio
di nuovo l’Extransformer.
:-Dobbiamo
tornare a caccia!-:
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Konnitiwa mina-san!
Finalmente ho scritto una fiction su PK! È da quando è cominciata
la raccolta PK il Mito che ci penso e la storia #20-Mekkano mi ha dato la
giusta ispirazione.
Che bello! Sono felice *-*
Ma non ditelo a voce alta se no arrivano gli evroniani
a coolflamizzarmi °w°
A parte questo vorrei ringraziare tutti i lettori e gli estimatori
del papero mascherato