"Ahhh l'estate, quanto…la ODIO"
Fu l'ennesima imprecazione che il povero Jan fece, sotto il sole cocente, al cielo mentre si incamminava, in mezzo alla campagna, sul suo asinello. L'urlo spaventò un piccolo stormo di uccelli, non lontano da lui, che presero il volo dall'erba giallastra che ricopriva l'intero paesaggio per poi scomparire nel cielo azzurro lasciando il povero Jan immerso nel silenzio.
"Caro"
incominciò il ragazzo imitando la voce e il fare di una
donna appoggiando i palmi delle mani sulle guance.
"E' meglio partire a metà estate così sei sicuro di non incontrare la pioggia" e sbuffando continuò. "Dannato me quando ho dato ascolto a quella donna".
Per trovare un po' di sollievo dal caldo soffocante si sdraiò sul dorso del mulo che, dopo un debole gemito, continuò imperterrito la sua marcia.
"Vai più veloce stupido asino" inveì dopo qualche istante all'animale, ma questo non cambiò passo. All'improvviso una voce stridula interruppe il silenzio.
"Acqua"
"Cosa?"esclamo Jan
alzandosi e guardandosi intorno, ma nei paraggi non c'era anima viva.
"C'è qualcuno?" grido il ragazzo con una guancia
addormentata. Nessuno rispose, ma la voce continuò a parlare.
"Acqua"
A questo punto Jan
prese le redine e fermò l'asino tirandole a sé.
Scese dall'animale, si mise davanti al piccolo mulo e abbassandosi lo
fisso negli occhi. I loro sguardi s'incrociarono per qualche istante.
"Noooo"
disse facendo una smorfia rialzandosi dopo qualche secondo
"Non se mai visto un animale parlante"
"Acqua"
Di nuovo quella
voce, penso Jan, e se fosse
vero?. Sbarrando gli occhi abbassò lo sguardo sul
mulo, quest'ultimo ricambiò. Quest'animale ha
qualcosa di strano, pensò il ragazzo fino a quando
uno strano sorriso comparve sul suo muso. Il ragazzo, che ebbe
l'impressione che l'asino gli stesse leggendo la mente, scioccato disse
con voce roca.
"Chi diavolo sei tu?"
"Hey uomo che sussurra agli asini, hai un po' d'acqua?"disse la voce stridula. Jan capì che proveniva dal bordo della stradina dissestata. Così dopo aver fatto una figura di m…figuraccia, voltò lentamente la testa verso il bordo strada. Disteso per terra giaceva un ragazzo dai capelli biondi e con i vestiti tutti consumati come se si fosse azzuffato con qualcuno. Arrossendo cercò di spiegare la situazione.
"I-io non parlo con gli
asini e…sei tu che non dovresti nasconderti così
avresti potuto spaventare il mio mulo"
"Non riesco ad alzarmi, mi
sento le ossa rotte" disse il giovane ragazzo biondo cercando di
tirarsi su, ma ricadendo a terra e gemendo uno strano verso di dolore.
"Aspetta che ti do un mano"
disse Jan andando incontro al povero ragazzo.
Per rimetterlo in piedi lo prese da sotto le ascelle e dopo qualche tentavo riuscì nell'impresa.
"Grazie" disse il ragazzo biondo cercando di non cadere.
"Come ti sei ridotto così"disse Jan prendendolo per un braccia ed aiutandolo a stare in piedi.
"Non lo so. Non
ricordo cosa sia successo" disse toccandosi
la fronte con la mano libera per poi rivolgersi di nuovo a Jan
"Ti prego acqua".
Il ragazzo non lo notò prima, ma il biondo era visibilmente disidratato. Con un sorriso nervoso gli rispose.
"Non ti preoccupare mi basta prenderlo dal mio zaino" disse indicando l'asino che però nel frattempo era scomparso.
"Cosa?" grido Jan che senza pensarci mollò il biondo e raggiunse di corsa la strada.
Chi può avermelo preso pensò mentre si guardava intorno. Dopo qualche istante lo vide più avanti che continuava a camminare, Jan ebbe la strana sensazione che stesse scappando.
"STUPIDO ASINO"
incominciò a gridare ricorrendolo. L'asino che indubbiamente
stava scappando si voltò al richiamo.
"SE TI PRENDO TI MANGIO PER CENA" inveì Jan
correndo come un pazzo.
L'asino terrorizzato incominciò a corre per non soccombere al padrone che seminò in pochi instanti. Jan corse ancora per qualche metro ma l'asino diventò sempre di più un puntino all'orizzonte. Ansimando rallentò fino a che non si fermò del tutto. Colmo di rabbia inspirò profondamente e gridò al cielo.
"BRUTTO ASINOOOO. SE TI TROVO TI FACCIO ARROSTOOOO" così mentre Jan gridava a squarcia gola a una decina di metri da lui il giovane ragazzo biondo stramazzato a terra sempre con voce stridula cercava invano di chiamarlo.
"Ehi uomo asino . Aiutoooooooooooo "