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Autore: MoonClaire    12/04/2012    1 recensioni
Conosciamo Anny e Justin? Ora ecco come tutto è nato tra Sara e Chris
Questa fan fic è ispirata al libro Amo una Rockstar di Sara C. Zuccaro, la sua Coadmin della pagina facebook, ha scritto la prima ff, immaginandosi la nascita del film, vista dal personaggio di Anny. Ho deciso di studiare più a fondo cosa, invece, è successo tra Sara e il dolcissimo Chris Evans.
Per leggere la fic e saperne di più sul libro che l'ha ispirata, cercate Amo Una Rockstar su facebook!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Evans, Chris Hemsworth, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Amo una Rockstar, il mio sogno, i lunghi anni di sforzi, stava per compiere il passo in più. Non era stato facile emergere da autrice sconosciuta, ma arrivare a dominare le classifiche di mezzo mondo con il mio libro, era stato molto più di quanto potessi sperare.
E ora, partecipare attivamente alla realizzazione del film, stava dando libero sfogo a tutte le mie fantasie più sfrenate. Dopo la correzione della sceneggiatura, cercare il cast era stato il passo successivo. Passo che ci costava ore e ore di agonia davanti ad attori famosi o meno, che erano i più adatti per la parte.
Ero scoraggiata, l’unico che fin’ora si era ritenuto più o meno adatto alla parte era stato Justin Timberlake e, inutile dirlo la mia amica ne era entusiasta.
Ero al distributore automatico di bibite. Quel giorno lavorare a Los Angeles era un incubo. Il caldo era torrido e afoso, avrei dato di tutto pur di difilarmela e andare a fare un tuffo in piscina. Guardai brevemente fuori dalla finestra e vidi che il sole batteva ancora alto e prepotente nel cielo. Sbuffando sperai che il resto della giornata passasse più velocemente di quanto era successo finora.
Possibile che nessuno di quelli che si presentavano risvegliavano in me il calore e il battito di cuore che mi avrebbero indicato di averlo finalmente trovato?
Sbuffai, ancora, e tirai fuori da tasca il cellulare per chiamare Anny. Senza di lei il tempo passava ancora più lentamente.
Notando l’orologio digitale sul display, mi accorsi di essere in ritardo. Mi ero assentata troppo dalle audizioni, dovevo fare in fretta a tornare. Inserendo le monete, selezionai un thè alla pesca e recuperandolo, mi girai su me stessa per tornare nello stanzino delle torture.
Perché non poteva venire Jake Gyllenhaal o quel ragazzino di Awkward, Beau Mirchoff per essere provinati? Perché arrivavano solo incapaci o gente che non tolleravo?
Perché non poteva arrivare… “Chris Evans?!?”, esclamai sorpresa rischiando di strozzarmi con la bibita. Tossendo, arrossii, nel capire che la mia esclamazione di sorpresa era stata fatta con poca cura e garbo.
“Presente!”, scherzò lui abbassando i fogli che teneva tra le mani e che fino a qualche istante prima stavano assorbendo tutta la sua attenzione. Sorrise e quelle adorabili fossette sulle guance, mi bloccarono il respiro.
Anny… dov’era la mia amica quando serviva?
“Ehm… sì scusa, è stato uno shock, non volevo essere invadente!”, sperai ardentemente di dire, ma in verità, non riuscii ad aprire bocca, se non per un misero “Ciao…”.
Guardandomi in silenzio per qualche secondo, probabilmente per avere il tempo di pensare sul da farsi, Chris si avvicinò mostrandomi il copione.
Caden! Si proponeva per Caden!
“Scusami, sai dirmi dove si svolgono i provini?”, domandò gentilmente indicandomi l’orario della sua audizione.
Poteva una mano essere così mascolina? Era umanamente possibile avere delle dita così lunghe?
Richiudendo velocemente la bocca, per la paura di sbavare, alzai gli occhi ancora una volta su di lui. Le lunghe ciglia contornavano gli occhi terribilmente azzurri, che attendevano divertiti una risposta. Le labbra rosee erano ancora dischiuse in un sorriso e la barba incolta lo rendeva terribilmente perfetto per la parte.
Indossava una semplice felpa blu dalla quale si intravedeva una tshirt bianca. I jeans erano scuri e ai piedi aveva un paio di Converse nere.
“Ehm… sì… ti accompagno io…” borbottai, abbassando la testa.
Ma perché ero spavalda e coraggiosa in diretta tv nazionale e invece perdevo le parole davanti a lui?
Chris Evans… divenuto famoso al mondo per Captain America, era invece il mio attore preferito dai tempi de I Fantastici 4. Non avrei mai pensato avesse interesse per una parte in un film così semplice.
“Provi per Caden?”, balbettai sottovoce prima di bere un sorsata di thè, che, sperai, alleviasse i bollori.
Rise lievemente, e poi notai come arrotolò i fogli, infilandoseli nella tasca posteriore dei jeans.
Prendendo coraggio, mi voltai verso di lui, per non sembrare scortese.
“Mi sorella adora il libro e non appena ha saputo del film mi ha implorato di accaparrarmi la parte!”, spiegò lui.
Cercai di dire qualcosa di intelligente, tipo “Lo hai letto anche tu?”, ma ancora una volta, il silenzio si impadronì di me. Perché ero così imbarazzata? “L’ho letto anche io, onestamente non volevo arrivare impreparato… bel personaggio Caden, complesso… molto normale… non mi dispiacerebbe cimentarmi in questo ruolo… dopo the Avengers e prima di girare il seguito di Captain America, mi servirebbe per restare in contatto con la realtà!”.
“In bocca al lupo allora…” sorrisi, notando il nostro arrivo davanti alla stanza dei provini. “Crepi!” rise lui, passandosi una mano nei capelli.
Abbassando gli occhi sul telefonino che ancora tenevo tra le mani, per un attimo il fulmineo pensiero di chiedergli una foto mi balenò per la mente, ma onestamente non sapevo se era una cosa da fare o meno.
Non potevo comportarmi da fan, ero l’autrice del libro, dovevo essere professionale.
“Bhe… foto?”, chiese lui interrompendo i miei pensieri.
Cavoli, Chris Evans era anche capace di leggermi nel pensiero.
Annuendo lasciai che il suo braccio circondasse le mie spalle, tirandomi a sé. I suoi pettorali erano davvero ben scolpiti… come avrei fatto a concentrarmi? E il suo profumo? Mi stava completamente avvolgendo, per poco non chiusi gli occhi per respirarlo meglio, ma mi trattenni. Doveva per forza essere il suo nuovo Gucci Intense… Quanto avevo invidiato Evan Rachel Wood che se lo rigirava in ogni modo nello spot?
Cercai di impostare la macchina fotografica per scattare la foto, ma mi accorsi che le mani mi tremavano troppo.
“Faccio io…”, mormorò lui prendendo il telefono. “Tu mettiti in posa…”.
Mettermi in posa? Come facevo a mettermi in posa se ero così impacciata?
Sara, forza…
Respirai a fondo e passai entrambe le braccia intorno al suo torace.
In quella posizione avrei potuto morire felice. Chris rise e il suo braccio si sistemò meglio attorno a me. Alzando il braccio con il telefonino in mano, ci preparammo per essere immortalati.
Sorrisi e sperai che anche lui avesse fatto altrettanto.
“Tieni…” replicò subito dopo aver controllato la foto. “Direi che siamo bellissimi entrambi!” esclamò varcando la porta dopo aver bussato.
Guardando velocemente la nostra immagine sorridente dal display del telefono, mi accorsi che davvero eravamo venuti benissimo.
“Oh Chris!” esclamò Alan andandogli incontro, “Sono contento che tu abbia accettato!”, e porgendogli la mano, gliela strinse.
“Mia sorella mi ha convinto, poi l’incontro con Sara ancora di più!”, replicò il ragazzo sorridendo.
Un attimo… quando gli avevo detto il mio nome?
“Hai già conosciuto la nostra Sara?”, domandò Alan guardandoci perplesso.
Infilandosi le mani in tasca, dondolando imbarazzato da un piede all’altro. “Sì, l’ho incontrata prima nel corridoio… e ci siamo conosciuti ufficialmente!”, spiegò e poi, ridendo mi guardò con la coda dell’occhio “la sua bibita era troppo fredda però…”.
Gli sorrisi, sentendo un po’ della mia timidezza svanire. “Diciamo che avevo un po’ di brividi che mi hanno fatto tremare dal freddo!”, scherzai assaporandomi i suoi sguardi.
“Ha avuto il coraggio di presentarsi?” domandò perplesso Alan risiedendosi al tavolo.
Chris aggrottò divertito le sopracciglia e incrociando le braccia, mi guardò con la coda dell’occhio “Google e Facebook… diciamo che ti salvano quando cerchi qualcosa e qualcuno!”.
Chris Evans mi aveva riconosciuto da internet? Ancora sorpresa e stupita per il solo pensiero che qualcuno come lui mi avesse cercato su Facebook, andai a prendere posto accanto ad Alan e, mentre lui dava il via al provino, cercai di concentrarmi, sperando che Chris potesse davvero essere perfetto per quella parte.
Gli chiese di recitare due monologhi e poi chiese ad Alexis di affiancarlo nella scena a due. Le scene che recitò erano quelle di sempre, ma davanti a lui mi sentii completamente rapita.
Lo avevo trovato. Avevo trovato il Caden perfetto.
Abbassando lo sguardo, aggrottai le sopracciglia. Sapevo che se avessi spinto per Chris, Alan mi avrebbe ascoltato, ma ero disposta a fare questo ad Anny?
Riportando la mia attenzione su di lui, mi sentii quasi in colpa nel non sapere cosa fare.
Era sublime nel ruolo, le espressioni erano quelle giuste, le movenze quelle perfette.
Non appena finì di provare le scene, Chris mi lanciò una rapida occhiata, e notai le sue guance infiammarsi.
“Sei stato perfetto Chris, se puoi farci vedere la rockstar adesso!”.
Annuendo e afferrando la chitarra che l’assistente gli porgeva, si schiarì la voce e sistemandosi sullo sgabello, restai a bocca aperta non appena accennò le note di Long Live.
Aveva persino guardato il booktrailer!
Spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio sperai che avesse trovato il booktrailer serio e non il mio amatoriale messo insieme con mani inesperte.
Finì di suonare e il mio cuore si fermò… no scoppiò… Insomma, non sapevo cosa fare. Lui era il Caden perfetto, ma la mia migliore amica sicuramente non l’avrebbe pensata così.
“Chris! Sei stato superbo! Sei in cima alla mia lista!” esclamò Alan alzandosi dal tavolo per stringere la mano al ragazzo.
Turbata… ecco cos’ero. Il mio attore preferito perfetto per il MIO personaggio.
“Sara…” e la voce di Chris mi distrasse dai miei turbinii interiori. Guardai la sua mano allungarsi verso di me, restando in attesa che ricambiassi la sua stretta. “E’ stato un piacere… Non potevo fare incontro migliore oggi”. Aveva ancora il viso arrossato e notai alcune gocce di sudore sostargli sulla fronte. Chris Evans era un ragazzo terribilmente emotivo. Pensavo di aver visto male, ma in alcuni momenti mi era sembrato addirittura nervoso durante l’audizione. Alzandomi e infilando dolcemente la mia mano nella sua lasciai che la stringesse con fermezza.
Deglutii. Lo avrei sicuramente aiutato ad avere la parte.
“Il piacere è stato mio, Chris” e, senza arrossire, gli sorrisi.
“Ciao…” e lasciandomi andare, si incamminò verso la porta.
Lo guardai uscire e, come una ragazzina, sperai si voltasse in mia direzione.
Ma non accadde, o, per lo meno, non me ne accorsi perché dopo aver osservato per bene le spalle, passai a studiare il fondoschiena che pareva marmoreo e sodo.
“Che te ne pare, Sara?”, domandò Alan.
“Manzo da paura…”, replicai senza pensarci, ma rendendomi conto di quello che avevo appena detto, sorrisi e mi voltai verso gli altri, solo per essere accolta dalle loro risate. “Scusate…”.
Ridendo con loro, abbassai gli occhi sui miei appunti. “Cosa ne penso? Mi sembra perfetto… sembra che ho scritto la parte pensando a lui…”.
E poi pensai ad Anny e mi morsicai la lingua. “Però anche Justin, mi sembra sia stato in gamba… almeno così mi hanno detto e… anche tu sembravi molto convinto!”.
Mi ero sbilanciata troppo.
Alan si girò totalmente verso di me. “Sara, vorrei un tuo parere sincero… chi sceglieresti?”
Risposi, senza pensarci.
“Chris…”.
Alan annuì e voltandosi verso il suo Ipad iniziò a prendere appunti.
“Non ho visto l’audizione di Justin però… e sappiamo tutti che lui è una rockstar…”. Chiudendo il mio bloc notes, sperai di essere stata abbastanza imparziale.
Avrei tanto voluto dare una corsia preferenziale a Chris, ma penalizzare Justin non era giusto, non avevo visto cosa era stato in grado di fare durante il suo provino.
“Tranquilla Sara, posso almeno darti una bella notizia… Chris è stato l’ultimo per Caden, ora dovremmo fare meno fatica a trovare gli altri No Sounds!”.
Annuendo, presi il mio thè e ne bevvi ancora. Purtroppo non era più così fresco come prima. Maledetto caldo.
Prendendo il cellulare da tasca, sentii il folle bisogno di dire ad Anny cosa mi era successo, ma non appena tolsi il blocco schermo, la mia foto con Chris apparve sorridente e luminosa sotto i miei occhi.
Eravamo davvero belli… avrei potuto postarla su twitter…
Non appena la porta si aprì, mi ritrovai a rimettere il blocco schermo, e sorridente rimisi il cellulare nella borsetta.
Quello sarebbe stato un ricordo che avrei custodito gelosamente.
Sorrisi tra me e riaccomodandomi sulla sedia, tornai a prestare attenzione al resto degli attori che avremmo visionato per il resto della giornata.
Il tempo passò più velocemente, Alan aveva le idee ben chiare e poco prima di cena, ci lasciò liberi dai nostri impegni.
Uscendo nel parcheggio, guardai sollevata i colori attorno a me. Il sole stava tramontando e tutto era tinto in colori ancora più caldi.
Salendo in macchina, decisi di non fermarmi nemmeno a fare la spesa. Mi precipitai da Anny con il sorriso sulle labbra. Dovevo raccontarle tutto… magari abbellendo un pochino la mia figura e dovevo mostrarle la nostra foto…
Di una cosa ero sicura, speravo con tutta me stessa di rivedere Chris in un modo o nell’altro.
 
   
 
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