Ai guardo' la porta di casa.
Quella porta tanto familiare che si era sempre aperta su un nido
accogliente.
Quasi non riusciva a credere che non l'avrebbe piu' rivista.
Yota.
Ormai aveva fatto la sua scelta.
Moemi.
Era giusto cosi'.
Lei, Ai, era e sarebbe sempre stata la cara sorellina.
Yota le voleva bene, ma non nel modo che lei avrebbe desiderato.
All'inizio ne aveva sofferto, ma ora le andava bene cosi'.
Gli amori spesso finiscono.
A volte il sentimento che unisce due anime cambia irrimediabilmente e
quelli che un tempo erano affetto e armonia
finiscono per trasformarsi in insofferenza e imbarazzo. Poi, nei casi
piu' tristi, nascono le incomprensioni e si finisce per
odiare la persona che prima era la piu' importante in assoluto.
L'amore e l'odio. Sembrano uno l'opposto dell'altro, ma sono vicini,
molto vicini.
Ai non voleva lasciarsi trascinare dall'odio, anche se sembrava la via
piu' facile per dimenticare il suo dolore.
Sarebbe andata via, lontano, avrebbe vissuto la sua vita fino al
termine del suo periodo di riproduzione, poi sarebbe
tornata tra gli scaffali del Gokuraku. Fino ad allora Yota sarebbe
stato soltanto un ricordo del passato. Avrebbe
soffocato il suo dolore nell'oblio.
Neve. Un fiocco di neve, il primo dell'inverno, le sfioro' una
guancia.
L'aria si era fatta stranamente silenziosa.
Era quello il momento. Doveva andare.
Uno strano istinto la spinse a guardare un'ultima volta dentro la
vetrata della casa.
Yota e Moemi erano li', seduti sul divano a parlare.
La luce negli occhi di Yota era la stessa che il ragazzo aveva quando
si erano incontrati per la prima volta e si
divertivano tutti insieme.
Allora Ai riusci' a guardare nel suo cuore e comprese.
Il suo amore per Yota era stato un sogno, un bellissimo sogno
destinato a rimanere irrealizzato.
Il dolore che provava dipendeva dalla fine di quel sogno. Aveva volato
in alto su ali troppo fragili ed era caduta.
Pero' aveva volato e mentre lo faceva era stata felice.
Ai chiuse gli occhi e si senti' in pace con se stessa.
Sapeva che, anche se il suo sogno era caduto, il suo affetto per Yota
e Moemi non sarebbe finito.
Certe cose non cambiano, restano solide isole nella tempesta dei
sentimenti.
L'amicizia e' una di quelle.
La videogirl apri' la porta e rientro' in casa.
Sapeva che passato il ricordo della caduta, altri sogni avrebbero
spiccato il volo.
Forse qualcuno la avrebbe fatta cadere di nuovo, ma Ai era sicura che
uno di questi la avrebbe resa felice e chissa',
forse la avrebbe fatta diventare un essere umano.
Doveva solo aspettare.
E mentre aspettava sarebbe stata felice con i suoi amici.
I sogni hanno le ali
bianche come neve,
fragili come cristallo.
Una parola, un tintinnio solo
bastano a infrangerli.
Non volano piu', mai piu'.
Ma le schegge restano.
E tagliano il cuore.
La luce riflessa sulle ali bianche
non splendera' piu'.
Ma il ricordo del loro scintillio
e' come un marchio indelebile.
L' ombra di una luce che scalda la notte.
Cosi' crudele. Cosi' dolce.
Quel sogno non volera' piu',
ma il ricordo rimane.
E, sciolte le schegge nel cuore,
un nuovo sogno mettera' le ali.