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Autore: V a l y    31/10/2006    3 recensioni
E' semplicemente una storia malata scritta da mani malate. Non avevo nulla da fare quel giorno, e il frutto che ne è uscito lo mostrerò a voi corraggiosi - o sfortunati, come volete - del web. L'unico intento è strapparvi anche solo un sorriso, così come ho fatto io mentre la scrivevo. Spero che ci sia riuscita ^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto iniziò un tragico dì.
Zell stava brancolando nel buio dei corridoi del Garden alla ricerca di un pantalone che non indossava. Proprio così, belle donne che forse sbavate sopra la tastiera del pc: era in mutande. Ma non è stato di certo il suo animo puerile a portarlo in una situazione del genere... la colpa fu di tre ragazzi che vincevano troppo spesso a poker. Si sa: in quel gioco d'azzardo si scommette sempre qualcosa e c'è stato un momento che Zell aveva finito tutte le sue pecunie. Si dovette arrangiare in altro modo.
Sconsolatissimo, avanzava verso camera sua quando, poi, successe il miracolo.
O meglio dire sciagura.
La trovò, proprio lì, sotto il suo naso e vicino ai suoi piedi: la penna che cambiò a lui la vita. Dite che sarebbe diventato scrittore? No, quel mestiere poteva benissimo farlo con qualsiasi penna, perchè quella che aveva trovato Zell era qualcosa di speciale! Insomma era la penna delle penne, la regina delle penne; la penna con la P maiuscola!
E lui la raccolse e l'osservò meglio. Fu proprio in quel momento che si rese conto della magnificenza di quell'arnese. Dovette provarlo, doveva assolutamente provarlo; e così fece. Premette sul lato superiore della penna e una cantilena rieceggiò nel silenzio sacro di quei corridoi notturni. Sì, era quella, era proprio quella: la fantomatica Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG! Una penna che al tempo costava solo 5.000 lire... ma che racchiudeva in sé un grande potere.
"Questo giorno non mi è andato poi così male!" pensò bene il ragazzo, osservando assorto quella meraviglia che aveva tra le sue mani. "Devo provarla, devo assolutamente provarla!"
Si sedette, prese un foglio dalla scrivania e iniziò a scrivere. Da quel momento successe il finimondo...

Al solito, Squall si svegliò presto. La giornata aveva avuto inzio come ogni dì, perchè la sua quotidianità era sempre la stessa; era un tipo che non amava i cambiamenti. L'unico particolare che modificava un po' le sue mondane giornate erano i pranzi a sacco di Rinoa: a volte al posto dell'insalata ci poteva trovare il riso... per il resto, tutto ok! Quindi alzò il busto e osservò il panorama di quella stanza di tutti i giorni, come ad accertarsi di essersi destato del tutto dal dormiveglia. Da sinistra a destra: il comodino, la lampada, il libro dell'Occulto, un hot dog gigante, le borchie, la maglia bianca, il quadro che aveva comprato a Winhill...
Fermò la vista.
C'era un piccolo particolare che stonava. Ancora frastornato dal mondo dei sogni cercò di capire quale fosse quell'elemento fuori posto...
"Buongiorno, Squall!" disse l'hot dog gigante.
"HUAAAAAARGH!!"
Il ragazzo non urlò così tanto da quando vide Raijin ubriaco vestirsi e truccarsi da donna.
"Capitano Squall, è successo qualcosa?!" urlò Quistis, precipitantosi in camera sua.
L'hot dog era molto, molto educato. Salutò anche lei:
"Buongiorno, Quistis!"
Lei non urlò; svenne soltanto.
"Ma perchè si è addormentata?" chiese cortesemente il panino. "E' proprio una gran maleducata!"
"Chi è stato a creare un simile mostro?!" pensava il capitano. La risposta la trovò davanti a lui: Zell, l'inventore, era entrato in camera sua ed era enormemente soddisfatto della sua creatura:
"Visto, Squall? Un hot dog gigante che parla e cammina!"
Il capitano avrebbe reagito sicuramente male all'insensata felicità di quel ragazzo con il tatuaggio, ma pensò bene di restare calmo e capire la causa di tutto. Poi l'avrebbe anche pestato.
"Dì un po', Zell, tu ne sai qualcosa?"
"Certo che sì! E' stato tutto grazie a questa!" e prontamente mostrò al capitano la famosa Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG.
"Ogni volta che scrivo qualcosa con questa penna diventa realtà! Guarda un po' fuori dalla finestra, Squall!"
E così fece: allungò il busto oltre il vetro e vide alberi che al posto delle foglie facevano crescere T-Boards.
"Così quando i professori me lo sequestreranno, io ne avrò a palate come riserva!" ragionò convinto il biondo.
Il cowboy, che stava passando per caso di lì, sentì tutto. Agguantò cauto la Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG dalla tasca di Zell e tutte le donne del Garden iniziarono "stranamente" a spogliarsi. Dopo fu picchiato da Selphie che, non conoscendo bene la ragione, immaginò comunque la causa di tutto. Poi, vide la Penna.
"Oh, ma che bella pennina!" disse lei, afferrandola e cantando la melodia di Sailor Moon, saltellando come faceva Heidi.
"Selphie, mi hai rubato la Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG!!" imprecò contro di lei Zell, ma la ragazza era ormai troppo lontana e non potè sentire. Ebbe la medesima idea che aveva avuto il ragazzo biondo la scorsa notte: si sedette e si mise a scrivere il diario di classe che aveva come protagonista delle sue storie l'intrepido Laguna. I ragazzi arrivarono troppo tardi... la videro che era svenuta con un filo di bava che usciva dalla bocca, due occhi a forma di cuore e Laguna che le ballava nudo davanti.
"Ma che schifo, l'idiota balla spogliato la samba!!" amareggiò Squall nascondendosi dietro Zell che stava per avere delle serie convulsioni.
"Non ho il coraggio... vacci tu da quel pazzo, Squall!"
"Fossi scemo..."
Proprio in quel momento passava Seifer che, tu guarda caso, era appena tornato dall'oculista che gli aveva messo del collirio midriatico che aveva fatto dilatare le sue pupille e che gli sfocava la vista. Scambiò quel pazzo per una donna nuda.
"Ehi, bellezza, fai la lap dance per me?" chiese con fare voglioso, quando la sua attenzione si spostò prima su Selphie - che credette volesse spogliarsi insieme a quella "bella mora"... non che la cosa gli dispiacesse - poi sulla Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG. Lasciò perdere le ragazze nude e afferrò la penna, come avrebbe di certo fatto ogni ragazzo! Forse...
O forse no.
Ma lui così fece e ne fu fiero. Si avviò in biblioteca per far mostrare a Fujin e Raijin la Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG, gasandosene di averla in mano. I due imbambolati in classe del matto che ballava la samba lo seguirono di corsa.
"Guarda qua, adesso ci scrivo pure qualcosa!" disse Seifer a Fujin e Raijin. Prese un libro e ci scrisse sopra: Sono il padrone del mondo!. Lui ci fece sopra una grossa risata! Sapeva una sega di quali magie avrebbe potuto fare quella penna... Improvvisamente ogni uomo che posava piede sulla terra iniziò a chinarsi verso lui, come facevano i mussulmani verso Hallà alle cinque del pomeriggio. Solo che quel giorno non erano le cinque del pomeriggio... e tantomeno Seifer era Hallà! Squall gli baciò perfino i piedi.
"Buah ah ah ah!! Bravo Squall: prostrati, prostrati!"
Ma non s'era tenuto conto che c'era qualcuno che non si sarebbe prostrato neppure davanti al padrone del mondo. Rinoa, la ragazza schiava solo di se stessa, prese la Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG e, incosciente di tutto, incominciò a scrivere.
Io e Squall, tre metri sopra il cielo!
Sì, insomma... quelle frasi un po' sciocchine che scarabocchiano sempre le ragazze di quell'età. E successe per davvero, in senso letterale: Squall e Rinoa iniziarono a volare tre metri esatti al di sopra del cielo. Quel giorno ai due parve di vedere le stelle della sera più vicine del solito...
Tornando al pianeta terra, Zell cercava di afferrare la penna che in quel momento si trovava in mano a Raijin. Cadde dalla presa dei due e finì sotto i piedi di Fujin.
FINIRE!
La povera ragazza dai capelli grigi con quella parola intendeva di far smettere ai due di litigare... ma siccome la sua conoscenza dell'italiano era alla pari dell'abilità di giocatore di poker di Zell, la Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG non comprese bene la frase, così, a modo suo, fece ciò che era stato scritto: smise di scrivere.
"Abbiamo imparato tutti una lezione!" affermò Squall che era caduto da tre metri sopra il cielo a venti metri sotto terra, miracolosamente sopravvissuto a quel capitombolo. "Non bisogna approfittare del potere di Sailor Moon!" terminò la frase convinto.
"Non ho capito di che cosa stai parlando," disse a lui Quistis, che era rimasta svenuta per tutto il tempo.
"Neanch'io!" confermò l'altra mancata per cause di shock ben più gradevoli rispetto alla prima.
"Io sì, ma non ho potuto constatare con certezza!" piagnucolò il cowboy.
"Io c'ero quasi ma una certa persona ha rovinato tutto!" Non c'è bisogno di dire chi stava parlando in quel momento.
"Squall, domani il pranzo lo vuoi con il riso o con l'insalata?" Idem.
In seguito, ci fu qualche coraggioso che per il bene di tutti mangiò l'hot dog gigante che era rimasto in giro per il Garden a salutare educatamente tutti con un: "Buongiorno, Tizio, Caio e Sempronio!"
La prima cosa che mangiarono di lui fu la bocca. Non servono commenti per questo.
Ci fu qualche altra buon'anima - donna - che si sacrificò per il bene comune a trasportare il corpo nudo di Laguna che ancora continuava a ballare la samba.

E, così, tutto è bene quel che finisce bene, a parte per Zell, che ogni santo giorno perdeva le sue giocate di poker...
Proprio quest'ultimo, durante una di quelle sfavorevoli notti, trovò, sempre per caso, nel corridoio vicino camera sua la meraviglia delle meraviglie: il Collare Rosso Di Doraemon Con Il Campanellino Che Fa Tling Tling Della Giochi Preziosi. Non resistette alla tentazione...
"Questo giorno non mi è andato poi così male! Devo provarlo, devo assolutamente provarlo!"

Volete sapere cosa successe in seguito? E' semplice: il Garden di Balamb venne distrutto da un lemure gigante.





FINE.


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Potete pensarlo tutti, non mi offendo. Allora chiedetemelo, su, su: "ValyChan, ma tu sei per caso drogata?" "No, ragazzi, sono al naturale!" x°D ricordo ancora come è inziata la storia... con me che, rovistando tra i vari cassetti di camera mia, trovo la mia vecchia Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG con cui giocavo alle elementari (e vi giuro che esiste!) e ho pensato: "Perchè no? Facciamoci sopra una storia!"
Ma non immaginavo ne uscisse un delirio del genere! xD
Insensata all'inizio e insensata alla fine.
Ringrazio la mia Penna Magica Che Si Illumina Di Cinque Colori Di Sailor Moon Della GIG che mi ha fatto venire l'ispirazione... ma soprattutto ringrazio voi coraggiosi che avete letto fino a qua! xD
  
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