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Autore: Yumeji    13/04/2012    2 recensioni
Classica serata di bevute e di “errori” del dopo festa.
Dalla [Prefazione]:
Quella sera Germania si era ritrovato costretto dal fratello a partecipare all’ennesima festa organizzata da Francis. Gilbert lo aveva praticamente trascinato nella sala grande dell’hotel.
Ormai alla festa, inizialmente, aveva tentato di rimanere in disparte, di fare da tappezzeria cosi da poter controllare la situazione ed intervenire nel caso gli eventi degenerassero.
Conclusati la serata, il tedesco tornò in camera con una compagnia inattesa.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Germania/Ludwig, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Non ci credete eppure è... GERMANO!'
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Titolo: Il sapore alcolico delle tue labbra
Autore: Yumeji
Fandom: Axis Powers Hetalia
Rating: Arancione
Personaggi: Lovino Romano Vargas/ Sud Italia, Ludwig Beilschmidt/ Germania
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life
Avvertimenti: Lime, OneShot, Yaoi
Trama: Classica serata di bevute e di “errori” del dopo festa.
Note: La prefazione è una spiegazione breve di come sono arrivati a quel punto, la si deve però considerata distaccata dal resto della FF [...] . La ff è introspettiva perché è un mio studio di questa coppia.
Non ho altro da aggiungere, se non che mi suonano un po’ strani come coppia e per questo ho provato a scrivere qualcosa su di loro. Spero che questo “tentativo” vi piaccia, godetevelo! ^^
Disclaimer: Hetalia e tutti i personaggi appartengono a Hidekaz Himaruya.

[Prefazione]
Quella sera Germania si era ritrovato costretto dal fratello a partecipare all’ennesima festa organizzata da Francis. Gilbert lo aveva praticamente trascinato nella sala grande dell’hotel, in cui le nazione alloggiavano mentre si teneva l’ennesimo meeting, e che il francese si era premurato di prenotare per tutta la notte: “per svagarsi un po’ dopo tre giorni ininterrotti di sole riunioni e lavoro” aveva detto come scusante. Come se lui avesse mai lavorato sul serio, aveva pensato invece Ludwig, del tutto contrario all’idea, temendo i guai che si sarebbero venuti a creare (perché di certo sarebbe accaduto qualcosa di spiacevole).
Ormai alla festa, inizialmente, aveva tentato di rimanere in disparte, di fare da tappezzeria cosi da poter controllare la situazione ed intervenire nel caso gli eventi degenerassero, ma inseguito era arrivato Feliciano, che con i suoi sorrisi e piagnistei lo aveva convinto a bere il primo bicchiere. Ad esso era seguito poi un secondo, un terzo e, alla fine, si erano svolte una serie di gare di bevute che lo avevano visto tutte vincitore.
La serata era proseguita cosi sino a tardi e, una cosa tira l’altra, conclusati la festa, il tedesco tornò in camera con una compagnia inattesa.
[...]


Il bacio di Ludwig sapeva di birra, era amaro e aveva un retrogusto salato.
Romano ne scoprì il sapore esplorandone vorace la bocca, la mente annebbiata dallo stesso alcool che gli scorreva nelle vene.
Non era certo di cosa stesse facendo, agiva d’istinto seguendo il forte odore dell’altro, un miscuglio tra sudore e (di nuovo) alcool. Forse era solo quell’ultimo fattore ad accentuarne i sensi, facendolo impazzire senza controllo. Gli si era praticamente appeso al collo cercandone le labbra sino a che non le aveva trovate, penetrate con la propria lingua, leccandone prima il contorno sottile saggiandone la pelle leggermente salina, raccogliendo gli ultimi residui della bevanda bionda che gli erano sfuggiti, avido di essa.
Era strano, ma per qualche motivo quando era brillo, Lovino, non riusciva proprio a far a meno di quella bevanda dorata, invece, da sobrio non la sopportava.
Sembrava vi fosse una specie d’interruttore a scattargli nel cervello, all’improvviso la sua lingua smetteva di percepire i sapori in maniera coerente e l’amaro si tramutava in dolce.
Ora quell’interruttore era scattato, e Ludwig gli appariva come una caraffa di birra gigante.
Ubriaco com’era non voleva più lasciarlo.
Non che al tedesco sembrassero dispiacere quelle attenzioni, anzi, le sue mani avevano già cominciato a scovare quasi frenetiche la pelle leggermente bronzea dell’altro sotto ai vestiti. Le dita ne percorrevano smaniose il ventre piatto e i fianchi stretti, risalendo poi per la spina dorsale sino quasi a raggiungerne le spalle magre, ripetendo la stessa strada all’inverso per accarezzargli le natiche, facendolo sussultare.
Un lampo di lucidità attraversò però la mente di Romano. Improvvisamente decise che quella situazione non gli piaceva affatto, non era mica un gattino intento a fargli le fusa solo per un po’ di carezze! Irritato morse feroce il labbro inferiore del tedesco, facendolo sanguinare, e questi si scostò veloce, allarmato dal dolore, non trattenendo un gemito.
Ci fu un istante (solo uno), in cui i loro sguardi si incrociarono e la ragione sembrò sfiorarli, ma era solo apparenza, essa gli scappò nuovamente dalle mani, cacciata dai fumi dell’alcool.
Ancora una volta le labbra di entrambi si cercarono, trovandosi e colmandosi l’uno dell’altro.

I volti arrossati, i respiri pesanti, i gemiti e i loro corpi nudi divennero ben presto ricordi offuscati di una brutta sbronza.
Il mattino dopo, ben poco rimembravano di quella notte, anche se entrambi si erano fatti un idea generale di cosa fosse accaduto, vari indizi simili a lividi violacei erano sparsi per i loro corpi completamente svestiti, Ludwig portava dei profondi graffi sul torace e l’italiano faceva fatica a sedersi ed a camminare.
Si lasciarono senza una parola e, per molto tempo, le memorie di quelle ore sarebbero rimaste rinchiuse in un cassetto (sigillato ermeticamente) dei loro animi. Negavano l’accaduto, cercando di cancellarlo definitivamente, infondo, avevano solo bevuto troppo, si giustificavano.
Una cosa non avrebbero però mai scordato:
il gusto estremamente amaro di una birra che, per pochi attimi, aveva preso il sapore dolce del miele sulle labbra dell’altro.

Inseguito Francis non si stupì di non vedere più di nessuno dei due alle proprie feste.



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Grazie per aver letto la mia FF ^^
Si, lo so, è una cavolata, ma non siate troppo duri con me, questa vuole solo essere un prova, un tentativo, quindi sieta clementi PLEASE ^^ ... Ah, se mi è sfuggito qualche errore avverititemi, grazie ;D
p.s: per il titolo, ecco, semplicemente non mi vengo mai bene xD xD
bye-bye
e alla prossima ;-)))


 
  
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