Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: telesette    08/04/2012    1 recensioni
Poco prima della rivincita di Ken contro Sauzer, non vi sembra di aver già visto e sentito qualcosa di simile a quello che ha dovuto patire il povero Shu?
Non so voi ma, ora che ci penso, mi ricorda qualcosa...
Genere: Introspettivo, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kenshiro, Raul, Shu, Souther, Toki
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cazzate di Hokuto - Via Crucis

Quando all'età di otto o nove anni circa, vedendo Toki alla televisione, mi sono chiesto: "che ca***o ci fa Gesù Cristo in un cartone animato dove i peccatori esplodono invece di convertirsi alla fede?" Ebbene qualche episodio più avanti, poco prima della rivincita di Ken contro Souther, ho avuto come l'impressione di aver già visto qualcosa di simile in qualche vecchio film... Solo che si trattava di una ricostruzione storica sulla cosiddetta Via Crucis.
Cioé, mica per dire, eh!
Lo so che, per chi conosce Ken il Guerriero, questa affermazione vuol dire avere scoperto l'acqua calda... Ma rivediamola ugualmente, giusto per levarci ogni dubbio.

***

Mentre il sangue fluìva dalle sue molte ferite, Shu non mosse alcuna imprecazione o insulto verso il responsabile del suo tormento. La Stella della Benevolenza di Nanto non poteva certo mettersi a bestemmiare mille accidenti contro chi, oltre a recidergli i tendini ( lasciando però un mistero il "come" un uomo con i muscoli delle gambe tranciati sia poi capace di stare in piedi e camminare ), doveva avergli reciso anche qualcos'altro...
Certo gli evangelisti Buronson e Hara non potevano saperlo con assoluta certezza.
Se la mano spietata di Souther si era spinta fin sopra le gambe di quel poveraccio, nessuno era in grado di controllare... Ma, a giudicare da quello che Shu continuava a mormorare tra sé, diciamo che un piccolo, piccolissimo, dubbio infinitesimale sorgeva spontaneo in effetti...

- Io sono votato alla mia stella - disse Shu, versando lacrime miste a sangue. - Non posso odiare nessuno, posso solo amare tutti... Anche se adesso Souther e i suoi mi faranno un coso grosso come così, io li perdono e mi faccio fare di tutto, per la vita di diecimila bambini ( mortacci loro! ) e delle loro mamme... Ma io perdono e amo tutti, perché sono buono e voglio bene a tutti !!!

Il Re di Nanto, nell'udire tali parole, meditò in silenzio se sacrificarlo... oppure farlo sodomizzare a turno dai soldati del suo esercito infoiàto. Alla fine decise che l'idea del sacrificio era migliore e, facendo il figo come al solito, scostò il mantello sulle spalle e sollevò il braccio.

- Portate il pietrone da cinque tonnellate - ordinò. - Quella bella "croce" che s'intona tanto col mio cagnolino marrone... Sì, quella, e fatela portare da questo imbecillone!

E i soldati così fecero.
Ferito e umiliato, Shu venne costretto a portare la croce ( di pietra, ovviamente ) lungo la ripida scalinata che conduceva in cima alla sontuosa piramide.
Ma quella NON era una semplice pietra!
Era il simbolo della vita di migliaia di bambini.
I soldati di Souther gli misero sulle spalle una pietra grossa quanto il budello cane di un tredici al totocalcio... E Shu se la prese quella pietra, se la prese in tutti i sensi, e andò avanti ferito ( ferito alle gambe, ricordiamoci ) perché il suo destino era scritto.
Come la Stella della Benevolenza rifulgeva la sua straziante agonìa, Hokuto si strinse a raccolta.

- Sto arrivando Shu, aspettami - disse Kenshiro.
- Devo preparare la via per mio fratello Kenshiro - disse Toki.
- Non avevo un ca**o da fare ma, dato che sono il Re di Hokuto, mi tocca - disse Raoul.

Le cronache riportarono l'estrema sofferenza di Shu, lungo il suo calvario sotto il peso della croce, e il sangue che versò lungo la strada era versato per tutti.
Il corpo e il sangue di Cri... No, scusate, mi sono confuso!

***

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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