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Autore: wifeofcarrot    28/04/2012    1 recensioni
Il libro tratta di una ragazza normale,semplice che vuole solo inseguire il suo sogno e cioè quello di incontrare i suoi idoli.Grazie a quest'incontro ravvicinato riesce anche a realizzare il suo più grande sogno:entrare nel mondo dello spettacolo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco che tutto ricominciava,ogni giorno alle sette di mattina.Ogni santo giorno dovevo alzarmi a quella benedetta ora,andare a scuola,pranzare,fare i compiti,uscire,cenare e tornare a dormire.Non mi capitava mai nulla di diverso,apparte oggi:oggi apriva l’edicola,quella che vendeva i biglietti di qualsiasi concerto cui tu voglia andare e io dovevo prendere quello per gli one direction.Non so se li conoscete ma non voglio annoiarmi con la loro descrizione perché se un idolo ti piace,ti piace e basta.Mi alzai alle sette precise perché la sveglia suonò a quell’ora esatta questa volta.Corsi in bagno,mi guardai allo specchio per un circa 2 minuti,come facevo tutte le mattine d’altronde.Mi lavai i denti senza neanche fare colazione,che non faccio mai,mi vestii e scesi giù.Ero sola perché i miei andavano al lavoro alle sei di mattina e tornavano le sei del pomeriggio,quindi dovevo sbrigarmela da sola in casa.Facevo tutto io,neanche si sbrigava a far qualcosa quella scansafatiche di mia sorella che d’altra parte era anche più grande di me.Erano appena le sette e mezza ed io dovevo entrare alle otto,a quel maledettissimo liceo classico.Scesi di già perché io e la mia amica dovevamo comperare i biglietti.Arrivata all’edicola,notai che la mia amica era già lì con il suo biglietto in mano,quanta invidia,ma giusto qualche minuto e l’avrei avuto anch’io tra le mie mani.Ne chiesi uno al negoziante che me lo porse con un sorriso a trentasei denti.E per fortuna che raccimolai abbastanza soldi,altrimenti ‘Addio One Direction’.Erano le otto meno un quarto e il tempo sembrava non scorrere mai.Salutai Martina e incamminandoci verso la scuola ,a passi lenti, parlammo:’Hey,come va?’ disse lei.’Benone,ora che ho tra le mie mani il sogno di tutta una vita!’ dissi io,lei sorrise rispondendo a sua volta:’Eggià,finalmente realizzeremo il nostro sogno.’’Già,potremo vederli,potremo sentirli cantare dal vivo,sai che significa?’ dissi tutta eccitata all’idea.’Si che lo so,lo volevamo da tanto tempo e l’abbiamo ottenuto.Dio ci sorride,eccome!’.’Dio ci ha sempre sorriso ma ora ci ha sorriso con un dente in più!’lei mi guardò sconvolta dalle pessime battute che facevo ‘Sì Nicole,hai ragione!’ ed entrambe ci perdemmo in una risata contagiosa.Arrivammo davanti al liceo,suonò la campanella della prima ora ed entrammo nella nostra adorata aula.Alla prima ora avevamo scienze,che felicità!La prima ora sembrava non scorrere più ma le altre subito trascorsero.Quel giorno uscimmo all’una.Ritornai a casa che erano l’una e venti.Avevo sonno nonostante nulla avessi fatto ma non avevo voglia di dormire,così mi preparai un toast e guardai un film alla tv.Dopo circa due ore,stetti al computer,ovviamente su twitter.Facebook non lo aprivo forse da un mesetto e ne andavo fiera.Tornò Anna,quel mostro di mia sorella di circa sedici anni.Non si filò neanche di salutarmi,si fece due toast e se ne andò di sopra,neanche degnandomi di uno sguardo.Ma mi ero abituata da anni ormai ai suoi atteggiamenti da idiota che si credeva chissà chi solo perché era un’ottima ballerina.Ecco la cosa che più mi faceva imbestialire di lei:oltre che pensava che io non fossi talentuosa in niente,amava la DANZA CLASSICA.Io la odiavo con tutto il cuore,lei lo sapeva,e mi costringeva a vedere i balletti che faceva con la sua scuola di danza.E devo ammettere che aveva talento da vendere ma quanto mi faceva imbestialire!E poi il un talento ce lo avevo,per il canto.Ma mai nessuno mi chiedeva di cantargli qualcosa,mai nessuno mi aveva mai mandato a una scuola di canto.Credevo addirittura che mamma fu costretta a partorirmi e a tenersi con sé.Amavano tutti quella Anna,tutti ne erano innamorati.Io ero Nicole,il mulo da soma della famiglia.
  
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