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Autore: Shining92    26/04/2012    4 recensioni
"...Non qui,non stanotte,non così..."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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°That damn cold night° 

 
 
 
 Era una notte così gelida,che perfino un soffio di fiato faticava a fuoriuscire dalle vie respiratorie,
cristallizzandosi dentro il petto,provocando delle fitte persistenti.
O almeno questo era quello che Ash poteva provare,sotto il cielo stellato e senza nubi,
nel bel mezzo dell'oceano atlantico. A circa una notte di viaggio dalla bellissima New York,che tanto attendeva
 l'arrivo della nave più grande mai costruita nella storia dell'uomo.
Il più maestoso e inaffondabile transatlantico che attraversava l'oceano durante il suo viaggio inaugurale.
"Inaffondabile"
Fino a che la collisione con una montagna di ghiaccio aveva squarciato la fiancata destra della nave
 che aveva cominciato ad imbarcare acqua come una bacinella bucata.
Quel cielo sereno e traditore li aveva ingannati,ingannati tutti.
Ormai già 5 compartimenti erano allagati...
Una nave può restare a galla e sopportare uno squarcio con 4 compartimenti allagati,
ma non 5,non 5.
Da prima pagina.
Certo,per Ash,che aveva vinto quel biglietto grazie ad una fortunata mano a poker,aveva tutto un altro sapore.
Ma soprattutto,ce l'aveva da quando aveva incontrato lei.
Una giovane donna bisbetica e viziata,non di certo uno zuccherino,così impossibile da avvicinare all'apparenza
eppure così dolce e sensibile.
A questo pensava il ragazzo squattrinato di terza classe mentre stringeva al petto un'aristocratica
dal cuore semplice e umile.
Dinanzi ai suoi occhi era un inferno di freddo e acqua,una fiumana di corpi che si mescolavano nel tentativo
di mettersi in salvo,in qualche modo.
Molti pregavano.
Grida e dolore.
Tanta sofferenza.
Paura.
Era quella che avrebbe letto Misty negli occhi del ragazzo se si fosse voltata a guardarlo in quel preciso istante.
Ma non poteva,doveva farsi forza,doveva restare lucido o il panico avrebbe preso il sopravvento.
E lui non poteva assolutamente permettere che la sua Misty si sentisse persa e spaesata senza il suo sostegno.
La strinse più forte a se mentre con l'altro braccio si aggrappava al parapetto della poppa...
Ormai la prua era del tutto coperta dall'acqua.
La poppa si era rialzata di tantissimi metri e Ash non aveva il coraggio di guardare giù.
Poteva sentire le urla delle persone che disperate si gettavano in mare da ogni dove.
Era la disperazione.
Madri che tenevano stretti i loro bambini tra le lacrime.
Qualcuno implorava una qualche essenza divina che tutto finisse presto.
Non riusciva a focalizzarsi su dei volti in particolare,li confondeva nella folla,vedeva i corpi scivolare lungo tutta la nave
senza riuscire a fermarsi se non sbattere contro qualcosa violentemente.
Notò la difficoltà con cui restava ancora aggrappato al parapetto.
Aveva dato, nella disperazione, adito a tutti i suoi muscoli perché sostenessero il peso dei due corpi.
Abbracciò Misty molto forte.
La rossa era sconvolta.
Si guardava intorno con gli occhi sbarrati senza riuscire nemmeno lontanamente a prevedere cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
Si strinse forte al petto del ragazzo che la teneva a stento.
Davanti a se una madre stringeva il suo bambino tra le lacrime rassicurandolo.
Si voltò nella direzione opposta.
Una giovane ragazza bionda la guardava spaventata con gli occhioni azzurri spalancati.
Misty la osservò abbozzando un sorriso,sembrò dirle,
"So bene che hai paura,siamo tutti qui,attendiamo tutti la stessa sorte".
La ragazza quasi non riusciva a credere di trovarsi in quella situazione.
Cercava perfino di rifugiarsi dal pensiero di morte e dolore.
Ma come si fa a fuggire dalla propria mente ?
Non voleva accettare una fine del genere.
Non ora che aveva trovato lui.
Ash era quel profumo di libertà che,nella sua vita, il vento non le aveva mai portato.
Era la brezza primaverile un po’ frizzantina e sonnolenta .
La giocherellona spuma di mare.
Era tutto quello che nella sua vita non c'era mai stato.
Quello stupido cicaleccio a cui era soggetta ogni santo giorno.
Un'interminabile su e giù fra feste balli di società.
Sempre le stesse persone.
Sempre la stessa gente cieca.
Lui era la sua evasione adesso.
E non poteva assolutamente perderlo.
Alzò gli occhi al cielo.
C'erano molte stelle quella notte.
Assistevano silenziose alla disfatta di un titano,divorato dalle acque.
Così lontane e impotenti di fronte a tanto scempio...
Forse,pensò Misty in uno slancio di speranza,noi tutti tra poco faremo parte del firmamento.
Brilleremo insieme a loro nel cielo nero che sta sopra l'oceano...
Sarebbe magnifico poter stare con te per sempre Ash.
Diventeremmo due puntini luminosi brucianti d'amore.
Guardò il brunetto negli occhi.
“Ash…E’ qui che ci siamo conosciuti!”
Esclamò sorridendo debolmente con le labbra scure e tremanti.
Lui non poté fare altro che osservarla con gli occhi lucidi e innamorati,
le poggiò un lieve bacio sulla fronte e la abbracciò forte.
Uno scossone fece tremare quel che rimaneva della nave.
Ash si sporse scrutando ciò che stava succedendo al centro di essa..
Ma le luci si spensero in quel preciso istante,in un boato di urla impaurite.
Il ragazzo pensò che finché ci fosse stata luce ci sarebbe stata una speranza per tutti.
Era assurdo,ma il panico ci fa diventare irrazionali.
Quando l’oscurità li avvolse e tutto ciò che potevano sentire erano i rumori metallici della nave e le grida allora si resero conto di essere solo dei condannati a morte in quel mare enorme…
E la nave si stava spaccando…
Come fosse un grissino.
Non aveva retto la pressione e aveva ceduto spezzandosi con una tale violenza da generare un risucchio spaventoso.
Le grida di coloro che riuscivano a vederlo e di quelli che venivano trascinati nel vortice risuonavano nelle orecchie di Ash come un’eco lontana.
Era un incubo.
“Che succede?!?”
Misty spaventata era spaventata a morte.
“Non lo so!”
Ash preferì mentire,ma non riuscì a nasconderlo per molto.
Fece aggrappare la rossa al parapetto e abbracciandole la schiena tenendola ben stretta.
“Reggiti Forte!!”
La poppa precipitò improvvisamente nell’acqua,staccandosi dal resto della struttura
con un boato di urla a cui i due non riuscirono ad unirsi.
Venivano sballottati da una parte all’altra,sia a causa della folla sia a causa dei movimenti bruschi della nave.
Ash aveva capito cosa stava per succedere.
La nave si sarebbe risollevata da un momento all’altro trascinata dalla prua.
Una volta allagatasi,li avrebbe trascinati sul fondo del mare.
Non c’era nulla che potesse fare se non pensare di spostarsi dal lato opposto della balaustra.
Scavalcò velocemente calpestando perfino le mani delle persone aggrappate.
Non c’era tempo.
“ Non posso Ash,non ce la faccio!”
Era stremata.
“AVANTI TI AIUTO IO!!”
Sollevò Misty per un braccio riuscendo a portarla dall’altra parte.
Non appena si furono sistemati la nave rimase per molto tempo in posizione verticale.
Quello che potevano vedere da quella postazione erano tantissimi corpi che precipitavano l’uno sull’altro.
Agghiacciante.
Si voltò per un istante a guardare verso il mare aperto alla sua destra.
Immaginò di vedere con gli occhi delle persone sulle scialuppe.
Impossibile da descrivere.
“E adesso??”
“Non lo so,non lo so!”
La nave cominciò a muoversi,all’inizio lentamente,poi sempre più veloce.
Trascinata giù dal peso della prua allagata.
“CI SIAMO,LA NAVE CI TRASCINERA’ GIU!!!!”
Misty era nel panico.
E anche Ash non sapeva più cosa fare.
“COSA FACCIAMO?!? HO PAURA!!”
“CE LA FAREMO MISTY! NON LASCIARE LA MIA MANO!”
Lei strinse più forte che poteva la mano del ragazzo.
Al punto da non riuscire più a sentire le ossa.
Sprofondavano velocemente,l’acqua era sempre più vicina e loro non potevano far altro che tenersi per mano.
                       “TRATTIENI PIU ARIA CHE PUOI!!! FIDATI DI ME!”
“MI FIDO!”
“ADESSO!!!”
Inspirarono profondamente,riempiendo i polmoni con quanto più ossigeno fossero capaci di trattenere.
L’impatto con l’acqua fu devastante.
Il risucchio dell’affondamento della nave che ormai viaggiava verso il fondale aveva separato i due ragazzi.
Misty si sentì sperduta quando riemerse.
L’oceano era diventato un tappeto di corpi ammassati che urlavano e sbraitavano,pregando di poter essere salvati.
                                    Era gelida e non c’era scampo a quel freddo.
Era come avere il corpo trafitto da mille lame.
“AAAASH!!!”
“MISTY!!! SONO QUI!”
La sua voce le scaldò un poco le membra,anche se in realtà era solo una sensazione,si sentì protetta.
“NUOTA MISTY! DEVI NUOTARE!!!”
“NON CE LA FACCIO ASH!! E’ GELIDA! NON CE LA FACCIO!”
“CE LA FAI ECCOME MISTY! SBRIGATI!!!”
La strattonò violentemente per farla muovere.
Raggiunsero nuotando un pezzo di porta galleggiante e le permise di salirci sopra.
Era un inferno di urla strazianti.
Ash si voltò a guardare un ufficiale aggrappato ad una sedia,mentre disperato richiamava con un fischietto le scialuppe di salvataggio.
Gli urlava di tornare indietro,di salvare i bambini.
Ma nessuno accorse a quel richiamo.
L’acqua che aveva bagnato i capelli si era cristallizzata.
Il respiro era affannato e pesante.
Sembrava congelarsi insieme all’aria.
“Le…le scialuppe t-torneranno Misty!”
“ …no…”
“Si,hanno…hanno dovuto allontanarsi..p-per non essere risucchiate ma adesso…torneranno…torn..eranno…”
Misty aveva chiuso gli occhi pregando.
Non sapeva più nemmeno cosa pregare.
Nessuno sarebbe tornato indietro.
Nessuno avrebbe rischiato tanto…
Tutti avrebbero preso le barche d’assalto e allora sarebbe stata la fine.
E gli ufficiali lo sapevano,non si sarebbero avvicinati.
 “ Ash,non sopravvivremo…”
“S-si, invece,ce la caveremo…e..s-scriveremo…una lettera di protesta…e…”
“Ti amo Ash….”
Il corvino tremò più forte,sia per il freddo,sia per le parole appena udite.
Guardò Misty negli occhi,con tutto l’amore che poteva trasmettergli.
Strinse le sue mani più forte.
“No…Misty,n-non dire addio.”
“Sento tanto f-freddo..”
“Q-questa notte… s-sarà solo un brutto ricordo…andrai avanti…avrai dei bambini e,li vedrai crescere…n-non dire addio,p-perché tu morirai tra molti,m-moltissimi anni,nel tuo letto,c-caldo e s-soffice,e s-sarai felice…ma,p-promettimi,promettimi che non ti arrenderai,anche quando c-crederai che non ci sia speranza,non dimenticarlo Misty…non qui,non stanotte…non così…”
La rossa lo aveva ascoltato con attenzione,non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi
Amava quel ragazzo con tutta se stessa,non poteva non credergli.
“I-io…te lo prometto,non lo dimenticherò... Ash”
Ash le baciò le mani dolcemente,la rossa poggiò il capo sulle mani del corvino.
Aspettando…aspettando cosa non lo sapeva nemmeno lei.
Di vivere?
Di morire?
Dopo cinque o sei minuti,tutto si era acquietato,le grida erano flebili e imploranti.
Misty non riusciva più a distinguere i suoni.
Ormai non sentiva più il suo corpo,ormai non riusciva a distinguere la vita dalla morte.
Dopo molti minuti si rese conto di starsene distesa osservando il cielo nero pezzato di stelle.
Era vicina al trapasso…
Continuava a tenere la mano fredda di Ash stretta.
Improvvisamente udì qualcosa..
                                         Una voce le arrivava ovattata e lontana.
Non capiva cosa stesse dicendo.
Ormai era tutto silenzioso intorno a lei,dovevano essere morti tutti.
Qualcosa si muoveva più lontano.
Era una scialuppa.
Erano tornati a prenderli,finalmente erano salvi.
Si girò a fatica verso il moro.
“…Ash…Ash…c’è una s-scialuppa…Ash, una scialuppa…!”
Lo scrollò cercando di capire perché non rispondesse.
“Ash….ash…c’è una scialuppa…”
Lui non rispondeva,se ne stava immobile con gli occhi chiusi,bianco e rigido.
Il ghiaccio che gli ricopriva le sopracciglia e i capelli.
Le lacrime calde cominciarono a scorrere sul suo viso.
Ash non le avrebbe risposto che andava tutto bene.
Ash non le avrebbe mai più detto nulla…
E quando Misty si rese conto che continuare a chiamarlo non lo avrebbe riportato indietro…che la sua voce non era abbastanza…
Poggiò la testa sulle sue mani.
Piangeva sommessamente,non aveva nemmeno più la forza di disperarsi.
Chiuse gli occhi…la scialuppa si stava allontanando.
Non voleva lasciarlo.
Non poteva lasciare Ash così…
Ma poi in un lampo si accese in lei un istinto di sopravvivenza che non riusciva a tenere a bada.
Aprì gli occhi.
“Siamo qui…”
Si rese conto che la sua vera colpa sarebbe stata morire lì così,mentre Ash aveva fatto di tutto per salvarla.
Avrebbe vanificato il suo sacrificio e non era giusto.
Inoltre lei gli aveva fatto una promessa...e le promesse vanno mantenute.
“ Siamo qui…tornate,tornate!”
Doveva fermarli…doveva raggiungere la scialuppa.
“Tornate qui…”
Staccò la mano di Ash che si era ormai congelata sulla sua.
Gli poggiò un ultimo bacio sulle dita.
“Non.. lo dimenticherò Ash…te lo prometto…ti amo..”
E dopo avergli detto addio lo lasciò andare…
Le acque nere dell’atlantico lo avvolsero dolcemente.
Accogliendolo in un abbraccio eterno.
Coraggiosamente scese da quel pezzo di legno che l’aveva tenuta in vita.
Si immerse nelle gelide acque e raggiunse,arrancando,l’ufficiale che si era congelato con in bocca ancora il fischietto.
Lo prese e cominciò a fischiare con quanto più fiato avesse in gola.
Fischiò finché non sentì i polmoni svuotarsi.
Fischiò per sentire la vita a cui si era aggrappata con tutte le sue forze.
Quando fu recuperata e fu avvolta in una coperta,guardò verso il mare.
Lo avrebbe amato per sempre.
Per tutta la vita.
La Carpathiache li avrebbe soccorsi arrivò all’alba,in mare non vi era più nulla…
Come se l’oceano avesse tenuto per sé ogni cosa,come se il dramma fosse stato nascosto poiché troppo vergognoso.
Misty era distrutta,ma in cuor suo riusciva a pensare solo ad una cosa.
Avrebbe aspettato fino al giorno in cui sarebbe morta solo  per rincontrarlo.
E intanto lui le aveva lasciato qualcosa che l’avrebbe fatta sentire meno sola,pensò poggiando lievemente le dita sul ventre…

I nostri beniamini nei ruoli drammatici di Jack e Rose,un amore sfortunato e profondo,che ha fatto sognare tutti noi...

 

Baci,Shin.


  
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