Anime & Manga > Slayers
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    19/04/2012    3 recensioni
Prima ancora che la chimera potesse fare o dire qualcosa, Amelia si era letteralmente tuffata ad abbracciarlo. Zelgadis arrossì lievemente, mentre le piccole mani di Amelia si stringevano alle sue vesti per paura di perderlo nuovamente, e la principessa gli mormorò qualcosa di appena udibile tra le lacrime e i singhiozzi.
- Non farlo più - sussurrò lei, tirando su col naso. - Non farlo mai più!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non farlo mai più!

- Zelgadis!

Amelia si era fermata di colpo, nonostante il castello stesse per crollare inesorabilmente. L'amico Zelgadis era rimasto indietro, incitando Lina e gli altri ad andare avanti, tuttavia Amelia temeva fortemente che potesse rimanere sepolto sotto le macerie della fortezza... Che, per la cronaca, aveva cominciato a crollare non appena la Palla di Fuoco di Lina ( seppur accidentalmente ) ebbe centrato in pieno il pilastro sul quale si reggeva l'intera costruzione. Da qui dunque il motivo per cui il covo del perfido Ryòthamus, colui che la maga e i suoi compagni avevano giurato di eliminare dietro compenso, aveva cominciato a crollare come un gigantesco castello di carte.
Ma Zelgadis non si vedeva ancora.
Vedendola immobile come una statua di sale, Lina si voltò ad agguantare quella principessa sciagurata e se la caricò in spalla urlando come una disperata.

- Accidenti a te - sbottò la maga dai capelli rossi, sotto il peso di Amelia. - Non lo vedi che sta per crollare tutto!
- Ma Zelgadis è... Lui non è ancora... Lasciami, Lina, devo correre ad aiutarlo!
- Lina, Amelia - fece loro Gourry, sbracciando freneticamente davanti all'uscita. - Andiamo, datevi una mossa!
- Fai presto a parlare tu - ruggì la maga di rimando. - Vorrei vederti correre al mio posto e...

Purtroppo un malaugurato scossone fece inciampare Lina e, prima che quest'ultima potesse rialzarsi e correre, Gourry vide un grosso blocco di pietra scendere dal soffitto e rischiare di caderle addosso.

- Lina, attenta - fece lo spadaccino, sbarrando gli occhi dal terrore.

Lina e Amelia fecero appena in tempo a vedere il macigno scendere inesorabile contro le loro teste e, chiudendo gli occhi d'istinto, si strinsero l'una all'altra per la paura.

- Luce!

Un lampo accecante, una sferzata velocissima nell'aria, e il blocco si spaccò in due giusto un attimo prima di schiacciare le due fanciulle. Gourry abbassò dunque la Spada di Luce, consapevole di aver fatto appena in tempo, e porse la mano a Lina per aiutarla a rialzarsi.

- Non preoccuparti - sorrise lo spadaccino. - Coraggio, dammi la ma... Ahio!
- Potevi anche muoverti prima, deficiente - rispose la maga, assestandogli un violento pugno in faccia.
- Accidenti, è questo il modo di ringraziare ?!?
- Zelgadis è rimasto indietro - ricordò allora Amelia, incurante del fatto che il castello stava ancora crollando.

Subito fece per ritornare sui suoi passi ma, afferrandola lesta per il polso, Lina la guardò seriamente negli occhi. Non c'era più nulla che potessero fare per lui, tranne morire anche loro senza giovargli in alcun modo, ma ciò non voleva dire che la cosa li lasciasse indifferenti.

- Cerca di rendertene conto - sussurrò Lina gravemente. - Lui ha scelto di rimanere indietro, perché voleva che ci salvassimo dal crollo; morire adesso, significherebbe rendere il suo sacrificio completamente inutile!
- Ma...
- Andiamo, non c'è tempo da perdere - tagliò corto Gourry, afferrando entrambe ( una per braccio ) e guadagnando l'uscita a grandi falcate, dallo spilungone biondo e atletico che era.
Una volta all'esterno, lo spadaccino tirò un lungo sospiro di sollievo... Ovviamente prima che la sua collerica compagna si mettesse a scrocchiare le dita sopra di lui, guardandolo con gli occhi ridotti a due minacciose fessure triangolari.
Improvvisamente però, con un boato assordante, il centro del maniero crollò miseramente su sé stesso.
Amelia vide la scena, pallida in volto come non mai, e le sue labbra tremarono violentemente prima di dare libero sfogo a tutto il suo dolore.

- Noooooooooooooooooooooooooo !!!

L'urlo di disperazione di Amelia fu tale che, per un momento, riuscì a sovrastare perfino il rumore del crollo con la sua eco. L'attimo dopo la principessa crollò in ginocchio, buttando le braccia in avanti, e le lacrime scesero lungo il suo volto parzialmente nascosto dai capelli.
Sia Lina che Gourry, comprendendo benissimo il suo dolore, non dissero nulla.
Erano salvi, questo sì, ma a che prezzo?
Zelgadis aveva sacrificato la propria vita, pur di permettere loro di scappare, e la sua perdita era comunque una spada nel cuore di tutti... Soprattutto per Amelia.
Il gracile corpo della principessa era scosso dal pianto e da violenti brividi, tanto era angoscioso per lei sforzarsi di accettare quella perdita.
Del castello di Ryòthamus non era rimasto altro che un cumulo di macerie fumanti.
Lui e i suoi uomini erano probabilmente rimasti là sotto, orrendamente sepolti, e la medesima sorte era toccata anche al nobile e coraggioso Zelgadis Greywords.

- Amelia - provò a dire Lina, mettendole la mano sulla spalla.
- Ti prego, Lina - rispose lei, piangendo amaramente. - Non dirmi nulla, adesso...
- D'accordo, come vuoi - annuì la maga, triste e seria in volto allo stesso tempo.

Improvvisamente però, un leggero rumore di pietre smosse catturò la loro attenzione.
Tanto Amelia quanto Lina e Gourry sgranarono gli occhi, nel vedere qualcosa di "vivo" emergere dal mucchio di macerie: una figura dall'aspetto vagamente umano, anche se piuttosto malconcio, e la sua voce era assolutamente inconfondibile.

- Accidenti, odio doverlo ammettere - brontolò Zelgadis, tirandosi in piedi a fatica. - Ci sono effettivamente casi in cui, per quanto orribile a vedersi, questo corpo è davvero utile!

Così dicendo la chimera si spolverò i vestiti laceri e sporchi, come se niente fosse, e solo dopo si rese conto che Lina, Gourry e Amelia lo stavano fissando increduli.

- Mhm - esclamò. - Beh, che avete da guardare? Sembra quasi che abbiate visto un fantasma...
- Ze.. Zel - balbettò Lina. - Tu... Tu sei vivo, vero ?!?

Zel strinse gli occhi severo.

- Complimenti, deduzione brillante - rispose lui ironico. - Se la tua intenzione era quella di uccidermi però, potevi farlo senza metterti a demolire un intero castello e...

Malgrado la sua guancia fosse di pietra, Zelgadis sentì ugualmente lo schiaffo di Amelia sul volto.
La principessa aveva gli occhi lucidi di lacrime, ma erano lacrime miste a rabbia, gioia e tristezza insieme.
Sulle prime Zelgadis sembrò alterato per quel gesto tuttavia, osservandola meglio, riuscì a comprendere il perché.
Non era un segreto quello che Amelia provava nei suoi confronti, e quanto male le avesse fatto l'idea di averlo perso per sempre. Nel momento in cui il castello era crollato del tutto, Amelia aveva sentito un dolore al petto sufficiente ad annientarla, come se qualcuno le avesse piantato una spada dritta nel cuore.
Lo aveva creduto morto per un attimo, ed era convinta di essere morta anche lei.
Certo, rimanendo sepolto sotto tonnellate di roccia, Zelgadis non si era certo "divertito"... e tuttavia la paura e l'angoscia, all'idea che lui fosse effettivamente morto, Amelia le aveva sentite ugualmente. Per questo non poteva fare a meno di provare una gran rabbia, verso un dolore così grande e ingiustificato, ma era naturalmente felice che Zelgadis fosse ancora vivo.
Prima ancora che la chimera potesse fare o dire qualcosa, Amelia si era letteralmente tuffata ad abbracciarlo. Zelgadis arrossì lievemente, mentre le piccole mani di Amelia si stringevano alle sue vesti per paura di perderlo nuovamente, e la principessa gli mormorò qualcosa di appena udibile tra le lacrime e i singhiozzi.

- Non farlo più - sussurrò lei, tirando su col naso. - Non farlo mai più!

Zelgadis non rispose.
Le lacrime sincere di Amelia esprimevano tutto l'amore e l'affetto di lei nei suoi confronti.
Senza dire nulla, la chimera cinse le spalle della ragazza col braccio e socchiuse gli occhi. Per un attimo, tutta la sua concentrazione era volta a tranquillizzare la piccola Amelia... Tuttavia, alzando lo sguardo, si avvide di Lina e di Gourry: la prima sorrideva beffardamente, sfregandosi la punta del naso con l'indice; il secondo invece sbatteva gli occhi perplesso, con l'aria di non aver capito un benemerito accidente.

- Accidenti a voi, si può sapere che avete da guardare ?!?

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slayers / Vai alla pagina dell'autore: telesette