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Autore: mamie    09/04/2012    6 recensioni
Masu-san per una volta ha azzeccato una ricetta e ha fatto degli squisiti cioccolatini al gianduia. Peccato che ci sia qualcuno che ha paura di ingrassare!
Dedico questa storia a Jose e Danish che mi hanno fatto sbellicare con la loro Love Poison.
Partecipa alla Cioccolata Challenge di FW.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Harlock, Yuki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Fanfiction in cucina!'
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LA TAGLIA GIUSTA
(cioccolato gianduia)
 
Per una volta Masu-san ci aveva azzeccato. Aveva tirato fuori gli ingredienti dalla sua polverosa dispensa, aveva rispolverato una vecchissima ricetta e preparato una bella fila di cioccolatini al gianduia apposta per la sua adorata Yuki-chan. Li aveva fatti a forma di cuore (per buon augurio evidentemente), stando estremamente attenta a non usare ingredienti infidi (quali uova di fifit e radice di pipillus)*, ma solo cacao di prima qualità, pasta di nocciole e zucchero. La fanciulla li aveva apprezzati molto, tanto che se n’era fatta fuori mezzo vassoio.
Felice di aver finalmente messo la parola fine a tutte le assurdità precedenti, se ne stava in cucina a rigovernare fischiettando di gusto, quando la benedetta ragazza era arrivata con una delle sue migliori facce da tragedia.
-Oh,no! Ci risiamo… - aveva pensato Masu-san, questa volta ben decisa a non farsi coinvolgere in altri assurdi piani di conquista (bastavano le Mazoniane, che già quelle erano matte).
- Che succede piccola? – provò a chiedere col suo tono più paziente.
- Ecco… Masu-san… il fatto è che…
Ovviamente bisognava tirarle fuori la storia con le tenaglie… Eh! Che pazienza ci vuole con i giovani!
- Ecco… - Yuki se ne stava a cincischiare una maglietta rosa che doveva presumibilmente farle da copricostume, visto che stavano ancora a crogiolarsi sulla spiaggia di Ombra di Morte e lei era appena tornata da una gita in barca col capitano in persona.
- Sì? – cercò di incoraggiarla la signora Masu, ai limiti della sua già scarsa sopportazione.
- E’ che questa maglietta… non mi va più bene… Io… devo essere ingrassata!
Stava per mettersi a piangere. Sul serio. La ragazza era sull’orlo delle lacrime.
La signora Masu la scrutò con occhio critico.
- Non mi sembri ingrassata per niente, cara, e se anche fosse non sarebbe poi una gran tragedia, no?
Il grazioso faccino di Yuki aveva un’espressione veramente disperata. Da tragedia greca, quasi.
- Sì invece! Se non gli piaccio neanche così, come potrò piacergli se divento tonda come una balena?
La signora Masu sospirò.
- Intanto quello che piace o non piace agli uomini in generale e al nostro capitano in particolare a volte è più misterioso dei misteri dell’Universo, e poi se sei aumentata di una taglia non vuol mica dire che sei una balena! Secondo me è che stai ancora crescendo, tesoro. Magari ti sono aumentate… ehm… sai… quelle cose che gli uomini di certo apprezzano molto.
Yuki tirò su col naso, poco convinta.
- Ne siete sicura?
- Sicurissima! Credi a chi ha molta più esperienza di te. E adesso vai a goderti l’abbronzatura e non ti preoccupare. Su, prendi un altro cioccolatino!
Yuki scappò via con una vaga espressione di orrore nello sguardo.
Ah! I ragazzi. Mai che si piacciano. Mai che arrivino a fare la pace con se stessi. O sono i brufoli, o è la dieta, o non sono abbastanza disinvolti, o non sono alla moda. Che alla lunga l’unica possibilità fosse quella di essere come si è non gli veniva mai in mente. Lei per esempio, che era una donna matura, invece…. Be’, meglio lasciar perdere questo discorso… da quanti anni non andava dal parrucchiere?
Le sue riflessioni vennero interrotte da un passo scandito che avrebbe riconosciuto ovunque, anche perché era l’unico di quel branco di scansafatiche che non trotterellava come un cocker spaniel o non strascicava i piedi come un elefante.
- Ah, capitano!
- Buongiorno Masu-san. Ehm, tutto bene?
- Certo! Vi serve qualcosa?
- Volevo sapere se per caso…
- Sì? – Oddio, se cominciava a fare il reticente anche lui erano finiti. Cosa c’era questa volta? Mai che si potesse stare in pace.
-  Volevo sapere se per caso nell’ultimo bucato non avete sbagliato qualcosa…
- Bucato?
- Vedete, il fatto è che questa maglietta non mi va più bene e… non mi pare di essere ingrassato dall’ultima volta che l’ho messa.
Un lampo attraversò fulmineamente il cervello della signora Masu. Si rivide mettere su la solita vagonata di magliette puzzolenti nella lavatrice industriale che usavano di solito. Detersivo, ammorbidente, temperatura…. La temperatura! Aveva fatto fare alla manopola uno scatto di troppo ed erano finite a novanta gradi! E il capitano si ostinava ad usare magliette di puro cotone biologico… ed evidentemente anche Yuki, perlomeno quando non indossava quella sua tutina di lycra superaderente.
- Oh, mi dispiace moltissimo – cominciò a dire… Accidenti. Ci mancavano anche le maglie ristrette. Non avevano abbastanza problemi fra tutti? Un bel tessuto di terital, che è anche più facile da stirare, no eh? La viscosa magari? Neanche per idea. Tutti quei patiti della natura non avevano idea di cosa volesse dire fare il bucato per una ciurma intera di pirati che si lavavano poco e poi magari prendevano la scusa delle allergie. Il sintetico mi rovina la pelle, Masu-san. Ma che erano, tutte principesse sul pisello? Pazienza la ragazza, ma persino Maji usava le magliette di cotone… che togliere tutte le macchie di grasso era un calvario…
Per fortuna Harlock tirò fuori il suo solito sorriso indulgente. Anzi, in qualche modo sembrava sollevato…
- Non importa Masu-san. Può succedere…
La signora Masu sospirò.
- Gradite un cioccolatino? Ho trovato la ricetta dei cioccolatini al gianduia della mia bis-bis-bis-bis… nonna torinese.
- Ehm… no grazie Masu-san… magari più tardi.
Girò sui tacchi con la sua solita grazia e si allontanò con passo più deciso che mai.
Che avesse avuto il terrore di ingrassare pure lui? Mah!




*Le uova di fifit e la radice di pipillus (entrambe estremamente allucinogene) sono una geniale invenzione di Jose e Danish.
 
  
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