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Autore: Aniel_    18/04/2012    7 recensioni
Ecco cosa succede quando devi medicare il tuo angelo assalito da un vampiro...
[Destiel]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Bite me!
Autore: LunaStortaBlack
Fandom: Supernatural
Personaggi-Pairing: Dean/Castiel
Rating: PG
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono. L'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro.
Note: si, lo so. So cosa state pensando: "'Sta LunaStorta ha rotto i m****i con queste oneshot." E' che mi vengono in mente all'improvviso, tipo questa, scritta sul prompt "Collo" che mi è balzato davanti agli occhi con prepotenza. Che dovevo fare? Comunque, questa oneshot parla di Cas tornato al motel con una ferita al collo e di un Dean che non ha la stoffa per fare il crocerossino...


Bite me!



Dean chiuse gli occhi sotto lo scrosciare rumoroso del getto d'acqua sulla sua pelle. Quella era stata l'ennesima caccia estenuante con un risultato pressoché accettabile: la morte di un uomo, il mostro di turno eliminato e l'assenza totale di pennuti svolazzanti con l'intento di fargli il lavaggio del cervello.
Tutto come ai vecchi tempi, insomma...
Uscì dalla doccia, legandosi un telo attorno alla vita e con l'asciugamano iniziò a tamponarsi il viso, il petto e i capelli troppo corti che si sarebbero asciugati in men che non si dica. Quando varcò l'uscio del bagno, dirigendosi verso il proprio letto, sicuramente si sarebbe aspettato di tutto fuorché il suo pennuto personale, comodamente adagiato sul materasso.
Castiel dava le spalle al cacciatore, con la solita posa curvata e quella macchia di colore beige del trench che entrava in contrasto con le lenzuola candide.
«Seriamente Cas» esordì il cacciatore, incrociando le braccia «non puoi comparire così! Se fossi stato in dolce compagnia?»
L'angelo non rispose e dopo una manciata di secondi Dean notò piccole gocce scarlatte penzolare dalle fessure della mano dell'angelo, la quale era premuta sul collo di quest'ultimo. Gli si avvicinò velocemente, e scorse la notevole ferita che l'angelo tentava di coprire con il palmo della mano.
«Cristo Santo...che cos'è successo?» chiese Dean, afferrando una pezza pulita e tamponando il collo dell'amico.
«Un vampiro» rispose questi, con voce più roca del solito.
«Pensavo che i vampiri non potessero mordere gli angeli...insomma, non dovrebbero, che so, andare a fuoco?» osservò il ragazzo, premendo forte la pezza per fermare la perdita di sangue.
«Sono un ribelle, Dean. Diciamo che i miei superiori sanno come mettermi fuori gioco e con le pile scariche sono solo un comunissimo essere umano» si lamentò Castiel, piombando con la testa sulla spalla del cacciatore, seduto accanto a lui.
Dean si sentì a disagio, seminudo e con un angelo tra le braccia. Sentiva il respiro pesante di Castiel solleticare il suo collo scoperto e cercò di concentrarsi solo ed esclusivamente sul proprio braccio che gli circondava le spalle in modo tale da mantenere la presa salda su quella piccola pezza zuppa di sangue piuttosto che sul profumo di incenso e pancake liberato dai suoi capelli.
«Fa schifo» disse improvvisamente l'angelo in un mormorio appena udibile.
Beh, grazie tante...
«Scusami Castiel, ma non sono stato io ad essermi buttato addosso...» puntualizzò Dean, stizzito da quell'affermazione.
Che diavolo, il suo desiderio era quello di uscire e non di fare da balia ad un angelo malconcio!
«Non intendevo questo» rispose Castiel prima di aggiungere «...idiota» con un tono decisamente più basso.
«Ok» ribatté Dean, infastidito dal quel suo caratteraccio.
Idiota sarai tu...
«Essere umani...fa schifo. Mi gira la testa e mi viene da vomitare» spiegò l'altro, affondando con il viso sul collo di Dean.
Dean sentì i respiri roventi dell'angelo accarezzargli la pelle, provocandogli brividi che sembravano partire dalla schiena per poi infrangersi nei meandri del suo cervello, nella sua razionalità, razionalità che avrebbe dovuto suggerirgli di allontanarlo perché la cosa si stava facendo davvero troppo intima, ma che invece lo portò a stringerlo un po' più forte a sé.
«Non fa così schifo come credi. Ci sono gli aspetti positivi, gli aspetti piacevoli» rispose il cacciatore, avvertendo la salivazione azzerarsi sillaba dopo sillaba.
Non va bene Dean, non va affatto bene...
«Ad esempio?» chiese l'angelo, poggiando inconsciamente le labbra sulla pelle chiara di Dean, provocandogli così una nuova cascata di brividi lungo la schiena.
«Avanti Cas, devo proprio spiegarti come nascono i bambini?» ironizzò Dean mentre l'aria attorno a loro si faceva più respirabile.
«Sei stupido» ribatté l'angelo, come un bambino offeso.
«E tu un moccioso» fece Dean, tirando via il panno ormai scarlatto dal collo dell'angelo.
Il sangue si era fermato anche se la ferita non aveva affatto un bell'aspetto; ma si sarebbe ripreso.
Il mondo non finisce per un morso di vampiro.
Eppure Dean non biasimò affatto la creatura che aveva fatto quello al suo angelo: quella pelle chiara, le vene violacee che sporgevano leggermente, il profumo invitante...
Cristo Dean, datti un contegno per la miseria!
«Ehm...adesso forse dovresti riposare» tentò di dire il cacciatore, ma adesso quella bocca indecentemente gonfia e pallida stava percorrendo ogni centimetro del suo collo, mandandogli il cervello in pappa completamente. «Cas...» lo richiamò, sebbene con ben poca convinzione.
«Sta' zitto» rispose Castiel, sorridendo appena, «magari dovresti spiegarmela...»
«Cosa?» domandò Dean mentre l'angelo tornava a fissarlo dritto negli occhi con un ghigno che prometteva qualcosa di peccaminosamente grandioso.
«La storia di come nascono i bambini» concluse, e le sue iridi blu come il mare divennero nere come la notte.
Oh, al diavolo...
Dean assalì le labbra dell'amico - amante - con ferocia: oh, gliel'avrebbe fatta vedere lui a quel moccioso impertinente. Quando il cacciatore morse con dolcezza la pelle chiara del collo del suo angelo lo sentì gemere appena.
Caro Cas, dubito che domani sarai ancora dell'idea che la vita degli umani è un vero schifo...

FINE.

   
 
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