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Autore: Aniel_    07/04/2012    3 recensioni
Castiel non sopporta non capire le battute degli umani. Ma, peggio di ogni altra cosa, non sopporta di essere trascinato nelle folli iniziative di Sam Winchester. Lui non le capisce proprio!
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Titolo: Casual Angel.
Autore: LunaStortaBlack
Fandom: Supernatural
Personaggi: Castiel, Dean, Sam
Rating: G
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono. L'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro.
Note: fanfiction scritta sul prompt "Le cinque del pomeriggio" della mia tabellina
per syllablesoftime. Adoro l'idea e dato che i miei sette Prompt si baseranno sul personaggio di Castiel, non posso che esserne felice!


Casual Angel



Sono le cinque di pomeriggio e ti senti stupido.
Non sai bene quando hai deciso di cedere alle insistenze del giovane Sam Winchester, sai solo che esasperato, dopo quasi due ore di monologhi ben costruiti, hai accettato.
Hai impresso nella mentre il sorriso di Katy, ventiquattrenne spensierata, che non ha fatto altro che ammiccare quasi tutto il tempo. Tu non sapevi come comportarti e alla fine, grazie all'aiuto di Sam, hai afferrato un pezzetto di carta in cui la ragazza ha scribacchiato il suo numero, in una grafia orribile tra l'altro.
Tu non sai proprio cosa farci con quel numero, tanto il cellulare non ti serve a molto, anzi in realtà non hai ancora ben capito come funziona, ma non ti importa.
Tra i ricordi ancora freschi hai quello di un omone vestito in nero che non ha fatto altro che guardarti male, con le braccia conserte. Per certi versi ti ha ricordato Uriel, ma quel tizio sembrava fatto di pietra.
Adesso sei crollato su una panchina in mezzo al verde.
«Che ore saranno?» chiede il cacciatore, scostandosi una ciocca di capelli castani lontana dal viso.
«Le cinque» rispondi, osservandoti i palmi delle mani.
La tua attenzione si concentra sui polsi scoperti: non sei abituato a vederli e rimani affascinato dalle piccole vene che sporgono nella tue pelle chiara. Sbatti le palpebre quando una folata di vento ti avvolge dolcemente e ti senti, inspiegabilmente nudo. Il tuo trench è appallottolato nel sedile posteriore dell'Impala e tu non riesci a sentirti a tuo agio senza; ti sembra quasi una corazza anche se sai benissimo che non è altro che un inutile pezzo di stoffa per una creatura potente come te.
Un po' come i bambini che vogliono essere coperti fin sopra le orecchie quando sono a letto, perché così si sentono più protetti.
Lo stesso vale per te: quel trench è la tua coperta di Linus, come l'ha chiamato una volta Dean.
Tu non hai idea di chi sia Linus, non l'hai mai chiesto.
Sono le cinque del pomeriggio e hai addosso indumenti strani: magari non lo sono, dopotutto vedi costantemente Dean e Sam vestiti in un certo modo; eppure quegli abiti ti sembrano così fuori posto sul tuo corpo.
Sul corpo di Jimmy.
Sono semplici: indossi un jeans e una t-shirt grigia. Sam dice che ti trova bene, "ringiovanito" e lì continui a non capire.
Perché un angelo dovrebbe sembrare ringiovanito? Dopotutto tu hai migliaia di anni!
Ma lo vedi sorridere allegro e capisci che deve trattarsi di un complimento, così sorridi di rimando e continui a contemplare le tue braccia nude.
Ti senti leggermente a disagio perché sai che quando Dean arriverà farà una battuta delle sue, una di quelle che non riuscirai a comprendere. Forse ti dirà che senza il trench non sembri poi così impalato, o forse che sei riuscito finalmente a toglierti quella scopa dal culo.
Tu non hai mai capito cosa c'entrasse la scopa, ma hai sempre annuito o distolto lo sguardo.
Le parole del cacciatore non sempre hanno avuto un senso per te.
«Potrei prenderlo io» proponi, stanco di aspettare.
«No, voglio vedere la sua faccia quando ti vedrà. E poi non preoccuparti, Dean adora prendere l'autobus» risponde Sam, con una risatina sommessa.
Non ne saprai poi molto di battute e di sarcasmo, ma quella deve esserla per forza perché dubiti seriamente che Dean possa amare prendere l'autobus.
In effetti, non l'hai mai visto sopra nessun altro mezzo di trasporto che non fosse la sua bambina.
Ogni tanto Sam ti fissa di sbieco e tu riesci a notarlo con la coda dell'occhio: è da molto tempo che non lo vedi così sereno, specialmente da quando ha riacquistato la sua anima. Sembrava provato da mille sensazioni eppure adesso sembra felice.
Forse sono queste tradizioni, ti dici.
E' il 24 gennaio e sono le cinque del pomeriggio, è un giorno importante per loro, per voi, perché ormai anche tu fai parte di quella piccola famiglia.
«Cas mettiti il giubbotto, sei strano!» ti riprende Sam e tu inclini il capo in cerca di risposte.
Sam sbuffa una risata, prima di continuare.
«Amico, è inverno, nevica! Tu sei a maniche corte, sei strano!»
«Ma questi indumenti me li hai consigliati tu» osservi, confuso.
«Si ma ti ho preso anche un giubbotto! Non puoi andare in giro senza giubbotto, Cas, è strano!»
«Posso...posso prendere il...» chiedi, sommessamente, e non riuscendo a concludere la domanda indichi l'Impala parcheggiata che inizia gradualmente ad imbiancarsi.
«No, il trench no» ti rimprovera Sam e tu ti senti nuovamente stupido.
Non capisci cosa abbia di male quell'indumento al quale ti sei così caldamente affezionato.
Lo sguardo severo del giovane Winchester ti fa abbassare nuovamente lo sguardo: non vuoi infastidirlo, non oggi, non ora che è così felice.
Qualcuno arriva alle tue spalle, i passi pesanti così come il respiro, riesci persino a sentire il battito del cuore del nuovo arrivato, accelerato.
«Ho voglia di sparare a qualcosa» sbraita il maggiore dei Winchester portandosi una mano sulle labbra.
Vedi una madre con il bambino tra le braccia lanciare un'occhiata spaventata a Dean prima di allontanarsi fuori dal parco.
«No, signora, non intendeva...» tenta di tranquillizzarla Sam, ma la donna si è già allontanata parecchio. «Dean sei davvero pessimo. Questo è un promemoria per quando insisterai che noi non spaventiamo la gente».
«Mi hai fatto prendere l'autobus!» risponde Dean, come se la questione fosse ovvia e Sam troppo stupido per comprenderla.
«Ci farai arrestare...di nuovo» obietta Sam, sorridendo.
«Non possono arrestarmi, non oggi! Anzi oggi...» Dean si blocca e finalmente ti rivolge uno sguardo: non ha fatto caso a te da quando è arrivato.
Lo vedi arricciare il naso, ruotare la testa e serrare le palpebre. Hai già visto quell'espressione una settimana fa, quando Dean ha avuto a che fare con un mutaforma.
Quella era l'espressione del non mi convinci affatto brutto mostro figlio di puttana.
«Cas?» domanda, restando immobile.
Tu annuisci e aspetti. Pur non vedendolo, riesci a percepire le labbra di Sam incresparsi in un sorriso divertito.
Tu nuovamente non puoi fare altro che sentirti uno stupido.
«Cosa diavolo succede qui?» domanda il maggiore.
«Abbiamo fatto shopping» risponde Sam facendo spallucce.
«Questo lo vedo.»
«E allora?»
«Allora cosa?»
«Come sta?»
«Chi?»
«Cas!»
«Perché?»
«Perché cosa?»
Li hai visti battibeccare così per quindici minuti. Non hai capito una parola.
Nemmeno loro, sospetti.
Dean ti lancia un'occhiata ogni tanto, prima di rivolgersi verso Sam e continuare quell'assurda nenia di domande inconcludenti.
«Quindi ti sei convertito al casual? Quel giubbotto di pelle nero non mi piace, Danny Zuco!» ti dice Dean, incrociando le braccia.
«Ma che cavolo dici Dean, sta benissimo invece!» si oppone Sam, esterrefatto.
«Solo perché ieri sera hanno dato Grease non significa che puoi vestire gli angeli come quegli idioti con i capelli a spazzola, Samantha!»
«Hai messo tu su quel canale e poi non c'entra nulla.»
Tu taci, non hai idea di chi diavolo sia Danny Zuco. Il discorso si evolve e Dean ti paragona ad una Barbie.
Non capisci perché.
«Mi vuoi spiegare qual è il tuo problema?» chiede Sam, esasperato.
«Non ho nessun problema, sto solo dicendo che, secondo me, hai sbagliato tutto l'accostamento.»
«Senti chi parla, l'uomo che prende consigli di moda dal dottor Sexy e da i suoi stivali da cowboy!»
«Quello è stile è particolare, non significa che sia stupido. Adesso Cas sembra un adolescente del cavolo, non un angelo.»
«Ma cosa stai dicendo, non vedi che sembra più giovane? Ho ringiovanito Jimmy»
La discussione sta prendendo pieghe che non credevi possibili, specialmente se l'oggetto di questa è il vestiario umano. Ti alzi in piedi e ti dirigi silenziosamente verso l'Impala e i due fratelli neanche se ne accorgono.
Apri lo sportello e recuperi il tuo trench, tutto pieghe e strappi ma non ti importa. Ti ricorda tanto te: un tempo perfetto e poi, pian piano, sempre più logoro ma ancora parzialmente intatto.
Dopo tutto quello che è accaduto, tu ci sei ancora.
E anche quel pezzo di stoffa c'è ancora.
Lo indossi e getti via il giubbotto di pelle di Zucco o come diavolo si chiama prima di avvicinarti nuovamente a loro.
«Allora? Andiamo?» chiedi con un sorriso mesto.
I due si zittiscono e assumono un'espressione buffa che ti fa ridere.
«Dove andiamo?» chiede Dean afferrando le chiavi della macchina dalle dita affusolate del fratello.
«Ristorante» risponde Sam.
«Ristorante? Ma chi, noi tre?»
«E Bobby.»
«Oh si allora è meglio» risponde sarcastico «ci butteranno fuori. Andiamo Sam, noi non siamo tipi da ristorante.»
«Perché credi che abbia messo in tiro Castiel? Anche Bobby si darà un ripulita. Andiamo Dean ce la meritiamo un po' di normalità!»
Dean annuisce con un'espressione infastidita, dirigendosi verso l'auto, ma sai bene che in realtà è un po' più felice, un po' più di ieri, un po' più di un'ora fa.
E tu vuoi che i fratelli si godano una serata di normalità, lontana da tutto, lontana dai demoni, lontana dalle seccature.
Sam ha ragione, se la meritano.
Sali in macchina nel sedile posteriore e vedi Dean osservarti dallo specchietto retrovisore.
«Il trench tienilo, ormai ci sono abituato. Rischierei di non riconoscerti per strada senza.» ti dice e tu annuisci.
«Buon compleanno, Dean» mormori prima che anche Sam vi raggiunga.
Solo per una sera non sarai un angelo: sarai un ragazzo casual con un trench orribile in un ristorante pieno di umani.
Vorrei solo sapere chi diavolo è questo Danny Zuco... pensi, prima che l'Impala scivoli veloce sull'asfalto.



*°*°*°*°*°*°*°*°*°







Spazio dell'autrice: si, qualcosa di allegro. Ebbene si!! Ho voluto concedere ai nostri eroi un attimo di normalità...l'idea di Cas in jeans e T shirt mi è venuta in mente stamani. Sam è adorabile secondo me ^^. Spero che vi sia piaciuta, se volete, lasciate pure un commento!
Per chi volesse, questo è il mio account Twitter!
Grazie a tutti per aver letto.
Baci,
E.
   
 
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