scott
Dawn era in
cucina e osservava tutta concentrata il fondo di una tazza di
tè, appena finita. Fuori la pioggia batteva incessantemente
contro il vetro e alcuni lampi illuminavano di striscio il suo grazioso
viso più pallido che mai. Stava per succedere qualcosa di
brutto, di orribile e il suo primo pensiero ricadde subito su...
- Mamma,
mamma! Guarda cosa mi ha fatto papà!- una vocina femminile
delicata e limpida come un ruscello in alta montagna, irruppe in
cucina, facendole distogliere lo sguardo dall'oggetto davanti a se.
Davanti agli occhi di Raggio Di Luna apparve una bambina di cinque anni
con lunghi capelli rosso fuoco, occhi cobalto che sprizzavano energia
da tutti i pori e un grazioso vestitino rosa. In mano teneva un piccolo
gattino intagliato nel legno, curato nei minimi particolari e un
sorriso a 32 denti illuminava tutta la cucina. Dietro di lui un uomo
sorrideva divertito nel vedere quanto poco facesse felice quella
piccola peste, beh perlomeno era riuscito a calmarla un pò.
- Che succede Dawn?- gli chiese vedendo l'espressione contorta della moglie.
- Non mi
piace quello che ho visto qua...- mormorò accennando alla tazza
mentre prendeva in braccio la piccola - Si, papà è molto
bravo, vero Rachel?- aggiunse sorridendo.
- Papi è bravissiiiiimooo!- esultò felice lei strusciandosi contro il suo collo.
- Scott,
metti Rachel a dormire, dobbiamo parlare- mormorò lei
accarezzando dolcemente la piccola sulla testa. Il rosso la
guardò interrogativo, non capendo dove volesse andare a parare.
- Di me e
te? Se è per il tubo rotto, ti ho già detto che non
è colpa mia, c'era veramente un topo e io l'ho solo ucciso-
sbottò contrariato e con aria falsamente innocente.
- A papi i
topi non piacciono!- urlò Rachel mentre veniva posata per terra
e saltava nuovamente in braccio al suo adorato papà.
- Non
è per quello, ne avevamo già discusso- disse pacata lei.
Scott non le rispose intendo com'era a coccolarsi la luce dei suoi
occhi.
- Domani ti faccio un cagnolino, va bene?- le chiese baciandola sulla testa.
- Siiii,
tanti cagnolini!- gridò buttandogli le braccia al collo.
Incredibile quanto quei due si assomigliassero a parte gli occhi
ereditati dalla madre!
Scott si avviò verso le scale che portavano alle camera da letto con Dawn alle calcagna quando...
- Scott...
Scott veloce, va a nascondere la bambina!!- urlò improvvisamente
Raggio Di Luna. Suo marito si girò sconvolto in quanto, mai in
tutta la sua vita, la bionda aveva alzato la voce! Anche quando aveva
partorito, il suo dolore era rimasto misurato. Che stava succedendo,
che le prendeva?!
- Dawn?-
borbottò lui confuso mentre Rachel si immobilizzava tra le sue
braccia spaventata dalla vista della madre in quelle condizioni.
- Fa come ti
ho detto!- continuò lei fissando con insistenza la porta
dell'ingresso della loro piccola villetta poco tempo prima dai suoi
nonni. Scott, seppur non ci stesse capendo un accidente, sollevò
la gamba per salire il primo gradino quando un rumore assordante lo
fece voltare di scatto.
- Fermi- una
voce profonda, baritonale irruppe nella casa. Non la riconobbe
perchè sicuro di non averla mai sentita prima quindi
lasciò il compito agli occhi di identificare lo sconosciuto.
I due
coniugi cercarono di mettere a fuoco la figura che si stagliava
minacciosa davanti a loro e per poco non credettero alla propria vista!
- Beverly? Che cazzo ci fai qui?! Fuori da casa mia!- urlò infuriato Scott.
- Non ti
conviene usare quei termini con me- sussurrò in modo flebile lui
mentre estraeva lentamente e, con gesti misurati, dalla tasca una
pistola. Nella stanza calò il silenzio e nessuno parlò
per diversi minuti.
Il rosso non
riusciva a credere che quel mollaccione di B gli fosse davanti con
un'arma in mano! Che ce l'avesse ancora con lui perchè gli aveva
soffiato Dawn? Oh, andiamo era successo più di 12 anni fa! Non
era possibile che...
- Si Scott,
lo è- mormorò la bionda con un espressione indecifrabile
sul volto - Sapevo che serbava rancore ma non avrei immaginato
che...- due grosse lacrime le rigarono il volto temendo per
l'incolumità della sua famiglia.
Rachel non
capendo cosa stesse accadendo ma conscia della gravità della
situazione, si mise a piangere in quanto non sopportava la vista di sua
mamma che stava male e si strinse maggiormente al suo papà.
- B... B per
favore, lasciali stare, ragioniamo da persone civili e...- cercò
di dirgli Raggio Di Luna sebbene la lettura della sua aura non
lasciasse spazio a dubbi.
- Ragionare?
Cosa vuoi ragionare?! Io potevo darti tutto Dawn, ricordatelo!
Però hai preferito lui a me, mi hai illuso per più di un
anno, finchè un giorno non vengo a scoprire che vi siete
fidanzati e pochi mesi dopo avete avuto una bambina. Avete decisamente
bruciato le tappe in fretta eh...- commentò con voce
glaciale mentre scrosci di pioggia continuarono a bagnare l'entrata e
il pavimento.
- Come
potevo illuderti? Sapevi anche tu che il mio cuore non batteva per te!-
protestò debolemente la bionda. Beverly contrasse la mascella e
rispose sviando il discorso:
- Io per te
ho imparato a parlare ma tu manco te ne sei accorta! Ti ero venuto a
trovare in lacrime dalla gioia a dirtelo e tu appena mi hai visto ha
pensato soltanto a dirmi "Mi sono sposata con Scott. Che bello vero
B?". Infondo però, non riesco ad essere arrabbiato... non
è colpa tua ma...- ringhiò beverly mentre puntava la
pistola contro Scott e quindi contro Rachel. La Iena cercò di
nascondere la figlia dietro la schiena, appena avvertì il
pericolo, ma poco serviva, erano troppo sotto tiro. Merda, merda e
merda! In Che razza di situazione si era cacciato?!
- Papà... ho paura...- gli sussurrò la piccola.
- Shh... ora
papà e mamma sistemano tutto- disse lui baciandola sulla testa.
Doveva proteggerle entrambe, era un suo preciso dovere!
- Che vuoi
ora da me? Ti vuoi vendicare uccidendomi? Fallo pure, ma lascia in pace
Dawn e Rachel!- gridò Scott verso il pazzo. Lo vide sorridere in
modo glaciale, come se non aspettasse altro che quella provocazione.
- Oh no
piccolo stronzo. Morire sarebbe troppo semplice ma soprattutto poco
doloroso e io voglio vederti soffrire come un cane- annunciò B.
Il silenzio calò nuovamente, Dawn trattenne il respiro: sapeva cosa sarebbe accaduto.
- No... Rachel, piccola mia , non potrò più...- non finì la frase rotta dai singhiozzi.
- Vedo che
Dawn ha già capito. Perfetto, ora te lo spiego Scott ma è
molto semplice così che anche la tua intelligenza inferiore
possa comprendere. Devi solo compiere una piccola scelta: chi vuoi che
muoia, tua figlia o Dawn?-
Il tempo si
fermò, i respiri rimasero sospesi in aria mentre gocce di
pioggia bagnavano i capelli di Scott che rimase a fissare lo
sconosciuto, tentando di decifrare le sue parole.
***
- Tu... tu stai scherzando, voglio sperare!- esclamò stralunato Scott, ancora incredulo dalla sua proposta.
- Affatto:
vedi questa pistola modificata da me ha un solo proiettile che, una
volta sparato, fa scattare una molla che attiva un meccanismo presente
al suo interno. Dall'impugnatura uscirà un piccolo ago che mi
inietterà del veleno di Manba Nero, io finalmente morirò
e metterò fine alle mie sofferenze. In compenso con me verranno
una delle persone a te care e proverai cosa significa perdere qualcuno
che ami!-
- Saresti in grado di uccidere una bambina?- chiese Dawn sconvolta, accarezzando la testa di Rachel.
- Non mi
sembra che tu ti sia fatta troppi scrupoli nello sposare questo
individuo, noncurante dei miei sentimenti. O sbaglio forse? No, io dico
di no. A te la scelta Scott: decidi oppure vuoi che scelga io?-
domandò glaciale.
Il rosso non
riusciva a pensare a un bel niente in quel momento, altro che! La sua
famiglia... l'avrebbe perduta per sempre, per una volta, una sola
fottuta volta che nella sua vita era felice!!
- Scott,
scegli me. Io la mia vita l'ho vissuta fammi solo... solo salutare
Rachel...- mormorò Dawn avvicinandosi alla bambina e prendendola
in braccio.
- Mamma? Che succede?- chiese Rachel con le lacrime che le rigavano il volto.
- Niente
amore mio, devi promettermi una cosa però: che farai sempre la
brava e darai sempre ascolto al papà- le sussurrò lei
abbracciandola più forte che poteva, la sentì annuire con
la testa.
- Dawn non
puoi! Tu... cazzo... B porca merda prendi me!- urlò disperato il
padre. Beverly scosse la testa in segno di diniego.
- Ti amo
Scott, porta la bambina di là e non farle vedere questo
spettacolo. Vi amo, vi amo tantissimo- sussurrò lei sorridendo
tra le lacrime mentre li abbracciava entrambi.
- Allora la
scelta è compiuta! Sei stata una sciocca Dawn, con me ste cose
non sarebbero successe ed invece... guardati qua! Stai per morire!
Meglio così, ci rivedremo in paradiso. Le cose sono andate
meglio di quanto sperassi!- urlò fuori di se l'uomo corpulento
come se volesse auto convincersi.
Scott
pianse, realizzando ciò che stava per accadere: abbracciò
la moglie, la baciò lievemente sulle labbra e disse:
- Ti amo Dawn... anche se non te l'ho detto tante volte lo sai...- lei annuì.
- Va ora. Addio amori miei...- mormorò Raggio Di Luna mentre lasciava la manina di sua figlia.
- MAMMA!-
urlò disperata Rachel, cercando di ribellarsi al padre che la
teneva stretta e correre dalla mamma. Scott in preda ai singhiozzi
riuscì però a tenerla ferma e a svoltare in cucina fuori
dalla vista del delitto che stava per compiersi. Si accucciò in
un angolo della sala e tappò le orecchie alla figlia, cantandole
una dolce ninna nanna, imparate poco tempo prima dalla sua amata.
Uno sparo e un urlo squarciarono il silenzio della notte...
Angolo autrice:
Emh si devo finire
le altre storie ok ma dovevo togliermi dalla testa questa one shot! Lo
so che B così non lo avete mai visto ma purtroppo l'amore,
sentimento bellissimo, induce anche alla pazzia! Certo è
OOC ma beh ditemi voi che ne pensate! Un bacio!
Marty Angel