-Guarda Dean!-
Indicando l’immenso blu. Nessun posto preciso, ma il Cacciatore ha capito. Un sorriso estasiato invade il suo volto e gli occhi gli brillano come un miliardo di stelle che bruciano.
*È stupendo* pensò. La brezza d’estate gli piaceva moltissimo, lo faceva sentire così…libero. Si lasciò accarezzare da quel vento caldo, di cui immaginava fossero le mani del suo fedele compagno.
L’Angelo vedendo quell’espressione beata non capì, e per la mente gli ballarono un sacco di pensieri.
-Come hai fatto? Come hai capito dove guardare?-
Il Cacciatore non si mosse dalla sua
beata posizione e gli
occhi ancora sognanti.
-I tuoi occhi, ho solo visto in che punto brillavano di
più.-
Molto lentamente cominciò a scrutare ogni centimetro
dell’Angelo accanto a lui.
–Con chi credi di parlare?
Una stupida, lunatica e vogliosa donnicciola?
Dai…noi
siamo diversi.-
Rivolse lo sguardo di nuovo alle stelle, quasi fosse la
cosa più bella che assomigliasse al suo Angelo mandato da
Dio. Non voleva
perdere niente di quell’infinito mostratogli dal Grande.
L’Angelo si chiuse il trench, e si abbracciò. Poi voltandosi verso quell’umano dal profilo così brillante, grazie ai raggi della luna piena, fece uscire quell’unico sentimento che abbia mai provato da quando fu ospite sulla Terra…
-Perché noi ci amiamo…vero Dean?-
A quella parola il fragile umano,
perché in quel momento lo
era davvero, rise. *Tutto
questo è così grande addirittura da farlo sentire
ad
un angelo anti-sentimenti.?* Erano anni che non sentiva un
simile aggettivo,
quasi secoli, quasi mai.
*Amare eh?*
Nella mente la razionalità faceva a gara con la
parte più umana e pura del Cacciatore. Si girò
verso quell’ombra che ormai lo
perseguitava da anni *un
dolce stalker* pensò. Il cuore si
fermò per alcuni
secondi, e tutta quella luce che gli era nata dentro,
l’Angelo poteva scorgela
dagli occhi verde smeraldo dell’umano.
Un sorriso timido, ma sincero abitò il suo volto. –Si Castiel…perché noi ci amiamo.-