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Autore: SpitFireScar    22/04/2012    2 recensioni
Venezia, 1486
Aro aveva scelto loro due, i suoi due cacciatori, dovevano trovare e eliminare l’immortale che aveva iniziato a fare strage nella bella Venezia, in un mese cinque donne e tre uomini erano stati brutalmente uccisi e loro dovevano eliminare quella piaga che rischiava di rovinare i raffinati piani dei loro Signori, cioè nascondere la loro razza all’umanità.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Demetri, Heidi
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'I Regnanti e la Guardia di Volterra'
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canervale a venezia

CARNEVALE A VENEZIA


Venezia, 1486



Aro aveva scelto loro due, i suoi due cacciatori, dovevano trovare e eliminare l’immortale che aveva iniziato a fare strage nella bella Venezia, in un mese cinque donne e tre uomini erano stati brutalmente uccisi e loro dovevano eliminare quella piaga che rischiava di rovinare i raffinati piani dei loro Signori, cioè nascondere la loro razza all’umanità.
Quella sera la Serenissima era in festa, il carnevale di Venezia aveva affollato Piazza San Marco e i canali intorno ad essa di persone mascherate con abiti variopinti, per un uomo comune sarebbe stato impossibile trovare in mezzo a quelle calca la loro preda, ma loro due non erano umani, erano predatori e nell’ambito della caccia erano i migliori.

Una donna statuaria, dalla bellezza divina, camminava a braccetto con un uomo , anch’esso di una bellezza innaturale, che solo la presenza del compagno permetteva alla donna ad ogni passo di non essere importunata da giovani baldanzosi e ubriachi, in mezzo al groviglio di persone, entrambi camminavano con estrema eleganza, avevano una pelle bianco pallido, lei possedeva lunghi capelli vermigli, tenuti in morbidi boccoli, un abito dalla lunga gonna e spalline a mezza spalla, anch’esso della tonalità del rosso, con cuciture di fili d’oro come ornamenti, mostrava una profonda scollatura, che metteva in risalto il seno marmoreo, le labbra erano ricoperte da un rossetto dal rosso accesso, la maschera nascondeva il resto dell’incantevole volto, ma da dove si potevano vedere due grossi rubini incastonati negli occhi.
L’accompagnatore, d’altro canto, non era da meno, il suo passaggio attirava l’attenzione di molte giovani, indossava un panciotto di cuoio nero con bottoni d’oro,con sotto una camicia dalle maniche a sbuffo, bianca immacolata, quasi quanto la sua epidermide, un foulard attorno al collo, rosso sangue con una “V” d’oro cucita sopra e un semplice maschera nera a nascondere il viso.
I loro occhi scrutavano ogni persona, ma la stretta più forte del giovane fece terminare la ricerca.
Prese il volto della giovane e portandolo vicino al suo sussurrò tre parole.
-Davanti a Noi.-
Lei lo guardò, sorrise e con estrema sensualità si avvicino all’individuo scelto.
Danzorono insieme, per tutta la notte, con eleganza lo allontanava dalla festa, lui era distratto da lei, non riusciva a pensare nient’altro che a quella creatura con cui si accompagnava nelle danze, i suoi occhi non si staccavano dagli occhi peccaminosi di lei, erano della stessa specie, l’aveva capito guardandola, erano entrambi creature della notte, immortali, bevitori di sangue e ne era contento, perché dopo il suo creatore era la prima vampira che vedeva.
Ma questa sua disattenzione non gli permetteva di notare altri  due occhi, anch’essi da predatore di uomini, che li seguivano da dovuta distanza.

Avevano raggiunto un vicolo, completamente al buio, nemmeno una fiaccola illuminava la strada, ma questa mancanza per loro era indifferente, i suoni della festa erano lontani, come ovattati, lei sorrideva maliziosa, si avvicinò e baciò delicatamente la labbra del vampiro, riconoscendo il sapore ferroso del sangue, mentre prese con forza i fianchi della donna e portandola più vicina a lui.
-Aspetta…- Con delicatezza lo allontanò e si abbassò una spallina -…Facciamo con calma.- Aggiunse sorridendo in maniera accattivante, una luce si accese nello sguardo della ragazza, una luce quasi sadica che eccitò la preda.
Un soffio di vento leggero che accarezzò la pelle dei due, trasportò aromi dalle raffinate spezie provenienti dalle barche ancorate al porto arrivate dall’Oriente, dei cibi raffinati presenti sulle tavole imbandite per il carnevale, il profumo delle donne che festeggiavano in strada, del loro sangue che pompava forte nelle vene e un odore che conoscevano bene, che si avvicinava veloce su di loro.
Il vampiro si girò di scatto.
Troppo lento.
Vide un uomo, un cacciatore che aveva gli occhi lussureggianti di una furia omicida, la pelle a causa dei riflessi delle fiaccole e della luna sembrava d’acciaio, il suo braccio era veloce come una spada e le sue dita, che si impiantarono nel collo dell’uomo, tagliavano come rasoi, falciò la trachea e le corde vocali, impedendo alla preda, ormai vittima, di urlare, con velocità fulminea lo disintegrò in mille pezzi, prima la testa, poi le braccia, il tronco e infine le gambe.
Lasciò la donna per prendere una fiaccola, diede fuoco ai resti dell’immortale, quando le membra furono incenerite, con un calcio buttò le ceneri nel canale della laguna, lasciando che l’acqua le portasse nel Canal Grande e da lì al mare per eliminare ogni traccia dell’assassinio.
-Demetri… - La rossa accarezzò il duro ventre in maniera sensuale –Che furia…- Sussurrò a fior di labbra all’uomo, attratta dalla violenza omicida del compagno.
-Adele- Lui la strinse a se e con voce bassa rispose –Eri assolutamente eccitante quando attiravi quello sprovveduto fuori dalla festa, non ti staccava gli occhi di dosso.-
-Come te…- Rispose, prima di iniziare a baciarlo, le loro bocche si cercavano fameliche, lui con mani sicure e esperte la spogliò prima di incominciare ad amarsi in quel vicolo sudicio, dove l’odore di acqua stagnante imputridiva l’aria, ma loro due non ne erano interessati, loro cercavano il corpo dell’altro, i loro odori e i reciprochi tocchi.

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-Demetri caro mio, come è andata la tua missione?- Domandò Aro, il loro signore, sorrideva e questo non era un bene, non era un sorriso di soddisfazione, ma quella smorfia irriverente era una maschera per studiare chi aveva di fronte e solo un modo c’era per dargli la certezza della riuscita del suo compito.
-Bene mio signore…- Rispose il vampiro porgendo la mano permettendo al capo dei Volturi di toccarla e leggere i loro pensieri.
Se la pelle di un vampiro era fredda, quella di un immortale millenario era ghiacciata, ritenne il segugio dopo lo sfiorarsi delle dita.
Lo sguardo di Aro divenne compiaciuto, le labbra si piegarono in un sorriso divertito.
-Come sempre un lavoro perfetto, mio capitano e vedo che ti sei goduto il viaggio a Venezia.-
Il segugio capì subito il riferimento e con un inchino si congedò dai sovrani abbandonando la sala dei tre troni.
Con passò veloce seguì una scia di emozioni, sensazioni e pensieri conosciuta, che lo condusse fino alle sua stanza, entrò chiudendosi la porta alle spalle, si girò e vide la rossa completamente nuda distesa sul suo letto.
-Mi hai trovato…- Disse con voce mielosa.
-Adele… Non potrei mai perdere le tue tracce.- Rispose spogliandosi e raggiungendola nel letto.




Note d’Autore:
Premessa, sono un ragazzo, ho letto i 5 libri, sotto consiglio di una amica, sono sempre stato appassionato di creature come Vampiri, Licantropi, Demoni…. Sinceramente la storia non mi è piaciuta, ma ho trovato interessante la storia dei Volturi e lo scontro con il clan dei Rumeni, cosa che la scrittrice avrebbe dovuto dare più spazio, oppure scrivere un libro su questo evento.
Il finale non mi è piaciuto, non mi sembra di essere l’unico a pensarla così, c’erano altri mille finali e lei ha scelto quello proprio più incoerente a mio parere.
Non ho letto la guida, quindi se c’è qualche errore cronologico è involontario.
Ho valuto scrivere una FF sui Volturi e in particolare sulla coppia Demetri e Heidi (Ho inserito OOC per sicurezza, anche se i personaggi sono descritti veramente poco...) i due cacciatori della famiglia reale.
Adele perché penso che non si chiamasse ancora Heidi nel 1486…
E infine 1486 e il carnevale non è una data e evento casuale, ma è una omaggio ad Assassin’s Creed II.

  
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