Eccovi una tripla drabble che ripercorre un po' la storia di Junior, dal momento in cui si sacrifica per Gohan, passando dal momento in cui arriva sul suo natio pianeta Nameck, arrivando poi alla conclusione della fine di della Terra nel GT dove sceglie di rimanere sul pianeta che esplode.
Vi ringrazio per l'attenzione,
Yori
La drabble "Appratenenza" partecipa al contest "Una vita in cento parole" di Lady Sadiko.
Appartenenza
Molto di quello che aveva
passato nella vita poteva racchiudersi in un solo istante: quando
aveva cambiato completamente la rotta della sua vita; il momento in cui aveva
guardato negli occhi quel bambino, il figlio del suo più acerrimo
nemico Goku, e poi aveva guardato il suo avversario: l'energumeno pelato
era troppo forte, non poteva fare nulla, per lo meno per lui, forse... Goku ce l'avrebbe fatta, forse … Ormai era troppo tardi, sarebbe
finita, ma non per tutti, non per Gohan: l'avrebbe protetto a costo
della propria vita. E così era stato, si era parato davanti a lui e
l'aveva protetto. Almeno qualcuno aveva pianto la sua morte...
IL mio mondo
Chiuse gli occhi ed in un
attimo il desiderio fu avverato, sentì scorrere l'energia nel suo
corpo e poi d'un lampo la vita tornò a correre nel suo corpo. Junior
fu di nuovo in grado di toccare con mano il mondo circostante, ispirò
a fondo e poi …
Fu trasportato su quel pianeta che non aveva mai
visto né aveva immaginato avere.
Il cielo era sereno, leggera era
l'aria in quel luogo di pura serenità, devastato da poco dalla più
terribile delle battaglie.
Strano come solo a
perdersi con gli occhi in quel verde intenso avesse avvertito uno
sensazione strana:
dopotutto lui era un guerriero e non apparteneva
né a quel mondo né a nessun altro.
Nel vostro mondo
Svelare un segreto
nascosto nel profondo dell'animo era difficile persino in quel
momento così cruciale.
I terrestri gli dovevano molto, aveva
contribuito più volte alla salvezza del pianeta, ma mai nessuno
gliel'aveva riconosciuto.
Non gli importava, ma questa volta voleva
stare dall'altra parte, questa volta non voleva salvare, non voleva
essere salvato, così salutato per l'ultima volta il ragazzo che
era per lui come un figlio, aveva deciso di porre fine a quella vita,
in un mondo che non era il suo, ma che comunque poteva chiamare casa.