Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
Ricorda la storia  |      
Autore: mamie    05/04/2012    2 recensioni
Watanuki vuole preparare una mousse al cioccolato per Himawari, ma ha intenzione di usare un cioccolato speciale, che non è facile da trovare...
Partecipa alla challenge Vitii et Virtutis di Starhunter.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruka Doumeki, Himawari Kunogi , Kimihiro Watanuki , Yūko Ichihara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Vizi e virtù'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Partecipa alla challenge Vitii et Virtutis di Starhunter.

Prompt: Gola - Pasticceria

MOUSSE AL CIOCCOLATO

 Erano ore che giravano per la città senza sapere bene dove andare. Da vaghe informazioni ricevute avevano visitato già una discreta quantità di pasticcerie, ma Watanuki non aveva trovato in nessuna quello che cercava. Doumeki sbuffava scocciato da tutta la scarpinata, mentre Watanuki cominciava a pensare che forse non aveva avuto poi una grande idea.
Voleva fare un regalo a Himawari. Qualcosa che gli dicesse che aveva capito tutta la pena che si era data per lui. Voleva fare la sua mousse di cioccolato, che a lei piaceva tanto, ma stavolta non avrebbe usato un cioccolato qualsiasi. Quello che cercava era vero cioccolato fondente criollo, che avrebbe fuso lentamente e mescolato con panna, albumi montati a neve, zucchero e cannella fino ad ottenere una crema leggera come una spuma e dal sapore incomparabile.
Il problema era trovare il cioccolato della qualità giusta. Per quanto fossero entrati e usciti già da diversi negozi, Watanuki non era soddisfatto. Voleva esattamente quel tipo di cioccolato e non avrebbe accettato una qualità sia pure leggermente inferiore.
Alla fine, dopo un’estenuante salita su per una stradina che si inerpicava quasi invisibile e buia in mezzo ai palazzoni moderni, arrivarono ad una minuscola piazzetta circondata da vecchie case e giardinetti alla buona. Sul lato opposto un’insegna consunta recitava “Pasticceria”.
Non sembrava per niente un posto alla moda, uno di quelli dove dietro ad un bancone scintillante stanno perfettamente allineati dolci di tutti i colori e forme bizzarre per attirare l’attenzione. Piuttosto aveva l’aspetto dimesso di quei negozi gestiti da generazioni dalla stessa famiglia, dove andava per abitudine solo la gente del quartiere e dove, di conseguenza, tutti si conoscevano e di tutti si sapevano gusti e preferenze.
Nella minuscola vetrina facevano bella mostra alcuni delicati mochi appoggiati su delle foglie di ciliegio e questo era tutto.
Dentro era piuttosto buio, anche se sembrava scrupolosamente pulito, e pareva non esserci nessuno. Watanuki avanzò un po’ esitante guardandosi attorno. Non vide un banco frigorifero da nessuna parte, e di conseguenza nessuno di quei dolci alla crema o alla panna che andavano per la maggiore in quel momento. In compenso c’erano scaffali pieni di cassettini e vasi misteriosi, con etichette illeggibili e, pareva, quasi cifrate. Altri vasi di vetro lasciavano intravedere erbe e frutti essiccati, cristalli di zucchero di diversi gradi di raffinazione, dal bianco candido al bruno scuro, mentre sul bancone era appoggiato un piccolo vassoio con alcuni alchechengi caramellati.
- E’ permesso? Scusate? C’è qualcuno? – cominciò a dire Doumeki a voce alta.
Si udì chiaramente un tramestio e, da dietro una tenda dissimulata nella parete buia, sbucò un vecchietto curvo, canuto e lento che li guardò con un ampio sorriso.
- Oh, dei nuovi clienti – esclamò come se qualcuno gli avesse fatto una gradita sorpresa. – I signori desiderano?
Watanuki si trovò a balbettare inaspettatamente: - Ecco… noi… noi… vorremmo…
Il vecchietto lo guardava senza apparente traccia di impazienza.
- Vorrei del cioccolato fondente criollo – si decise a dire finalmente Watanuki, sentendosi come qualcuno che confessava un vergognoso segreto.
Il vecchietto restò per un poco in silenzio, meditando.
- Criollo eh? – mormorò alla fine, più a se stesso che a Watanuki. – Vediamo… dovrei averne ancora su quello scaffale.
Così dicendo prese una scaletta traballante e si inerpicò faticosamente, un gradino alla volta, fino a raggiungere uno scaffale in alto. Watanuki e Doumeki accorsero a tenere la scala col terrore che il fragile vegliardo rovinasse a terra rompendosi qualche osso, ma questi recuperò abbastanza facilmente un pacchetto avvolto in una spessa carta di riso, scendendo poi con la stessa lentezza.
Una volta aperto il pacchetto spuntarono fuori delle tavolette avvolte nella stagnola, senza nessuna etichetta.
- Ecco qua, il migliore criollo in circolazione, ormai è abbastanza raro… - e così dicendo scartò una tavoletta e ne offrì un angolo ai ragazzi.
Watanuki, dubbioso, prese il piccolo pezzo di cioccolato bruno e lucido e lo annusò discretamente. Aveva un odore delicato e quando lo mise in bocca sentì sprigionarsi un profumo di spezie e un retrogusto amaro, ma per nulla aggressivo. Il cioccolato gli si sciolse in bocca in un attimo lasciandogli la bocca un sapore di terre lontane. Sorrise.
- E’ perfetto! – esclamò.
Il vecchietto sorrise anche lui di un sorriso inaspettatamente candido.
- Vedrai che alla tua ragazza piacerà di sicuro.
Watanuki si trovò ad arrossire come un gambero di colpo: - Cosa? Ragazza? Io…
- Se sei arrivato fin qui a cercare del cioccolato speciale, deve essere per la tua ragazza, no?
Watanuki sembrava non riuscire più a respirare, mentre Doumeki sogghignava, ma il vecchietto parve non averlo notato e gli porse quattro tavolette incartate con cura.
- Tornate a trovarci! – declamò il gestore mentre uscivano, con un inchino che a Watanuki parve gli fosse costato un grandissimo sforzo.
 
Quella sera quattro commensali degustavano in silenzio la mousse di cioccolato di Watanuki. Oltre a lui e ad Himawari infatti erano presenti anche Doumeki e Yuko. Watanuki era sulle spine. Si chiedeva se il dolce fosse veramente buono, se Himawari l’avrebbe davvero apprezzato, se Doumeki o Yuko non avrebbero fatto come al solito una delle loro battute pungenti che avevano il potere di mandarlo in bestia.
- Notevole – commentò Yuko, che di cioccolato se ne intendeva.
- Sì, buono – disse Doumeki in tono abbastanza indifferente.
Himawari sorrise.
- E’ la più buona mousse di cioccolato che abbia mai mangiato. Grazie!
Watanuki si illuminò tutto a quel complimento.
- Sei andato a cercarlo molto lontano, vero? – chiese Yuko.
Watanuki si limitò ad arrossire di nuovo.
 
 
 
NOTA: il cacao di varietà criollo è il più pregiato, ma non si trova quasi mai puro, di solito viene mescolato in vari gradi al forastero, più robusto e dal gusto più deciso. Un’altra varietà di cacao è il trinitario, un’ibrido di criollo e forastero originario di Trinidad.
Per il negozio e il vecchietto mi sono ispirata ad un personaggio dell’anime di Miyazaki, I sospiri del mio cuore (anche se lì il nonnino gestisce un negozio di antiquariato e non una pasticceria).
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC / Vai alla pagina dell'autore: mamie