Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: IlaOnMars6277    20/04/2012    5 recensioni
"Era crollata la sua difesa che aveva tirato su con forza in tutto quel tempo.
Eh già…il tempo."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una Voce

 

 

 



Shannon la portò sul terrazzo e si accese una sigaretta. Guardava la donna che pareva avesse ridotto così il fratello, era impaurita ma faceva di tutto per mascherarlo, la fissò a lungo poi parlò “Vi conoscete?” la ragazza sorpresa rispose “Pensavo che ‘quattro chiacchiere’ fosse una frase in codice per non dire: ti gonfio il viso di mazzate.” Shannon rise poi si ricompose “sono arrabbiato, ma non sono una bestia, non picchierei mai una donna” Denise si rilassò leggermente, spostando il peso su una gamba ma lui riprese “questo non esclude che potrei denunciarti “. Lei sospirò piano, certa che prima o poi ci avrebbero pensato “Certo, me lo merito…cosa aspetti a farlo?”
 “Aspetto che mio fratello si svegli e decida lui la tua sorte”. Ottima scelta pensò lei, sarebbe stata denunciata in ogni caso; se lui non avesse ricordato nulla e anche se avesse ricordato perché lo aveva lasciato là da solo e la colpa era comunque la sua. Visto che la ragazza non rispondeva presa da chissà quali pensieri, lui gettò la sigaretta e fece per tornare dentro, ma prima di rientrare si fermò e disse, rimanendo di spalle “Non farti vedere qui in giro, per il bene di mia madre. Anzi…” e sbuffò divertito “..per il tuo di bene, non so se, si tirerebbe indietro come ho fatto io”.
Denise annuì, cosciente che l’uomo non potesse vederla e si allontanò da quel posto.
 


L’ennesimo sogno lo aveva svegliato di soprassalto, questa volta le voci erano diverse anche se quella voce dolce e piena di tristezza continuava a popolare i suoi sogni. Diceva parole di conforto e di rimorso, tristi e dolci allo stesso tempo, talmente strazianti da far male al cuore. Sembrava la voce di Denise, quella strana ragazza, così persa e forte allo stesso tempo, più forte di quanto lei pensasse. L’aveva conosciuta per così poco tempo, ma sembrava conoscerla da sempre; e pensare che avrebbe dovuto odiarla a morte per quello che gli era successo, ma non ci riusciva proprio. Al contrario, era preoccupato per la sua sorte e impaziente di poterla vedere, di poterle chiedere cosa fosse successo, di sapere se stesse bene. Voleva abbracciarla di nuovo, prenderla in giro per i cambi d’umore improvvisi, baciarla ancora come era successo quella notte quando lo guardava con quegli occhi spalancati e pieni di paure mai dette. Qualcosa dentro di lui scattò all’improvviso, scese le scale così in fretta che saltò due gradini alla volta, afferrò la chitarra e prese a scrivere.
 

Denise si buttò nel letto scoraggiata e distrutta nell’animo. Cosa pretendeva? Non poteva spiegare quello che era successo, sempre se fosse successo sul serio e che non lo avesse sognato, cominciava ad avere dubbi anche su quello. Anche se avesse spiegato l’accaduto rimaneva sempre un pericolo pubblico che aveva messo a repentaglio la vita di un uomo, pensandoci bene , meritava di essere denunciata. Se solo Jared si fosse svegliato ed avesse dato segni di ricordare l’accaduto, le sarebbe bastato per consolarsi che almeno non era una pazza; che oltre ad avere problemi nella vita reale, li aveva anche in quelle parallele e nei sogni. 
Si rivoltò sul letto a guardare il soffitto bianco, pensando a come informarsi sulle condizioni di Jared, visto che le era stato vietato di andare a trovarlo all’ospedale. Se lui non avesse ricordato non avrebbe potuto cercarla per avvertirla, sempre che lo volesse. Forse era meglio sparire definitivamente dalla sua vita, gli avrebbe evitato altri problemi. Se lui non l’avesse cercata, lei sarebbe sparita.
 
Shannon sedeva accanto al fratello, lo guardava e sperava si svegliasse al più presto. Non erano stati molto vicini ultimamente, quella mattina si erano visti solo sotto sua richiesta, anzi sotto minaccia, perché aveva inventato una scusa come al solito. Lo evitava da mesi per non raccontare i suoi problemi, non voleva mai aprirsi per non risultare debole, nonostante il fratello maggiore non avesse mai pensato che lo fosse. Ma ormai lo conosceva talmente bene da capirlo con un solo sguardo e quello che sperava in quel momento era che si svegliasse e lo guardasse negli occhi ancora una volta.








Vi avverto che questo è ilpenultimo capitolo ;) quindi dite la vostra, spiegatemi tutte le vostre ipotesi. Ci rivediamo con il capitolo finale ^_^
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: IlaOnMars6277