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Autore: Jane The Angel    18/04/2012    5 recensioni
-Patetico.- mormorò la strega, senza riuscire a trattenersi. Non credeva che Damon l’avrebbe sentita, perso com’era nella contemplazione del suo Angelo, invece il vampiro si voltò verso di lei –Di cosa parli?-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perfectly imperfect

 

Bonnie McCullough strappò distrattamente una piccola margherita bianca e se la rigirò tra le dita, lasciando che il suo sguardo vagasse incontrollato. Sapeva già cosa avrebbero cercato i suoi occhi e infatti, in meno di un istante, si trovò ad osservare il profilo perfetto di Damon salvatore. Si mosse lievemente, sistemandosi meglio contro il tronco della betulla a cui si era appoggiata, in modo da poterlo studiare comodamente, come se non conoscesse già a memoria i tratti del volto del vampiro: i suoi tratti netti, le sopracciglia dal taglio deciso, gli occhi neri come una notte senza luna.

Lui non la stava guardando, e questo non la sorprese. Seguì il suo sguardo, indovinando senza difficoltà l’oggetto della sua attenzione. A poca distanza da loro, Elena sedeva sulla riva del fiume, i piedi immersi nell’acqua fresca che creava riflessi perlacei attorno alle sue gambe. Stefan si avvicinò alla giovane, poggiandole le mani sulle spalle, e Bonnie vide un’ombra di gelosia attraversare gli occhi di Damon.

-Patetico.- mormorò la strega, senza riuscire a trattenersi. Non credeva che Damon l’avrebbe sentita, perso com’era nella contemplazione del suo Angelo, invece il vampiro si voltò verso di lei –Di cosa parli?-

“Di nulla”, pensò di rispondere Bonnie. Invece, sorprendendo anche sé stessa, sentì la propria voce formulare la risposta più sincera –Il modo in cui osservi Elena da lontano.-

Gli occhi di Damon dardeggiarono, ma la sua ira fu immediatamente sostituita dal suo tipico sarcasmo crudele –Un po’ come il modo in cui tu osservi me, Uccellino?- domandò, con l’intento evidente di ferirla. Non funzionò: non perché quella realtà non fosse dolorosa, ma perché Bonnie ne era già tristemente consapevole –Già, più o meno. Solo che è triste, il fatto che tu sia così convinto che lei un giorno ricambierà il tuo amore.-

-Sarà così, infatti.- sbottò Damon, voltandosi per tornare a osservare Elena.

-Ti darà una possibilità solo se cambierai. E questo non è amore.-

-Cosa diavolo vuoi dire?- domandò il vampiro, in tono duro ma sorpreso dalla sfacciataggine di Bonnie.

-Elena è perfetta, e così dev’essere anche il ragazzo con cui dividerà la sua vita. E tu non lo sei, quindi non può amare ciò che sei davvero.- spiegò la ragazza con semplicità.

Damon la fissò, imperscrutabile. Avrebbe dovuto ignorare la strega e tornare a concentrarsi su Elena, eppure le parole di Bonnie continuavano a risuonargli nella testa come se volessero penetrare a forza nei suoi pensieri –Ma davvero, Strega? Allora come mai continui a guardarmi, se sono così tremendo?-

Bonnie arrossì, ma ora che aveva iniziato a parlare le sembrava di non riuscire a fermarsi –Credi che tutte le donne vogliano la perfezione? I tuoi difetti sono parte di te… e io amo anche quelli.- le sue guance si fecero ancora più rosse, poteva sentire il cuore battere contro il suo petto come se volesse sfondarlo. Era la prima volta che lo diceva ad alta voce e questo, nonostante tutto, la faceva sentire stranamente bene, libera.

-Ami i miei difetti? Che idiozie.- sbottò Damon ridendo, eppure non poteva negare che quell’affermazione l’avesse colpito. “Ama i miei difetti? Come?”. Aveva sbagliato tante volte e l’avrebbe fatto ancora, fino alla fine dei suoi giorni. La sua vita immortale era un susseguirsi di egoismo e lussuria, eppure lei lo accettava? Lo amava, addirittura, senza cercare di cambiarlo?

-Può sembrarti strano, ma è così.- Bonnie si alzò e fece per andarsene, ma d’improvviso cambiò idea. Si era esposta molto, forse troppo, tanto valeva dire tutto –So che tu non mi ami. Forse non mi amerai mai, ma nonostante tutto io so che sei il ragazzo perfetto per me… proprio perché sei così imperfetto.- si voltò e si allontanò, senza voltarsi, sentendosi leggera come se stesse camminando su uno strato di nuvole. Inconsapevole che, alle sue spalle, aveva scatenato una tempesta.

Damon avrebbe voluto tornare ad osservare il suo Angelo, eppure l’idea di ammirare la perfezione del suo Angelo gli sembrava stranamente sbagliata. Bonnie era piena di difetti: paurosa, un po’ infantile, troppo bassa, troppo esile… mentre enumerava le imperfezioni della strega, un dubbio ferì la sua mente per la prima volta. Un nastro delicato, dello stesso rosso intenso dei capelli di Bonnie, si strinse attorno al suo cuore privo di vita e lo strinse in una morsa decisa e sconosciuta.

E se…

 

 

____________Angolo di Jane

Eccomi qui, dopo… un anno di assenza, circa, con una bamon… o donnie… mai stata brava con i nomi delle coppie :P ad ogni modo, spero che vi piaccia, non è inserita in un punto preciso del libro, è solo una scena che mi è venuta in mente e che spero vi piaccia!

Che dire… ah, i disclaimer, ovviamente i personaggi di TVD non mi appartengono (magaaaari!),

Jane

  
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