Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Amber    12/11/2006    9 recensioni
Questa storia è risultata più lunga del previsto V_V… per questo motivo ho deciso di dividerla in due parti. La seconda, la sto ancora scrivendo e per ora ecco qua la prima parte!^^ Premessa: Kagome, è una normalissima liceale che frequenta la 2a Linguistico. Suona il piano ed è molto portata e con esso riesce ad esprimere ciò che prova. Ha un’amica, che frequenta la sua stessa classe, di nome Sango con cui va molto d’accordo e non hanno segreti tra loro. Un bel giorno, il suo insegnante di piano, Paolo, le dice che, se è d’accordo, andrebbe ad Amsterdam per suonare con altri musicisti e… (sarebbe meglio dire “ma…”)… E tra note, sentimenti e amore… i nostri protagonisti dovranno affrontare: un amore difficile ma sincero tra Sango e Miroku che hanno… una storia difficile e piena di imprevisti tra Kagome e Inuyasha… Ma… Ok ok… non vi dico più nulla!!! Una cosa, ultimissima! Il tempo tra Amsterdam e Giappone è assolutamente inventato come i posti in cui si troveranno e in questa storia Kikyo non è assolutamente né cattiva, né bastarda! Mi volevo poi scusare con chi ha recensito “Un incidente dovuto dal Destino” che non sono mai stati citati, non ripeterò lo stesso errore!, e se potrò risponderò a tutti. Vi aspetto numerosi con commenti di critica e no ^^ Un bacio!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve

Salve!! Scusate il ritardo ma la scuola è una tortura!! Non riesco a trovare un momento per correggere e mettere dentro.. -_-’’’ stendiamo un velo e credo che voi ne sappiate qualche cosa!!

Comunque, ringrazio tutte le persone che hanno avuto il “coraggio” di recensire ^^! Lo scorso capitolo vi ha lasciato di stucco a quanto vedo! BWAHAHAHAHAHAH!!! Comunque… ora vedremo cosa combinerà Don e… SOPRATTUTTO… l’ultima, ultimissima esibizione!! (ringrazio la mia amica Meky che ha steso lei la canzone! THANKS GEME!! ^.^)

Ma siamo alla fine di questa emozionante “prima parte” (c’è la seconda… la terza… spariamoci in massa…)?????

Ora vi lascio a questo bellissimo capitolo e… alla prossima ^_- (forse! ^___________^)

Capitolo 20

…Tu…

Giovedì. Ore 17.50

Mancava poco più di un’ora alle 19.00 e Kagome era troppo agitata. Finite le prove la ragazza aveva insistito per andare a fare un giro da sola per la città e controvoglia Inuyasha l’aveva lasciata andare e Paolo le aveva raccomandato di essere puntuale. Kagome ora, camminava per le strade della città e i lampioni si stavano lentamente accendendo per l’arrivo della sera.

Guardò l’orologio da polso e decise che era meglio andare all’hotel a cambiarsi ma una voce la fermò

-Virginia!-

Lei si voltò sentendo quel nome poco noto in una regione così a nord. Si vide arrivare vicino a tutta velocità un ragazzo moro con due bellissimi occhi azzurri. Sembrava avesse corso a perdifiato e anche sollevato di averla vista! Quando lo vide Kagome spalancò gli occhi dallo stupore

-Don!?-

-Sono io!-

-Ciao! Come stai?- chiese lei felice

-Non c’è male… non c’è male. Che ci fai qua a quest’ora?-

-Io? Beh, ero venuta a fare un giro e ora sto tornando in hotel- disse lei –Tu?-

-Lavoro in un bar qua vicino chiamato Jars Stab e ho appena finito. Tu stai bene vero?- chiese un po’ preoccupato –Si insomma… quel ragazzo di quella sera…-

-Oh, Inuyasha… devi scusarlo, è così manesco… ma lo fa perché mi vuole bene- disse sorridendo. Lui alzò il sopracciglio

-Lui ti vorrebbe bene Virginia?- domandò –Ti stava quasi per menare o era una mia impressione?-

-Beh… che parola grossa… non voleva proprio picchiarmi- disse

-Io non mi fiderei troppo di lui se fossi in te- annuì

-Senti Don, non impicciarti ok? Fidati: me la so cavare con lui- disse sicura. Lui alzò le spalle poi sorrise

-Vuoi che ti accompagni?- Lei sollevata annuì

-Va bene!-

-Ascolta… posso chiamarti Kagome? È il tuo nome no?- chiese lui. Lei annuì

-Si! Dove lavori Don?-

-In un bar… faccio il barman- disse

-Si, me lo avevi detto alla festa. Il labbro tutto bene vero?-

-Si, mi era diventato il doppio… era proprio incazzato- Lei annuì sospirando e ricordandosi delle sue parole: era proprio arrabbiato! Certo che anche lei non era stata molto gentile… -Stasera che fai?- Lei lo guardò con gli occhi sbarrati

-Cosa?-

-Cosa fai stasera?-

-Ehm… beh, io devo andare a suonare con gli altri… stasera c’è il pezzo finale-

Questo inizio di discorso non le piaceva per niente. Allungò il passo sperando di riuscire ad arrivare il prima possibile in hotel

-Capisco… domani?- chiese fermandosi. Lei lo imitò e si guardarono

-Domani me ne torno a casa- disse velocemente –Il nostro soggiorno qua è finito e domani me ne torno in Giappone-

-Allora mi dai il tuo numero di cellulare? Così ci sentiamo qualche volta- insistette lui

-Senti Don… io non… davvero… sei molto gentile e carino ma…- Lui fece una smorfia

-Che c’è?- chiese lui gelido –Quell’Inuyasha… è migliore di me?-

-Non è questo è che io… è diverso…- balbettò guardando a terra. Lui le prese il braccio e Kagome iniziò ad avere paura

-Non devi fidarti di quel tipo manesco!- le esclamò

-Lasciami… Don… mi fai male…-

-Tu non ragioni! Ma hai visto come ti ha trattato alla festa?- urlò quasi

-Per favore… lasciami…- supplicò chiudendo gli occhi e tirandosi indietro

-E poi chissà quanto durerà con quel tipo! Ma lo hai visto come si baciava con quella della festa!? E dice di essere il tuo ragazzo?- Lei lo guardò e lui strinse le labbra

-Ehi… aspetta un po’… e tu come sai che lui… che Inuyasha è il mio ragazzo?-

-Kagome, soffrirai. Lo so- La lasciò –Perdonami non volevo spaventarti- disse sospirando e calmandosi –Perdonami- Lei si massaggiò il braccio

-Come puoi dire così? Sei geloso? È per questo che lo dici?- Lui scosse il capo

-Non ti merita-

-Come sai che è… il mio ragazzo?- domandò Kagome allontanandosi un po’ da lui

-Sono venuti nel bar dove lavoro prima… Inuyasha e un tipo di nome Miroku… ecco… hanno parlato di te e… di altre cose- disse vago

-Cosa hanno detto?- domandò corrugando le sopracciglia. Lui sospirò

-Niente. Fatto sta che lui non è adatto a te e ti farà soffrire, lo so- Si guardarono -Ora vado… addio Kagome- Lui si voltò e si allontanò sparendo.

Kagome si voltò e si allontanò velocemente con un peso nel cuore. Entrò nell’hotel velocemente e salì le scale in fretta

-Kagome?- Lei si voltò di scatto –Ma non sei ancora pronta?- domandò Kikyo

-Tra poco partiamo!- esclamò Paolo. Lei annuì guardando Miroku negli occhi intensamente. Lui li abbassò velocemente imbarazzato

“Cosa succede? Che sta accadendo qua?” pensò Kagome bloccata

-KAGOME TI MUOVI!?- urlò Naraku

-Si si… vado- disse vaga e si allontanò. Aprì la porta della camera.

Inuyasha era alla finestra, tra le dita aveva una sigaretta e i capelli gli ricadevano sulla giacca dello smoking

-Ti ho vista arrivare- disse lui girandosi verso di lei mentre la ragazza chiudeva la porta

-Già- disse lei aprendo l’anta dell’armadio e tirando fuori l’abito bianco. Lui alzò il sopracciglio

-Kagome?-

-Dimmi-

-Cos’hai?- La ragazza non rispose subito guardando interessata i ricami dell’armadio. Richiuse l’anta con un tonfo

-Nulla- rispose secca. Prese il vestito e gli passò di fianco senza neppure guardarlo e sbatté dietro di se la porta del bagno.

Lui incrociò le braccia al petto e a grandi passi si mise davanti alla porta. Poco dopo lei aprì la porta e lo guardò negli occhi

-Cosa c’è?- chiese lei

-Lo chiedo io a te- disse. La ragazza sbuffò seccata

-Siamo in ritardo, muoviamoci- Lo scostò poco delicatamente e si diresse alla porta ma lui le afferrò il braccio girandola

-Adesso dimmi cos’hai o giuro che…-

-Cosa? Mi riempi di sberle?- sibilò lei. Non sapeva perché era tanto arrabbiata. Forse perché lui non le diceva la verità. Che le stesse mentendo? I dubbi passati riaffiorarono in lei violentemente facendole ancora più male. Un estraneo aveva sentito qualche cosa che lei non sapeva, che nessuno voleva dirle

-No, non lo farei mai- disse lui turbato da tanta freddezza

-Possiamo andare?- chiese. Lui la lasciò e lei se ne andò.

L’andata in macchina fu molto silenziosa. Kagome non degnò nessuno di uno sguardo mentre Miroku e Inuyasha si lanciavano strani sguardi. Sango guardava l’amica preoccupata e anche Paolo aveva notato l’irritazione della giovane

-Ehm… Kagome?- Lei fissò Naraku

-Che c’è?-

-Sei ancora nervosa?- intervenne Kikyo. La ragazza alzò il sopracciglio

-No, ti sembra che sia anche solo lontanamente preoccupata?- chiese secca

“Ho l’impressione di essere stata fulminata” pensò Kikyo. Guardò Inuyasha negli occhi e lui alzò le spalle scuotendo il capo.

La macchina si fermò davanti ad una villa enorme in stile vittoriano. Tutte le finestre erano illuminate e un lungo tappeto rosso con i bordi dorati portavano all’entrata dall’edificio. Kagome spalancò la bocca e guardò ammirata tutto il giardino e la casa con tutti i suoi particolari. Prese la manica di Naraku strattonandola

-Si?- chiese lui

-Di chi è questa meraviglia?- domandò sconvolta da tanta bellezza

-Ehm… è… mia…- rispose lui preoccupato. Lei lo guardò congiungendo le mani

-Oh Naraku… sei… sei… va bene se mi trasferisco qua a vivere?- domandò

-Oh, sei vuoi te la regalo- disse lui. Lei si mise le mani sulla fronte

-Non me lo dire o giuro che non ti mollo più- Inuyasha seccato le prese il braccio

-Ok. Fine. Naraku cammina- disse lui stringendo gli occhi. Lei sbuffò

-Ma la pianti di essere geloso!?- domandò

-Ma vuoi smetterla di contraddire sempre ciò che dico? Chiudi la bocca una volta ogni tanto!- Lei strinse gli occhi

-No! Non la chiudo! No no no!! Chiudila tu!!- esclamò. Sango si mise una mano sugli occhi scuotendo il capo

-Basta vi prego…- supplicò.

Il gruppo entrò. Appoggiarono i soprabiti e Miroku ridacchiò

-Abito bianco- disse lui

-Sta zitto- sibilò Kagome sbuffando. Inuyasha sorrise –Inuyasha… non allargare troppo- disse lei –L’ho fatto solo perché altrimenti avresti rotto perennemente!- Lui fece una smorfia

-Non è vero-

-Ma se oggi ti ho detto di no e tu hai fatto una scenata pazzesca!-

-Possibile, che ogni volta che ci vediamo voi due litigate?- Tutti si girarono

-TOM!!!!!- esclamò lei mollando Inuyasha e andando ad abbracciarlo. Il giovane digrignò i denti

-Kagome stiamo scandalizzando la gente presente e il tuo ragazzo mi sta lessando con gli occhi- Lei sogghignò e mosse i capelli con una mano

-Eh, se sono bella che ci posso fare?- Scosse il capo con forza –Ok no, lascia perdere quest’ultima battuta… Eve?- chiese

-Non è venuta ma ha detto di salutarti. Sa che domani parti quindi…- Alzò le spalle mentre a lei diventavano gli occhi lucidi

-Tom…- disse lei stringendogli il braccio

-Che c’è principessa?-

-EHI!- urlò Inuyasha facendo minaccioso un passo avanti

-Non ci vedremo mai più?- chiese lei con le lacrime agli occhi

-Era ora- sbottò Inuyasha. I due lo ignorarono

-Ma che dici? Ti verrò a trovare!- promise lui

-COSA?- gridò il ragazzo

-Mi scriverai? Mi telefonerai?- chiese lei. Lui annuì

-Promesso-

-Non ti azzardare- ringhiò Inuyasha

-Se mi fai l’addebito di nuovo ti uccido- disse lei guardandolo male. Lui scoppiò a ridere

-Si… come vuole lei- disse Tom facendo un lieve inchino. Lei sorrise felice –Ora ti prego, torna dal tuo scalpitante ragazzo… mi sta abbagliando con il suo fuoco della gelosia- disse lui teatrale portandosi le mani sugli occhi. Inuyasha lo fulminò e Kagome si avvicinò al ragazzo cingendogli il collo con le braccia

-Oh, mio immenso…- cominciò lei –Non sarai per caso geloso, vero?-

-Non sono geloso- Lei alzò il sopracciglio e lo mollò

-Ho incontrato Don oggi. Quello a cui hai rifatto il labbro in discoteca-

-COSA!? Quando, dove, chi c’era, dov’eri, cosa ti ha detto e cosa avete fatto…-

Lei incrociò le braccia al petto alzando il sopracciglio e lui si bloccò guardandola. Distolse lo sguardo e borbottò qualche cosa

-Non dovevi non essere geloso?- chiese Miroku sorridendo

-Abbiamo avuto una piacevole conversazione…- disse sorridendo maliziosa. Tom ghignò seguito dal gruppo. Inuyasha stava diventando di un bel colore rosso molto tendente al viola –Ho scoperto che lavora in un bar chiamato… ehm… ah si… Jars Stab…- Inuyasha e Miroku diventarono di un bel verde e quest’ultimo smise subito di sorridere

-COSA?- urlarono

-Ha detto che siete entrati nel pub e avete parlato di me da quello che ha sentito…- disse

-E… che ti ha detto?- chiese Miroku preoccupato

-Mh…- disse lei vaga

-C’è una spiegazione- disse Inuyasha subito con il fiatone come se avesse corso mille miglia

-Ah si? Ti sembra normale parlare di me in un pub?? Ma sei completamente fuori di testa!?!?- urlò lei –Chissà cosa hai detto e visto che Don ti ha sentito chissà quanta altra gente ha sentito!! Semmai hai detto cose inopportune e ora io non potrò più mettere piede ad Amsterdam!! Ti ucciderei solo per questo fatto!!- esclamò irritata

-Uh… quindi lui… Don… non ti ha detto… niente?- chiese Inuyasha. Lei lo squadrò da capo a piedi

-Che cosa avrebbe dovuto dirmi? Essendo poi che non lo ha fatto mi induce a pensare che si vergognava del fatto che avrà sentito cose inopportune su di me! Ed essendo che lui è molto popolare da queste parti lo starà dicendo a mezzo mondo! Inuyasha ti ammazzo se in giro scopro che qualcuno sa qualche cosa su di me!!- esclamò minacciosa. Lui sollevato iniziò a respirare meglio

-No Kagome… tranquilla…- disse –Non ho detto nulla di che-

-Sarà meglio per te- sibilò lei –Ma conoscendo il tatto di voi maschi non voglio neppure immaginare cosa hai detto- Si prese il viso tra le mani appoggiandosi a lui –Non ci voglio neppure pensare-

-Ecco, non pensare e concentrati- disse Naraku consultando il rolex che portava al polso –Tra poco tocca a voi-

-Già?- domandarono irrigidendosi. Tom ridacchiò

-Sembrate dei bambini… non avrete mica paura del palcoscenico vero? Dopotutto lo avete già affrontato nei giorni scorsi no?-

-È un tantino diverso- sbottò Sango

-Essere da soli è un conto ma insieme è decisamente diverso!- esclamò Miroku

-Se lo dite voi- Paolo alzò le spalle –Io mi sono sempre trovato meglio in gruppo- Loro lo guardarono scettico

-Soprattutto se ci sono delle ragazze, vero?- chiese Inuyasha

-Beh? E allora?- chiese

-Ma per chiedere... tu non avevi la ragazza?- chiese Kikyo –In Italia se non sbaglio- Paolo alzò le spalle

-Se devo aspettare lei…-

-Ecco… la fedeltà di voi uomini è pari a… zero!- esclamò Kagome seccata scoccando uno sguardo a Inuyasha –Ne sai qualche cosa tu?- chiese sorridendo rigida. Lui corrispose il sorriso

-Ma daaai-

Dei passi li fecero girare e Marlov li raggiunse con passo elegante. Li salutò cordialmente e si mise a parlare con Naraku. Inuyasha li guardò ascoltando ciò che dicevano

-Come mai li fissi in quella maniera?- domandò Kagome. Lui la guardò

-Niente, ascoltavo ciò che dicevano- rispose

-Perché, li capisci?- chiese Sango. Inuyasha e Miroku annuirono –Anche tu Miroku?-

-Certo. Le lingue sono la prima cosa che ci fanno imparare- affermò Kikyo annuendo. Sango e Kagome si guardarono

-Ma… non eri tu quello che mi faceva tradurre quello che dicevano i bambini!?- chiese quest’ultima

-E non eravate voi quelli che facevano tradurre a me in discoteca?- domandò stizzita Sango. Inuyasha sorrise e si abbassò all’orecchio di Kagome

-Eri troppo carina così impacciata per capire cosa dicevano- bisbigliò. Lei arrossì

-Smettila di dirmi queste cose- borbottò. Lui sorrise e si allontanò leggermente –Comunque che dicono?- Lui scosse il capo

-Nulla di che… problemi con le luci-

Lei annuì guardando la sala intorno a lei. Aveva dei rilievi in ogni angolo e ogni finestra era aperta per fare entrare la brezza della sera. Ai piedi si estendeva un enorme tappeto rosso con rifiniture dorate. Poco più in là un tavolo conteneva bevande e aperitivi di tutti i generi. Kagome guardò le donne in quella sala con vestiti sfarzosi e gioielli ovunque. Gli uomini poi avevano gemelli d’oro e d’argento, anelli e pure la giacca sembrava ricamata d’oro. Guardò il suo Inuyasha e sospirò di sollievo: almeno lui aveva solo i gemelli in oro… Guardò Miroku e Sango che ridevano insieme, lui le cingeva le spalle e lei era appoggiata a lui. Erano proprio una bella coppia… se non fosse il fatto che erano fratelli…

Kagome scosse il capo e guardò Naraku e Kikyo. Quei due invece erano sempre di più insieme… mah!

Poi si soffermò su Tom che stava parlando con il padre. Era proprio bello, gentile, attraente… tutto quello che una donna poteva desiderare. Le veniva da ridere però ora, se pensava che si era presa una cotta per lui… Scosse il capo divertita poi lo tornò a guardare. Certo che Eve era proprio fortunata… avrebbero avuto dei problemi in futuro, sicuramente: con il padre, il fatto che lui fosse l’erede di un impero, ecc… ma era certa che insieme ce l’avrebbero fatta.

Guardò Inuyasha che era vicino a lei. Aveva avuto dei dubbi su di lui così tante volte… e invece ora si sentiva felice, rassicurata al suo fianco. Lo amava ed era felice. Lui la guardò e lei gli sorrise, lui corrispose e la strinse per la vita. Lei gli si appoggiò contro. Guardò Miroku e le sue parole e quelle di Don gli rimbombarono in testa

“No! Non voglio avere più nessun dubbio, voglio fidarmi di Inuyasha, voglio credere solo a lui!” pensò sicura

-Signori, il momento è giunto. Prego da questa parte- disse Marlov indicando una porta chiusa

-Andiamo- disse Naraku. Il gruppo si guardò

-È giunto il momento della verità- mormorò Kagome stringendo i pugni lungo i fianchi. Il respiro di Kikyo accelerò improvvisamente

-Dobbiamo dare il massimo- disse risoluta Sango. Paolo, Naraku e Tom sorrisero

-Ce la farete- disse Naraku –Ne sono certo-

Incoraggiati il gruppo entrò per ultimo nella sala e venne accolto da una applauso mentre la folla si apriva in due ale.

La sala era rettangolare con il pavimento in granito bordò, in fondo alla sala gli strumenti erano appoggiati su di un piano rialzato. Il pianoforte era nero, lucido, il coperchio era abbassato e la coda era lunga e sottile, poco più lontano la chitarra appoggiata nel piedistallo era anch’essa nera, la batteria era la più spostata e il basso era anch’esso appoggiato al piedistallo, un microfono poi era il più avanti di tutti. Di fronte al piano rialzato, tre file di poltroncine in stile Luigi XIV erano allineate con grande cura. Gli occhi dei ragazzi brillarono di una luce nuova.

Naraku lasciò il braccio di Kikyo e fece al gruppo cenno di seguirli mentre Tom e Paolo sedevano in prima fila. Prese il microfono in mano mentre i ragazzi si mettevano di fianco a lui giù dal piano rialzato

-Buona sera miei ospiti- disse Naraku cordialmente sorridendo –Sono lieto di avervi qua questa sera per festeggiare la fine di questo viaggio per i nostri stranieri- Un applauso si levò dalla piccola folla che sorrideva –Questa sera, finiranno una lunga avventura qua ad Amsterdam, e chissà se mai torneranno un giorno a trovarci- Fece una pausa calcolata –In queste due settimane, hanno dimostrato quanto valgono e voi avete visto il loro talento, sono certo che siate orgogliosi di averli sentiti e felici per avere avuto questa possibilità- disse –Oggi, li vediamo nel loro ultimo atto, insieme. Hanno composto la canzone e la musica, solo loro sanno quanto avranno litigato per mettersi d’accordo- Li guardò e loro sorrisero imbarazzati –Ma ora, miei ospiti, vorrei tanto sentire il commento di colei che ha ideato la canzone e vorrei che facesse un discorso per spiegarci come ha avuto questa grande illuminazione- La sala rise divertita e Naraku guardò Kagome –Vieni pure Kagome- disse

-Chi io?- chiese sconcertata lei. Lui annuì e la ragazza guardò gli amici che la incitarono. Titubante Kagome salì e Naraku le diede in mano il microfono facendole l’occhiolino –Che dovrei dire?- sussurrò

-Mh, fai un bel discorso- disse annuendo

-Grazie mille dell’aiuto- sibilò. Guardò la sala, tutti gli sguardi erano puntati su di lei –Ehm… buona sera- disse –Allora… questa canzone l’ho ideata con Kikyo ma a dire la verità le parole sono nate da me…- Si fece pensierosa -È successo quasi una settimana fa… io ero in un bivio atroce, dovevo decidere che fare nella mia vita e… questa canzone sono un po’ i miei sentimenti di quello che provavo ma, forse devo ringraziarla oggi perché mi ha dato una spinta abbastanza forte per decidere finalmente… beh, godetevela perché per me è molto importante- Sorrise e dalla folla si levarono degli applausi. Si allontanò veloce –Ecco perché non farò MAI la cantante- mormorò.

Inuyasha le sorrise e le sfiorò i capelli capendo finalmente perché quelle parole gli suonavano tanto famigliari

-Dai, sei stata bravissima- disse Kikyo sorridendole

-Grazie per il conforto- Kagome guardò Inuyasha che era concentrato su se stesso –Bene, immagino dobbiamo andare-

-Già- Sango respirò a fondo e Paolo le mise una mano sulla spalla

-Testa alta Sango, testa alta- Lei annuì e i ragazzi salirono sulla pedana accolti dagli applausi, si misero in postazione e Kagome guardò il pubblico.

C’era il signor Holsen, Marlov, Paolo che si era appena seduto e Tom accanto a lui. Si guardarono e Tom le alzò i pollici, lei gli sorrise felice e annuì convinta mentre tutta la paura scivolava via mentre metteva le mani sulla tastiera. Si guardarono tutti, un ultimo sguardo mentre calava il più profondo dei silenzi. Kagome e Sango attaccarono all’unisono, lentamente poi Kagome sentì la chitarra di Inuyasha e la voce di Kikyo espandersi nell’aria

È mattina o sera?

Non lo capisco

Vedo solo te

fra la gente, fra le strade

È una persecuzione, un miraggio

Non so… non lo capisco…

Confusione

Sento il rombo dei tuoni dentro la mia mente

Sento le onde infrangersi sulle mie membra

Il mio cuore esplode e…

Miroku attaccò nel preciso istante in cui Kikyo si fermò. Per un momento gli strumenti sovrapposero l’eco di Kikyo che riprese in perfetta sintonia con la musica

Chiudo gli occhi, li stringo forte

Voglio dimenticare questo dolore

Questo dolore che mi attanaglia il petto

Voglio capire davvero, a fondo

Ciò che il mio cuore vuole sussurrarmi…

Kikyo chiuse gli occhi e la musica si fece più veloce. Kagome sentì Miroku toccare i piatti che tintinnarono, Inuyasha velocizzare i movimenti e Sango, sempre più sicura accompagnarli tutti pronti per il ritornello…

Perché ti amo, ma ho paura

Tu mi spaventi, troppo grande e lontano per me

Sembri intrappolato fra le stelle, lassù

Lontano da me

Così dannatamente distante…

Il mio principe malvagio

Il mio inferno, il mio peccato

Kikyo si fermò e gli strumenti tornarono al ritmo calmo di prima. La ragazza prese il microfono in mano riprendendo

È caldo o freddo? Non lo capisco

i brividi mi assalgono ad ogni occhiata che ti rivolgo

fa male vederti così, dannatamente male

con la tua schiena verso di me

Ma non lo capisci

Perché? Perché fai finta di nulla?

Ti fai odiare da me, che t’amo così tanto

Ti fai odiare e piango per la disperazione!

Inuyasha si fermò con Miroku e Kagome iniziò un assolo con Sango per la battuta successiva, tutto calcolato, tutto programmato…

Chiudo gli occhi

Cerco di dimenticare disperatamente

Ma è troppo difficile togliere dal mio cuore

Tutto l’amore, tutto questo… enorme pieno

che in fondo ci unisce

o almeno io spero…

I ragazzi ripresero velocizzando il tempo seguiti da Kagome e Sango pronti per il ritornello

Perché ti amo, ma ho paura

Tu mi spaventi, troppo grande e lontano per me

Sembri intrappolato fra le stelle, lassù

Lontano da me

Così dannatamente distante…

Il mio principe malvagio

Il mio inferno, il mio peccato

Il ritmo tornò calmo e Kagome aprì gli occhi pronta per le sue lunghe note che diedero il via a Kikyo

Sento le onde dividerci

La terra, il mondo, l’universo

Quando poi tu ti volti, mi sorridi e mi allunghi la mano

Scompari nel fumo

Portandomi via l’unica speranza, l’unica salvezza

Ti amo e ti odio, non capisco più nulla

Il mio cuore muore ad ogni alba e rinasce ad ogni crepuscolo

Ti amo e ti odio, piango e rido, fingo e urlo

Perché tu mi dai solo questo, solo lontananza…

Miroku toccò i piatti facendoli vibrare tra di loro e la musica esplose in un nuovo ritornello e Kagome riprese la musica sentendo le parole della sua anima fluire in lei

Ma io ti amo, nonostante abbia paura

Tu mi spaventi, troppo grande e lontano per me

Sembri intrappolato fra le stelle, lassù

Lontano da me

Così dannatamente distante…

Il mio principe malvagio

Il mio inferno, il mio peccato

Kikyo, Miroku e Sango smisero e piano e chitarra fecero un assolo sempre più veloce poi improvvisamente Miroku riprese più forte accompagnato da Sango e Kikyo cantò più forte

Perché ti amo, ma ho paura

Tu mi spaventi, troppo grande e lontano per me

Sembri intrappolato fra le stelle, lassù

Lontano da me

Così dannatamente distante…

Il mio principe malvagio

Il mio inferno, il mio peccato

La musica tornò ferma e immobile per l’ultimo atto che si fece attendere quando la musica finì di ripetere il ritornello

Tu

Inuyasha finì il pezzo con una lunga pennata a vuoto.

I ragazzi sospirarono di sollievo e guardarono il pubblico. Tom scattò in piedi e iniziò a battere le mani seguito da Paolo, Naraku e tutta la sala, compreso (Non spaventatevi…) il signor Holsen piacevolmente sorpreso. Kagome si alzò e il gruppo si avvicinò al bordo della pedana. Kagome strinse la mano di Inuyasha forte e lui la guardò

-Kagome?- Lei lo guardò con le lacrime agli occhi –Oddio, cosa succede ora?-

-Sono tanto contenta… che sia piaciuto il pezzo- disse mentre le lacrime scendevano. Lui sorrise e la strinse. Lei lo abbracciò ridendo e piangendo insieme.

Naraku prese il microfono

-Complimenti ragazzi, bravissimi. Davvero, bravissimi. Signori, un ultimo applauso per questi giovani promettenti e un applauso anche alla nostra emozionata Kagome che non sa trattenere le lacrime-

-Sciocco- singhiozzò lei sorridendo. Sango si avvicinò a Kagome prendendola per le spalle e le asciugò gli occhi

-Bravissima- mormorò

-Siete stati voi quelli bravissimi… Kikyo sei stata fantastica- singhiozzò Kagome scuotendo il capo. L’amica l’abbracciò. Kikyo e Naraku si guardarono e lui le sorrise e lei corrispose felice. Paolo si avvicinò al gruppo

-Fenomenali, davvero. Bravissimi- disse allegro –Kagome dov’è che le hai tirate fuori le parole?- chiese sghignazzando

-Chiudi il forno- sbottò lei. Tom le sorrise avvicinandosi

-Dai Kagome, basta piangere… sembrerai una fontana se continui così- Kagome si asciugò gli occhi

-Si… ma sono tanto contenta- disse annuendo.

Lui la abbracciò e lei corrispose e per una volta Inuyasha non disse nulla.

ANTICIPAZIONI!! (vi ho fregato? ^^)

Alloooooooooooooooooooooora, il tempo degli addii è arrivato, i voli stanno partire e ci sarà un piccolo colpo di scena! ^^

Ma come faranno i nostri eroi a continuare la loro relazione nel “mondo reale di Tokyo”? Sango e Miroku? Kagome e Inuyasha? Kikyo e Naraku?

La paura è grande ma l’amore è profondo! Al prossimo, ultimissimo capitolo! ^^

  
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