Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Mucca    25/04/2012    2 recensioni
"Le outer senshi difficilmente permettono agli altri di percepire l’emanazione della loro energia interiore." ... ma quando accade ciò che ne esce può davvero stupire. (questa è la mia prima FF, incentra sulle mie sailor preferite. Spero vi piaccia)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Outer Senshi, Un po' tutti | Coppie: Haruka/Michiru
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Primavera – part 1
Guardò l’orologio al suo polso, “ma quanto ci mettono a prepararsi???... per fortuna abbiamo ancora abbastanza tempo prima che inizi”.
Dopo tanto che vivevano insieme non riusciva ancora a capacitarsi di quanto tempo le “sue donne” impiegassero per scegliere cosa mettersi, truccarsi ed essere finalmente pronte per uscire di casa.
Le sentiva ancora chiedersi l’un l’altra se le scarpe che avevano scelto si intonassero bene con il vestito o se magari fossero meglio quelle altre che però avevano un po’ troppo tacco, e poi se era meglio l’ombretto viola o quello azzurro.
Scuotendo la testa si rassegnò ad aspettare ancora.
Guardandosi allo specchio a figura interna, che la sua amata aveva preteso fosse messo all’ingresso così da potersi dare un’ultima occhiata prima di uscire di casa, pensò a quanto veloce era invece lei nel prepararsi. “Che ci vuole…un paio di jeans, camicia, giacca, scarpe.. et voilà, pronta !”.
- Papà , come sto? Questa maglietta si intona bene con i miei occhi?-
Si voltò verso la ragazzina e sorrise pensando a quanto stava crescendo bene, anche se in una famiglia non convenzionale come la loro.
- Sì Hotaru, stai benissimo, quella maglietta ti dona veramente. Ah mi sa che dovrò cominciare a preoccuparmi di tutti gli spasimanti che inizieranno a correrti dietro!-
La ragazzina arrossì un po’ e sorrise al suo genitore adottivo – Sì però non li spaventare troppo o non ne resterà nemmeno uno!-
Haruka si avvicinò fino ad abbracciarla - Tranquilla, non lascerò che diventi una zitella acida come Sets! –
- Ahi!!- Il colpo alla nuca era arrivato all’improvviso.
- Scusa tanto ma a questa zitella è sfuggita la borsetta!- fece Setsuna fingendosi risentita ma ridendo con gli occhi.
- Allora, tutte pronte?.. ma, Haru.. che hai fatto?- Michiru era appena arrivata all’ingresso ed aveva notato la bionda massaggiarsi la nuca con la mano destra.
- Niente Michi, solo un po’ di educazione che cercava di entrare nella sua testa, ma non credo ci riuscirà mai!.- Disse Setsuna avviandosi verso la porta.
Proprio in quel momento il telefono prese a squillare.
- Oh no.. e adesso chi è che rompe?? No Michi …non rispondere… faremo tardi –
- Dai Haru, potrebbe essere importante…Pronto?.... cosa?... va bene ci vediamo lì tra poco. Era Makoto, ha detto che Usagi ha bisogno di tutte noi per un’emergenza-
- Di che si tratta? Io non ho avvertito niente dal vento e tu? –
- Niente nemmeno io dal mare. Ma se Usagi ha chiesto di andare tutte allora ci sarà sicuramente un buon motivo.-
- Lo spero per lei… magari se è una cosa veloce riusciamo comunque ad arrivare in tempo.-

Haruka guidò come se fosse su una pista di formula uno, così impiegarono pochissimo tempo ad arrivare a casa di Usagi. Le altre erano già tutte lì.
Appena entrate trovarono Usagi e Minako sedute sul divano ed in lacrime con le altre che cercavano di consolarle.
- Cosa è successo? perché piangete? – domandò subito Haruka preoccupata.
Le rispose Makoto - Luna e Artemis sono spariti.. –
La castana spiegò che erano usciti insieme il giorno prima e da allora non erano più tornati a casa, né per mangiare né per la notte. Usagi, Mamoru e Minako li avevano cercati nei posti che erano soliti frequentare ma di loro nessuna traccia. Usagi aveva provato anche a contattare Luna usando i suoi poteri ma senza alcuna risposta.
Michiru, Sestuna e Hotaru si unirono alle altre iniziando a fare ipotesi su cosa potesse essere successo: erano stati attaccati da qualche nuovo nemico, oppure erano stati rapiti da qualcuno per poi essere venduti o peggio, oppure erano stati investiti da un’auto….ogni ipotesi che veniva loro in mente sembrava peggiore della precedente.
- Direi di dividerci le zone della città ed andarli a cercare.- Propose Ami mettendo sul tavolo una mappa della città. Iniziarono così ad organizzare le squadre ed a scegliere ciascuna una zona da controllare.
- Ma vi siete impazzite?? –
Nove teste si girarono contemporaneamente verso Haruka, che era rimasta in piedi senza unirsi alla discussione.
- Io non ho alcuna intenzione di perdere la serata e magari anche la notte per cercare due che evidentemente non vogliono essere trovati!-
- Ma che stai dicendo Haruka?? La mia Luna non mi eviterebbe mai.. MAI!!!- le rispose Usagi con le lacrime agli occhi.
Allora la bionda motociclista decise di usare un tono più accondiscendente – Credo che non abbiate capito la situazione. Non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi, sono sicura che i vostri due gatti stanno benissimo e torneranno a casa quando lo riterranno opportuno.-
- Tu sai qualcosa Haruka? Sai dove sono e perché il mio Artemis non torna a casa? –
-No Minako, non so dove sono. Ma basta ragionare un pò per capire cosa è successo e perché preferiscono stare da soli. – “Lontani da voi due impiccione” aggiunse, ma solo nella sua mente.
Vedendo che le altre non riuscivano a capire dove volesse andare a parare con il suo discorso, Haruka decise di essere più esplicita.
- Allora… Siamo in primavera e loro sono due gatti…capito eh?-
Non ottenendo alcuna reazione né da parte delle altre guerriere né da parte di Mamoru, alzò gli occhi al cielo e sbuffando riprese a parlare – In primavera le gatte vanno in calore, ed i gatti sono attratti dall’odore che esse emanano incapaci di resistere al loro richiamo. Capite adesso quello che è successo?... Luna e Artemis sono da qualche parte a divertirsi e magari anche a provvedere ad allargare la famiglia. Torneranno quando la fame prenderà il sopravvento sulla passione.–
Terminò il suo discorso con un sorriso malizioso rivolto alla sua dolce metà. Non si aspettava la reazione violenta delle sue amiche che non tardò ad arrivare.
- MA CHE STAI DICENDO?? Luna non farebbe mai una cosa del genere!!! –
- Oh santo cielo Usagi, non crederai ancora che i bambini li porta la cicogna?? Da dove credi che arriverà Diana, la gattina di Chibiusa??-
- An..anche se fosse come dici tu… non sarebbero mai spariti così senza dire nulla!! -
- Ah ah ah…. certo come no… ce la vedo proprio Luna che ti dice “Usagi, scusa ma mi assento qualche giorno per andare a scop … ad accoppiarmi con Artemis”…ah ah ah –
- Ti sbagli Haruka… non tutti pensano solo al sesso! Dobbiamo andare a cercarli! –
La motociclista rimase un attimo interdetta udendo le parole di Ami, non si aspettava un linguaggio così esplicito da parte sua.
- Beh, andateci voi… noi abbiamo un impegno. Su ragazze andiamo che siamo ancora in tempo.-
Ma le sue coinquiline non si mossero.
- E’ primavera ogni anno eppure questa è la prima volta che spariscono. Ci deve essere un’altra spiegazione.-
- Niente di strano Sets. Gli altri anni c’era sempre un nemico da affrontare. Adesso invece siamo in pace da un bel pò di tempo, quindi anche loro hanno potuto rilassarsi e mettere da parte gli obblighi di consiglieri. Su, adesso andiamo che sennò non ci fanno più entrare. –
- Ma dov’è che dovete andare così di fretta? –
- Ehm, Rei… abbiamo i biglietti per il cinema. – rispose Hotaru.
- COSA??!!! – La mora rivolse il suo sguardo di fuoco verso Haruka – Fammi capire…. TU non vuoi venire a cercare Luna e Artemis e ti inventi tutta questa storia dell’accoppiamento perché vuoi andare al cinema??!!!...MA CHE RAZZA DI PERSONA INSENSIBILE SEI??!!!-
- SEI VERAMENTE UN’EGOISTA!! – urlò Ami perdendo la sua solita calma.
- EGOISTA….INSENSIBILE….MENEFREGHISTA…- Minako si alzò dal divano infiammandosi di più ad ogni aggettivo che gettava addosso alla bionda.
Anche Makoto si unì al coro che inveiva contro la motociclista.
- Dai Haru, andiamo a cercare i gatti… al cinema possiamo andarci un altro giorno.- La violinista si avvicinò alla sua compagna con toni più pacati, cercando di farle cambiare idea.
- Scordatelo Michi. Non ho intenzione di rinunciare alla nostra serata per andare a cercare due gatti in calore che se la stanno spassando da qualche parte, solo perché le loro padrone impiccione non sono state avvertite. –
- E se ti stessi sbagliando? Se fossero davvero in pericolo? –
- NON MI STO SBAGLIANDO! Se fossero in pericolo lo avvertirei, il vento mi porterebbe la loro richiesta di aiuto. Siccome niente…nothing…rien…nada…nichts…. possiamo andare tranquillamente al cinema. Ti ricordo che quella di stasera è un’anteprima mondiale e che ho fatto ore ed ore di fila per riuscire ad ottenere i biglietti! –
- Lo so Haru…. ma Luna e Artemis…i nostri doveri di sailor ….-
La motociclista aveva ormai perso completamente la pazienza.
- IO vado al cinema!! TU che vuoi fare…vieni con me oppure no? –
Michiru era combattuta tra l’andare a cercare i due gatti, come la sua coscienza le suggeriva, e il non voler ferire la sensibilità di Haruka. Alla fine scelse di compiere il suo dovere e con un movimento della testa fece capire alla sua compagna che stavolta non sarebbe andata con lei.
- Capisco. Sets… Hotaru… voi che fate? –
Anche le altre due le fecero capire che sarebbero andate a cercare i gatti, rinunciando alla serata insieme.
- Come vi pare…- si girò pronta ad andarsene, poi sulla porta si voltò e tirò a Michiru le chiavi dell’auto – queste servono più a voi che a me. Buona serata!! – disse con sguardo glaciale e poi se ne andò sbattendo la porta.
- Ma come fai a stare con una persona così insensibile? –
- Ti sbagli Rei… Haruka non è affatto insensibile… è solo molto orgogliosa e testarda. –
Fissando la porta chiusa da cui era appena uscita la motociclista Michiru avvertì una sensazione di freddo attraversarle il corpo ed una gran tristezza, la sua donna le mancava già e non sarebbe stato facile per lei farsi perdonare il non averla seguita, soprattutto se alla fine avessero scoperto che Haruka aveva ragione.
Dopo aver lasciato uscire un profondo sospiro, si voltò verso le altre – Allora, dividiamoci ed andiamo a cercarli.-
 
Vagarono per la città diverse ore divise in coppie, tenendosi in contatto con i loro comunicatori nel caso qualcuna di loro fosse riuscita a trovarli.
Mamoru era invece rimasto a casa nell’ipotesi che fossero tornati lì ed anche perché stava ancora cercando di far passare il tremendo raffreddore che lo affliggeva già da alcuni giorni.
Stava chino su una bacinella facendo i fumenti quando un rumore alla finestra attirò la sua attenzione.
Artemis era lì fuori che grattava sul vetro chiedendo di entrare. Mamoru si alzò di scatto e aprì la finestra permettendo al gatto bianco di entrare.
- Ciao Mamoru, Minako è forse qui da voi? Sono passato a casa ma non c’è. –
- Artemis.. ma dove sei stato? Minako è fuori con le altre a cercare te e Luna!....A proposito, Luna dov’è? –
 
Avevano girato in lungo e in largo ispezionando ogni singolo angolo della zona che spettava loro di controllare. L’umore di Michiru andava peggiorando ad ogni minuto, aveva provato più volte a chiamare la sua donna, ma senza alcuna risposta.
Cosa stai facendo Haruka? Anche se fossi andata al cinema a quest’ora il film è finito, eppure il tuo telefonino è ancora spento e non mi rispondi nemmeno al comunicatore. Come vorrei che fossi qui con me adesso.
- Niente nemmeno qui. Speriamo che le altre abbiano più fortuna di noi.-
Le parole di Rei la destarono dai suoi pensieri.
- Rei, tu avverti niente? Hai qualche visione? –
- No, Michiru. Nessuna visione o segnale da parte del fuoco.-
Ad un tratto sentirono un forte miagolio. Si guardarono un attimo prima di dirigersi di corsa verso l’origine di quel suono.
Seguendo il miagolio arrivarono ad un cancello che costituiva l’accesso ad un giardino privato. Guardando verso l’albero posto al centro del prato videro qualcosa che fece loro capire che forse Haruka non aveva detto poi una stupidaggine. Ai piedi dell’albero c’erano due gatti intenti a scambiarsi coccole ed anche a fare altro. Lasciando vagare lo sguardo nel prato notarono altre coppie di gatti intente a fare altrettanto.
- Ehm…ripensandoci adesso… forse Haruka potrebbe aver ragione.- Rei diede voce ai pensieri di entrambe. Michiru stava per risponderle quando il comunicatore si attivò.
- Dimmi Mamoru…cosa?... Artemis è a casa con te?... e Luna?...ah…ok… arriviamo. Chiami tu anche le altre?.... va bene.- chiuse la comunicazione e si voltò verso Rei - Possiamo tornare a casa, la ricerca è finita.-
 
Michiru e Rei arrivarono a casa di Usagi in contemporanea con Setsuna e Hotaru, appena in tempo per evitare la pioggia che stava iniziando a cadere copiosa.
Entrando trovarono le altre già tutte lì. Minako teneva Artemis in braccio ed era intenta a scuoterlo vigorosamente
- HAI UNA VAGA IDEA DI QUANTO SONO STATA IN PENSIERO, EH?? Sono due giorni che vi cerchiamo in lungo e largo… e tu che fai?? Te ne vieni qui tranquillo come se niente fosse e per di più ti trovo pure che ti stai ingozzando di cibo!!! Adesso mi dici subito quello che hai combinato in questi giorni e soprattutto dove è Luna –
-Ehm..Minako, magari se lo lasci un po’ respirare potrà rispondere a tutte le domande.. – provò ad intervenire Mamoru, vedendo il povero gatto sbattuto a destra e sinistra che cercava disperatamente di non vomitare quanto appena mangiato.
Minako si fermò e dopo aver riflettuto un momento mise a terra Artemis che frastornato dal movimento furioso a cui era stato sottoposto si accasciò a terra.
- Adesso parla. –
Sotto lo sguardo minaccioso della sua padrona, il povero gatto bianco iniziò imbarazzato
- Ehm…beh…ecco… siamo in primavera e…beh…magari non lo sapete ma… questa stagione per noi gatti …ecco…è un periodo particolare…sì. ecco…insomma…è la stagione del…-
- dell’accoppiamento – concluse per lui Mamoru.
- Ehm..già…esatto.-
- Ma…ma…tutti gli anni è primavera e prima d’ora non avevate mai fatto niente del genere? –
- Beh, ecco, Usagi..anche gli altri anni sentivamo l’impulso ad accoppiarci, ma ci siamo sempre frenati perché c’era sempre un nuovo pericolo, un nuovo nemico da combattere… ed i nostri doveri vengono prima di tutto. Ma è da parecchio che è tutto tranquillo e quindi ci siamo lasciati andare.-
- Ma perché non ci avete avvertite? – chiese Minako intuendo però già la risposta.
- Ehm…beh…ci vergognavamo un po’ e non sapevamo come dirvelo. –
- Luna dov’è?- chiese Usagi ancora un pochino preoccupata per la sua gatta.
- Non lo so. Beh… dopo… ehm… tanto….ehm… movimento….a me è venuta fame e le ho proposto di tornare a casa, lei invece aveva voglia di farsi una bella corsa in giro per la città e così ci siamo separati. Comunque non preoccuparti mi ha detto che sarebbe tornata a casa entro domattina.-
Mentre Artemis finiva il suo discorso a tutti i presenti vennero in mente le parole pronunciate da Haruka solo qualche ora prima “Torneranno quando la fame prenderà il sopravvento sulla passione”.
- Ci siamo arrabbiate con Haruka e le abbiamo detto delle frasi orribili…invece aveva ragione lei. Dobbiamo chiamarla e scusarci. –
Makoto diede voce ai pensieri di tutte, poi si volse verso Michiru come ad invitarla a telefonare alla bionda.
- Ho provato a chiamarla più volte, ma ha il cellulare sempre spento e non risponde nemmeno al comunicatore. – disse la violinista rispondendo alla tacita domanda delle altre che avevano rivolto lo sguardo verso di lei.
- Beh, sarà ancora dentro il cinema? –
- No Rei. Conosco bene Haru. Scommetto quello che volete che non è andata al cinema, ma è in giro a cercare Luna e Artemis. Sicuramente starà brontolando ad ogni passo e starà rivolgendo frasi non proprio gentili verso noi e i gatti, colpevoli di averle rovinato la serata. E per di più ha anche iniziato a piovere.-
Michiru provò di nuovo a chiamarla con il comunicatore ma senza ottenere risposta. Allora prese il cellulare dalla borsetta e riprovò a telefonare alla sua donna, ma con il medesimo esito.
- Ancora spento… le mando un sms così appena riaccende il telefonino tornerà a casa. –
Torna a casa. Gatti al sicuro. Avevi ragione tu. Scusami. Ti amo. Michi
Sapeva bene che ci sarebbe voluto ben più di un sms per farsi perdonare, ma sperava che riaccendesse presto il telefonino almeno non avrebbe preso troppa pioggia.
Visto che sembrava ormai tutto risolto decisero di tornare ognuna alla propria casa. Minako ed Usagi si scusarono con le altre e le ringraziarono per la loro disponibilità, promisero inoltre che l’indomani avrebbero pensato al modo più opportuno per farsi perdonare da Haruka.
Uscite dalla casa di Usagi e Mamoru si separarono dirette ognuna alla propria abitazione. La pioggia ormai cadeva copiosa e non accennava a voler smettere, probabilmente avrebbe piovuto per tutta la notte.

Arrivate a casa, Setsuna parcheggiò l’auto nel loro garage. A conferma dei  pensieri di Michiru notarono subito il posto lasciato vuoto dalla moto di Haruka.
- Oh no, papà si starà bagnando tutta. –
Buttata sull’attaccapanni a muro che avevano in garage c’era la giacca con cui Haruka era uscita di casa quella stessa sera.
- Beh, almeno si è messa il giubbotto da moto, che la riparerà un po’ dalla pioggia.-  osservò la violinista notando cosa mancava dall’attaccapanni e prendendo in mano la giacca lasciata lì dalla sua amata. Mentre si avviava per le scale strinse a se la giacca, sentì qualcosa di duro dentro una delle tasche, mise una mano dentro e tirò fuori il cellulare ed il trasmettitore che la bionda aveva lasciato lì. “Ecco perché non mi rispondevi
Entrarono nell’appartamento vuoto e buio.
- Sarà il caso di lasciarle qualcosa di asciutto qui all’ingresso, così non sgocciolerà per tutta casa.-
- Buona idea Sets. Vado a prendere un asciugamano, l’accappatoio e dei vestiti asciutti. – Michiru si diresse verso la loro camera da letto. Una volta da sola avvicinò la giacca al viso per sentire l’odore della sua amata. “Torna presto amore”. Prese la maglietta ed i pantaloncini che la motociclista indossava per dormire, il suo accappatoio ed un asciugamano pulito. Tornata nella sala trovò le altre coinquiline che discutevano.
- Io voglio stare sveglia ad aspettare papà Haru.-
- No Hotaru. E’ tardissimo e devi andare a dormire. Andremo tutte e tre a dormire.-
Michiru si avvicinò a sua figlia adottiva e accarezzandole dolcemente i capelli le disse che aveva portato i vestiti asciutti per la bionda e che anche lei sarebbe andata a letto.
Hotaru cercò di protestare dicendo che non aveva sonno, ma poi arrivò uno sbadiglio ed un altro ancora e le palpebre le si fecero improvvisamente pesanti. Allora si lasciò guidare dalla violinista fino alla sua camera. Dopo essersi messa il pigiama ed infilata sotto le coperte chiamò la mamma dai capelli acquamarina, che era ormai sulla porta della cameretta.
- Papà è arrabbiata perché non siamo andate con lei? –
- Credo di sì tesoro.-
- Ma tornerà a casa vero? Non se ne andrà?- chiese la ragazzina con uno sguardo spaventato.
- Ma certo Hotaru. Haruka tornerà da noi.- Michiru si avvicinò alla figlia e prese ad accarezzarle dolcemente la testa.
- Non devi preoccuparti, papà non ci lascerà mai. Domani le chiederai scusa e l’abbraccerai forte e vedrai che non sarà più arrabbiata. Adesso dormi e fai dei bei sogni.-
Diede un bacio sulla fronte della ragazzina e poi gliene lanciò un altro con la mano uscendo dalla stanza e chiudendo la porta.
- Ancora la solita paura? – le chiede la guerriera di Plutone che la aspettava in corridoio.
- Sì Sets. Ha ancora paura di perdere la sua famiglia. Ci vuole tempo e forse non le passerà mai del tutto. Anche se racchiude in sé il potere immenso di Sailor Saturn, non dobbiamo dimenticarci che è ancora una bambina. Sua madre naturale è morta e suo padre…beh non può starle vicino. Noi siamo la sua famiglia adesso, l’unica su cui può contare.-
- Lo so. E’ che mi si stringe il cuore a sentirla così spaventata. –
- Quando ha questi momenti noi due non bastiamo, l’unica cosa che la tranquillizza è l’abbraccio di Haruka.-
- Uhm, già. Cosa avrà poi di così speciale.-
Le labbra di Michiru si aprirono in un sorriso – Quando Haru ti stringe tra le sue braccia forti ti trasmette una sensazione di calore, di amore, di forza e dolcezza insieme che ti fanno sentire amata, protetta e al sicuro. Dovresti provare per capire. –
- Mah….sarà come dici…ti credo sulla parola. Buonanotte.-
- Buonanotte anche a te. –
Michiru si tolse l’abito e si preparò per andare a dormire, consapevole che non sarebbe riuscita ad addormentarsi senza la sua donna accanto. Prima di infilarsi a letto scostò la tenda della camera e guardando fuori notò come la pioggia continuasse a cadere copiosa. “Dove sei Haruka? Sei ancora troppo arrabbiata per tornare?
Lasciando uscire un profondo sospiro rimise a posto la tenda, appoggiò il proprio cellulare ancora acceso sul comodino e si mise sotto le coperte… in attesa.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Mucca