18/04/2012
6 recensioni‘Cause It’s true, I’m nothing without you
Un ragazzino correva veloce sulla strada acciottolata. Rideva a gran voce e pareva dovesse saltare e toccare il cielo con una mano da un istante all’altro.Era disattento: da quando avevano iniziato ad osservarlo, era inciampato due volte, cadendo a terra e sbucciandosi le ginocchia nude. Una ragazzina dall’aria più saccente e con dei buffi codini l’aveva tirato su di peso, mettendosi poi di fronte a lui con le braccia sui fianchi e cipiglio severo.
« Quel ragazzino è tale e quale a te» , disse la donna al suo braccio con un ghigno divertito, che mostrava delle maliziose rughe ai bordi della bocca di un rosa ormai sbiadito.
L’uomo al suo fianco roteò gli occhi, abbassandosi il cappello da pescatore sulla fronte.
« Saranno qui per vedere la casa del grande Pokémon Master?»
Si prese uno scappellotto sulla nuca. Gli anni passavano, ma la forza di quella donna e la sua poca femminilità non erano cambiati di una virgola. Persino dopo la sua dichiarazione, eccetto che per un paio di giorni, tutto era rimasto immutato: discutevano, battibeccavano e finivano per fare a botte. Una routine a cui ormai lui, anziano e provato, era abituato - e affezionato.
Le strinse la vita, una luce divertita negli occhi.
« Quella ragazzina si sta dimostrando insopportabile come te» , e come una bambina lei gli fece la linguaccia.
I capelli un tempo rossicci erano striati di bianco alla radice, ma rimaneva comunque avvenente nei suoi cinquant’anni passati.
« Senza di me non saresti dove sei ora, Ash Ketchum» , brontolò con un broncio vistoso.
E lui rise. Rise forte, perché aveva smesso da tempo di dire che no, lei non era stata fondamentale in tutti i suoi viaggi - persino durante quelli a cui non aveva partecipato, gli ammonimenti di Misty rimanevano presenti.
Rafforzò la sua presa, portandosela più vicino. Al che lei continuò: « Chissà quante volte avrai sentito la mia mancanza, a Houenn, Sinnoh e Unima!»
Rideva ancora, mostrando i denti, mentre il vento le scompigliava i capelli.
Lo sguardo di Ash cambiò direzione ancora una volta - l’ultima - e guardò i due ragazzini alle sue spalle. Battibeccavano e lei pareva avere la meglio. Poco più avanti di loro, i Pokémon scuotevano la testa rassegnati.
Ash sorrise: quante volte, in passato, aveva ricordato quella scena? A discapito di ciò che ognuno aveva pensato, lui non si era mai dimenticato di lei. Mai.
N/a: diciamo che i Pokémon hanno lo straordinario potere di eliminare qualsiasi altro fandom dal mio cervello, e se ne appropriano. E in modo prepotente. I due ragazzini sono Kotone e Gold, e non me ne frega niente se c'è uno sbalzo temporale errato: io sono l'autrice, io ho il potere della tastiera.(L) Volevo ci fosse qualcosa che ritraesse il dopo per Ash e Misty, semplicemente. Spero vi piaccia. Soprattutto alla cara e dolce Sam. ♥