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Autore: cheekbones    27/04/2012    10 recensioni
Matrimonio di Jimmy Palmer: complici un pò di champagne e una canzone, Tony e Ziva si ritrovano a parlare di un altro matrimonio. Forse più imminente di quanto pensano...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I HAVE NOTHING





"Sto per vomitare"
"Tony!"
L'uomo si voltò verso la sua collega e accennò un sorriso. "Che c'è?"
Ziva alzò gli occhi al cielo. "Non è carino che tu dica queste cose"
"Non hai detto altro per tutta la cerimonia in chiesa!" si difese, puntandole contro l'indice. Lo champagne nel suo bicchiere oscillò.
"Mi riferivo ai vestiti e al pianto dei parenti. Mica a tutta la baracca" gli rivolse un sorriso canzonatorio.
Nessuno dei due immaginava che Jimmy Palmer, il Gremlin, l'ometto dei Cadaveri, avrebbe organizzato un matrimonio così dannatamente lungo: a Ziva dolevano i piedi, a causa dei tacchi, e Tony sentiva la giacca e la camicia che gli opprimevano il petto. Solo Abby sembrava davvero divertirsi, mentre McGee la osservava divertito, e Gibbs, con Ducky, bevevano in un angolo della larga sala ristorante.
Improvvisamente partì I Have Nothing, e la sposa cominciò a piangere. Doveva essere la loro canzone, o giù di lì, perchè si abbracciarono e cominciarono a ballare. Abby trascinò con sè McGee.
"Non ci costringeranno a ballare, vero?" deglutì Tony, allargandosi il colletto della camicia. "Potrei rispondere davvero male"
"Tranquillo, hai la faccia troppo scura e annoiata. Nessuno avrebbe il coraggio di invitarti a ballare" Ziva prese un sorso dal suo bicchiere e spostò il peso sul piede destro. "Questi tacchi mi stanno uccidendo. Quanto credi che durerà?"
"Spero poco... uh, guarda. Anche Gibbs sta ballando..." le diede una gomitata, divertito.
Ziva sorrise, e quasi sembrò addolcita. "Oh. Quella è la mamma della sposa?"
"Già. E quella con Ducky è la mamma dello sposo" scoppiò a ridere, coprendosi gli occhi con la mano libera dallo champagne. "Stanotte non dormirò"
"Esagerato" alzò gli occhi al cielo. "E' vero che hanno una certa età" scrollò le spalle. "Ma nessuno gli vieta di avere dei flirt" alzò il mento, soddisfatta per la sua arringa in favore dei due.
"Con due donne sposate? Al matrimonio dei figli?" Tony alzò un sopracciglio.
"Ma per favore!" lei sbuffò. "Non è questo che fermerebbe te"
"Ma io sono io. Insomma... chi mi resisterebbe?" sorrise lascivo e fece una giravolta su sè stesso. "Faccio colpo sull'altro sesso... e anche sullo stesso sesso, detto tra me e te. Però non mi è mai interessato, sia chiaro" alzò le mani. "Sono dalla sponda giusta"
"Immagino" mormorò Ziva, prendendo un altro sorso di champagne. "Anche se ho avuto dei dubbi..."
Tony soffocò mentre beveva. "Cosa!? Quando, come, dove, perchè?" ringhiò. "Hai qualche problema, tu!"
"Scherzavo!" scoppiò a ridere, poi tornò seria. "Anche se quella tua maniacale passione per vestiti e capelli..."

Don't make me close, one more door
I don't wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare

"Oddio" Tony afferrò un braccio di Ziva e glielo strinse leggermente. "Guarda!" le sussurrò, con voce spiritata.
"Cosa?" borbottò lei, voltandosi verso il lato che il collega gli stava indicando. Una ragazzona, con un buffo vestito color confetto, stava andando verso di loro con un sorriso alquanto malvagio. "E' una delle damigelle. Quella che voleva violentarti, no?" si voltò verso Tony, divertita.
"Appunto. Vorrà ballare con me. Assolutamente no!" rabbrividì. "Dai, vieni..."
"Eh?" Ziva fece un passo indietro. "Non ci ballo con lei!"
Tony la guardò sconvolto. "Ma sei... ? No, guarda" sorrise. "Non voglio saperlo. Dicevo, vieni a ballare con me, così la liquido"
"Non se ne parla" Ziva scosse la testa. "Mi fanno male i piedi, sono stanca, ho voglia di farmi una lunga doccia e..."
"Faccio al posto tuo i rapporti per un mese... " Ziva alzò un sopracciglio e Tony pestò i piedi a terra. "Ok, due!"
"Affare fatto" sorrise e si lasciò condurre in pista, sottobraccio.

Or must I imagine you there
Don't walk away from me
I have nothing, nothing, nothing
If I don't have you, you, you.

Ziva, con le braccia attorno al collo di Tony, si guardava intorno curiosa. "Perchè piangono?"
"Perchè è un ballo romantico, guanciotte dolcI" sbuffò sorridente. "E questa sarà la canzone degli sposi, guarda come sono carini..."
Ziva lo obbligò a cambiare verso del loro ridicolo dondolare, per osservare la coppia. "E' vero. Sembrano felici..." arricciò il naso e si voltò verso il suo partner: "Vedi, Tony? C'è qualcuno che è davvero felice di affidare completamente la vita nelle mani di qualcun altro. Per sempre" l'apostrofò.
Tony la guardò male. "Ok, se vogliamo dirla proprio tutta, esiste il divorzio"
"Dicevo in senso metaforico..."
"Visto che sbagli ancora i modi di dire, non penso che tu possa permetterti di parlare in senso metaforico" Ziva spalancò la bocca, offesa, e gli tirò uno scappellotto.
"Sei un ignobile..."
"... e, per finire" si massaggiò la nuca. "Io l'ho fatto. Ho affidato la mia vita a qualcuno"
"Wendy?" sussurrò la sua collega, inclinando la testa.
"No. A te" le sorrise e corrugò le sopracciglia. "Che c'entra Wendy? Stavamo per sposarci ma... insomma, forse non era destino" sospirò. "Con te, invece, è diverso"
Ziva lo guardò stupita. "In che senso?"
"Nel senso, che ti ho affidato la mia vita più di una volta. E questo supera di molto un matrimonio"

You see through, right to heart of me,
you break down my walls with the strenght of you
Love
I never knew love like I've know it with you
Will a memory survive, one I can hold on to.

"Ma non è un matrimonio" replicò Ziva.
"Vuoi che ti sposi? Si può fare" scherzò Tony. "Ma non pensare che permetta a McGee di farmi da testimone"
 Ziva scoppiò a ridere e poggiò la guancia sul suo petto, per nascondersi dagli altri invitati - qualcuno cominciava già a guardarli male.
"Perchè? Sareste carini, sai?!"
"Non sei divertente" cercò di pestarle un piede. "Sarebbe un incubo. Un vero e proprio incubo. Almeno saremmo d'accordo su una cosa: non durerebbe così tanto. Insomma, è un genocidio. Sono tutti stanchi morti. Anzi... una chiesetta. Io, tu e il parroco. Così la finiresti di lamentarti" alzò gli occhi al cielo.
"Lamentarmi?" grugnì Ziva. "Stai facendo tutto da solo!"
"Hai cominciato tu col discorso affidare la tua vita, e bla, bla, bla..."
"Era per dire" tirò su col naso. "nel senso più romantico del termine"
La canzone terminò, ma Tony non lasciò Ziva. Le sorrise, soffiandole sul viso per far spostare una ciocca di capelli. "Si potrebbe fare anche questo"
"Già..."
Si guardarono per qualche secondo, pensierosi. "Vado a prendermi un drink" sbadigliò Ziva.
"Vengo con te" le saltellò dietro, per stare al suo passo. "Sai" disse, arrivati al buffet. "Non è proprio una cattiva idea"
"Quale?" domandò Ziva, annoiata, mentre si versava del ponch in un bicchiere.
"Sposarci" le sorrise, porgendole un altro bicchiere.
"Oh, si" rise Ziva. "Proprio un'ottima idea. Almeno... " lo squadrò dall'alto in basso. "Saprei con chi ho a che fare. Si... decisamente ti metterei in riga"
Le picchiettò sulla fronte. "Illusa. Forse, e sottolineo il forse, con le donne in generale potrei sbagliare. Ma con te..." sorrise. "Con te proprio no. Ti conosco meglio di chiunque altro, Ziva David" gonfiò le guance. "Potrei stupirti"
"Difficile. Anche io ti conosco meglio di chiunque altro, Tony DiNozzo" sospirò.
"Ed è un male?"
"Finora, non ci ha portato molta fortuna"
Restarono in silenzio per un pò. "Credo di essere leggermente brilla" si massaggiò le tempie. "Mi hai fatto venire il mal di testa"
"Ripeto e mi cito: hai cominciato tu"
"... nessuno ti ha chiesto di continuare"
"Dopo sei anni, uno dei due doveva continuarlo" le fece una smorfia. "Ora che ci ripenso... forse non c'è bisogno di nessun matrimonio"
"Ah, si?" Ziva alzò gli occhi al cielo. "E, illuminami: perchè?"
"Siamo abbastanza ridicoli anche così" le passò un braccio attorno alle spalle. "Ce ne andiamo?"
Gli lanciò uno sguardo colmo di gratitudine. "Si! Però passiamo a prendere una pizza? Non ho mangiato niente"
"E va bene. Sei peggio di una bambina!"
"Vuoi un tacco sul tuo piede? Non credo. Quindi sta zitto. La prossima volta veniamo con due auto..."
"Ma se non sapevi dove andare!"
"Avrei provveduto!"
"... dopo esserti ammazzata alla guida. E aver ammazzato qualcun altro. Non l'avrei mai permesso"
"Che uccidessi qualcun'altro?"
"No, che ti uccidessi da sola"
Ziva gli sorrise e si aggrappò al suo braccio. 































Maia says:


T________________________T Sto aspettando l'ultima puntata come non mai... questo matrimonio mi sta facendo venire l'ulcera...
per adesso, Maia si consola così :((

Fatemi sapere!
Baci,
Amalia


  
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