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Autore: peluche    29/04/2012    14 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AMICI DI LETTO - 
capitolo 3.

 

 

«..aveva un profumo buonissimo,davvero!» Elle continuava a parlare di Louis da almeno due ore e io avevo un mal di testa allucinante da almeno mezz'ora. Eravamo sedute al solito bar dove andavamo per raccontarci un po' di pettegolezzi. O meglio,dove Elle e Dana andavano a spettegolare e io facevo finta di ascoltare ed essere interessata annuendo.
«E poi trovo che quelle lentiggini siano adorabili.» Aggiunse. Ormai conoscevo ogni minimo particolare di Louis grazie ad Elle,anche se non l'avevo mai guardato attentamente in due volte che l'avevo visto,lei al contrario gli aveva fatto una specie di autopsia.
«Tu ti sei divertita Zoe?» Mi chiese Dana all'improvviso,facendomi sobbalzare mentre fissavo attentamente la cannuccia del mio thè. Alzai il viso e la guardai confusa.
«Sai, - iniziò Elle – qualcuno si è accorto che Zayn si è infilato la maglietta dopo che è uscito dalla stanza,con te.» Maledetto ragazzo. Dovevo pensare a tutto io?
«Davvero? Io non l'ho notato.» Tornai sulla cannuccia fingendomi disinteressata.
«Ti prego dimmi che non l'avete fatto sul mio letto.» Dana si portò le mani sul viso e iniziò a piagnucolare.
«Spero non sul mio!» Aggiunse Elle,minacciandomi con un dito.
«Tranquillizzatevi ragazze, - allungai le braccia sul tavolo e ci appoggiai il mento – il mio letto era il più vicino.» Dana mi diede un calcione da sotto il tavolo e mi fece alzare di colpo mentre mi massaggiavo il ginocchio.
«Quando la smetterai di fare la stronza Zoe?» Mi chiese,guardandomi soffrire.
«Avete stretto una specie di patto di sesso?» Disse Elle divertita,mentre sorseggiava il suo succo alla fragola.
«Nessuno dei due vuole impegni,quindi non ci vedo niente di male.» Sentì il telefono vibrare in tasca e lo presi,notando un messaggio.
«E se ti innamori?» Mi chiese Dana. Non le prestai attenzione e aprì il messaggio quando lessi il nome Zayn sullo schermo.
Biblioteca comunale,subito. Sorrisi divertita e alzai la testa.
«Che cazzo hai da ridere ora?» Mi chiese Elle stranita. Mi alzai e presi velocemente borsa e chiavi dal tavolo.
«Devo scappare.» Dissi,avvicinandomi per baciarle sulla guancia.
«Non hai risposto alla mia domanda.» Mi urlò Dana mentre iniziavo a correre senza rischiare di inciampare. Alzai la mano in segno di saluto senza degnarle ancora di una risposta. Fortunatamente la biblioteca non era lontana dal bar e a piedi potevo raggiungerla facilmente. Raggiunsi le scale e le feci saltellando,arrivando in fretta all'entrata. Mi guardai ovunque,trovando gente col naso infilato in qualche libro di storia o di chissà che cosa e coppiette che si davano appuntamento lì convinti di poter studiare.
«Zayn.» Urlai inconsapevolmente,portando tutti gli occhi su di me. Mi guardavano inferociti,come se li avessi appena disturbati da qualcosa di imperdibile e mi feci piccola piccola chiedendo scusa. Mi intrufolai tra gli enormi scaffali di libri,andando sempre più avanti e rendendomi conto che le luci a poco a poco diminuivano insieme alla gente. Quando trovai un muro davanti mi fermai e sbuffai. Lì dentro era peggio di un labirinto,ero circondata da libri e non sapevo neanche più come tornare indietro. A un tratto due mani mi avvolsero la vita e mi strinsero a un altro corpo.
«Non dovrebbe andare in giro tutta sola, - mi sussurrò all'orecchio – qualcuno potrebbe violentarla.» Iniziai a ridere e mi voltai trovando Zayn in canottiera e in pantaloni di tuta.
«Ma io ho parecchie armi nascoste.» Mi voltai e iniziai ad alzargli la maglietta fino a sfilargliela.
«Sei una ragazza pericolosa.» Mi spinse piano all'indietro facendomi appoggiare con la schiena al muro. Iniziò a torturarmi il collo e io portai le braccia attorno al suo.
«Perchè proprio qui Zayn?» Gli chiesi,mentre iniziava a sbottonarmi la camicia.
«Ero qui a fare una ricerca..con Louis..» Mi baciava e nel frattempo litigava coi bottoni della camicetta. Uomini!
«..E avevo bisogno..di una distrazione..» Iniziò a innervosirsi e si allontanò da me,sbuffando.
«Non potevi metterti una maglietta come le ragazze normali?» Mi urlò,dimenticando per un momento che eravamo in un luogo pubblico. Iniziai a ridere per la sua espressione e gli feci segno di abbassare la voce.
«E a Louis dove l'hai mollato?» Gli chiesi mentre mi sfilavo la camicia da sola. Zayn si avvicinò di nuovo e mi sollevò da terra,facendomi avvinghiare le gambe attorno alla sua vita.
«Oh è ancora qui, - disse ridendo – crede che io sia in bagno.»
«In bagno?» Gli presi la testa per poterlo fermare e lo guardai inarcando un sopracciglio.
«Il che vuol dire fragolina che dobbiamo muoverci.» Iniziò a baciarmi con foga ma gli morsi il labbro facendolo urlare e allontanare lievemente.
«Che cazzo fai?» Mi chiese,toccandosi il labbro con una mano. Lo avvicinai di nuovo con le braccia e feci riavvicinare nuovamente le mie labbra alle sue.
«Chiamami un'altra volta fragolina e la prossima volta farò del male al nostro amichetto qui sotto.» Curvò le sue labbra in un sorriso e riprese a baciarmi,e io pregavo affinchè nessuno passasse di lì in quel momento.

 

Presi le chiavi da sopra il tavolo e mi avvicinai alla porta. Mi guardai attorno cercando di non dimenticare niente e poi uscì,chiudendola alle mie spalle. Scesi nel cortile esterno e arrivai al cancello,uscendo e arrivando al mio motorino. Quel giorno molti di noi non avevano lezioni così c'era chi ne approfittava per fare un salto dalle proprie famiglie o chi rimaneva in dormitorio a poltrire. Francamente avrei scelto la seconda opzione molto volentieri ma il mio babbo aveva preso il primo volo disponibile per vedermi almeno un paio di orette e io non vedevo l'ora. Andai all'aereoporto a prenderlo col motorino,pessima idea.
«Ti danno da mangiare?» Fu la sua prima osservazione quando mi vide. Senza rispondergli andai ad abbracciarlo e mi dondolai a destra e a sinistra,come una bambina.
«Elle e Dana?» Mi chiese,sollevando lo zainetto da terra.
«Sono andate a trovare le loro famiglie,non è rimasto quasi più nessuno al dormitorio.» Iniziai a camminare facendogli strada.
«Ti hanno lasciato a dormire sola?» Mi voltai per guardarlo.
«Papà non ho più otto anni,lo sai vero?» Sbuffò. Sapevo già cosa pensava. Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di riavere la sua bambina.
«Quanto rimani?» Arrivati al motorino,gli passai un casco e montammo su pronti per partire.
«Tesoro solo poche ore,devo terminare un progetto con un cliente importante.» Accesi il motore e partì. Almeno le mie lamentele non si sarebbero sentite. Avevo già scelto cosa fare quel giorno: una bellissima passeggiata al parco mentre divoravo un buonissimo gelato col mio papà.
«Bacio e nocciola?» Mi chiese,arrivati al carretto dei gelati.
«Ovviamente.» Dissi,ridendo e tenendo il casco sotto braccio. Presi il gelato e iniziai a leccarlo con gusto. Adoravo la nocciola e il bacio messi insieme,davano un gusto magnifico.
«Allora,come va a ragazzi?» Iniziò mio padre,camminando. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
«Non ne voglio sapere niente,si vive lo stesso.» Mi asciugai con un tovagliolo il muso e continuai a leccare il mio cono.
«Questo sicuro,mi preoccupa di più il fatto che tu possa rimanere sola con questo caratteraccio che ti ritrovi.» Mi indicai sorpresa.
«Io? Un caratteraccio? - Morsi un altro po' l'ostia e poi risi – Bè tale padre tale figlia.» Mio padre mi diede una spinta spiritosa e barcollai lievemente.
«Siamo noi due contro il mondo,giusto?» Gli dissi,fermandomi. Lui mi mise un braccio sulle spalle e mi invitò a proseguire.
«Saremo sempre noi due contro il mondo piccola.» Mi scoccò un bacio sulla guancia e finimmo di mangiare i nostri gelati,buttando i tovaglioli in un cestino. Quel giorno il parco era pieno di gente,bambini in particolare. Ne approfittavano per correre in mezzo all'erba o giocare insieme agli altri amici o al cane. Una di loro mi arrivò addosso,facendomi quasi cadere.
«Ehi.» Dissi io,guardandola. La piccola alzò la testa e iniziò a diventare tutta rossa.
«Mi scusi, - iniziò a dire – signora.» Risi.
«Come ti chiami?» Le chiesi,mentre si contorceva le mani in preda all'imbarazzo.
«Safaa!» Una voce attirò la nostra attenzione e fece voltare la bambina che corse via da me andando in contro a un giovane che doveva essere probabilmente suo fratello. E con mia grande fortuna chi poteva essere? Zayn!
«Ti ho rincorso per ore!» La rimproverò,sempre con tono dolce,senza neanche accorgersi di me.
«Sono andata a sbattere con quella signora e le stavo chiedendo scusa.» Disse lei,incrociando le braccia e mettendo il broncio. Zayn alzò la testa e quando mi vide sorrise.
«Zoe.» Si avvicinò prendendo la piccola per mano.
«Ciao,questo è mio padre, - iniziai a indicarli – papà lui è Zayn un mio...» Cercai di trovargli un ruolo,ma non sapevo bene cosa fosse nella mia vita.
«Amico,ci siamo conosciuti tramite altri amici.» Intervenne lui e allungò una mano a mio padre che la strinse. Era gentile e cordiale,strano.
«Lei è la mia sorellina Safaa.» La piccola fece cenno di ciao con la mano sorridendo e poi scappò verso un altro gruppo di bambine.
«Anche tu studi medicina?» Gli chiese mio padre dopo.
«Oh no signore, - Zayn portò un braccio dietro la testa imbarazzato – studio fotografia e arte immagine.» Lo guardai stranita. Non lo avrei mai immaginato,neanche se l'avessi visto.
«Quindi un'artista,mi piace!» Mio padre iniziò a ridere e mi diede una pacca sulla schiena. Gli squillò a un tratto il telefono e si scusò,allontanandosi.
«Non sapevo facessi il babysitter.» Zayn iniziò a camminare verso sua sorella e io lo seguì.
«Safaa è solo una delle mie tre sorelle ed è quella a cui voglio più bene.» Si sedette su una panchina tenendo sempre d'occhio la piccola.
«Perchè discrimini le altre due?» Gli dissi scherzosa,sedendomi accanto a lui.
«Non è questione di discriminare Zoe, - iniziò a strofinare le mani e a fissare chissà che cosa – diciamo che Safaa è l'unica sorella di sangue visto che le altre due non sono figlie di mia madre.»
«Oh scusa.» Dissi,sentendomi una vera idiota. Lui si voltò per guardarmi e sorrise.
«Non pensavi che potessi avere un lato dolce,eh?» Si alzò dalla panchina e si mise una mano tra i capelli portandoseli all'indietro.
«Non mi interessano i tuoi lati dolci Zayn,mi interessa solo una cosa.» Mi alzai anche io,rimanendo comunque più bassa di lui,e lo guardai negli occhi.
«Ti interessa solo portarmi a letto perchè sennò nessuno lo farebbe.» Si abbassò lievemente per arrivare al mio naso e mi guardò con fare altezzoso.
«Non ne ho di questi problemi.» Cercai di superarlo ma mi prese per un braccio.
«Allora ammetti che ti piaccio.» Mi stava a pochi centimetri di distanza e con tutta me stessa cercavo di svincolarmi dalla presa.
«Allora forse non sono stata chiara l'altra volta, - misi le braccia conserte – non mi potrà mai piacere un ragazzo come te che usa le ragazze solo per il proprio piacere,il che trovo sia una cosa da un lato giusta visto che lo faccio anche io,ma non ci potrà mai essere niente tra noi due perchè io non voglio che ci sia niente tranne che quello che sappiamo io e te,chiaro?» Aspettò che finissi il mio monologo e scoppiò a ridere,piegandosi quasi in due.
«Mi fai morire Zoe,credi ad ogni cosa!» Lo guardai che si divertiva a prendermi in giro e con una smorfia girai i tacchi per cercare di ritrovare mio padre. Lui mi afferrò di nuovo dal braccio e mi fece voltare questa volta con più velocità per avvicinare bruscamente il mio corpo al suo e baciarmi con così tanta foga che non ebbi neanche il tempo di rispondere ai baci.
«Ci vediamo stasera?» Mi disse,tenendomi ancora stretta.
«Solo se la finisci di parlare.» Allentò la presa e io mi allontanai.
«Tutto quello che vuoi,fragolina.» Misi le braccia conserte e lo guardai seccata,mentre lui si divertiva a chiamarmi in quel modo ridicolo. Avrei preferito di gran lunga cucciola o tesoro,tutto tranne fragolina.
«Elle e Dana sono fuori per qualche giorno,ho la camera libera se può interessarti.» Dissi con poco interesse.
«Perfetto, - Si mise le mani in tasca – lascia pure la finestra aperta.»
«Vuoi fare concorrenza a SpiderMan?» Gli chiesi,inarcando un sopracciglio.
«Ma che,farò concorrenza a Edward Cullen.» Lo mandai poco gentilmente a quel paese e gli ricordai di essere puntuale e di non lasciarmi da sola proprio quella notte. Lui tornò dalla sorellina e io raggiunsi mio padre che girovaga in cerca di non so che cosa.
«Andiamo?» Gli dissi una volta raggiunto.
«Quel ragazzo è simpatico!» Sorrideva ancora e indicava Zayn che da lontano giocava con Safaa. Lo superai scocciata.
«Consiglialo a qualche figlia di qualche tuo cliente.» Mi infilai il casco e lui mi guardò divertito.
«Sicura che sei tranquilla a dormire sola?» Mi disse,infilandoselo anche lui.
«Oh, - Lancia un'occhiata a Zayn cercando di sembra più normale possibile – starò bene stanotte.»
 

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Ciaooooooooooooooooooooooooooooo :D
Come vi sembra? Stranamente mi piace :)
in particolare la parte della biblioteca ahauahuahau! Ma vabè xD Commentate e grazie a tutti,siete dei tesori <3

Baci,Cla (:
 

  
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