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Autore: Selene6    01/05/2012    8 recensioni
Dal prologo:
"Aveva incrociato le vite di tante donne nel corso della sua lunghissima vita. Le ultime lo avevano segnato particolarmente, ognuna a modo suo… Amelia, Donna, Martha, Rose… E infine ora c’era River che incrociava nel suo continuo vagare, sempre più vicini eppure lontani.
Erano state persone importanti della sua vita che mai avrebbe dimenticato, ma era stato costretto ad abbandonarle tutte, una dopo l’altra."
Dal capitolo 1:
"Il Cyberman aggiunse: –Porteremo la ragazza con noi e tu non potrai far nulla. Addio.–
L’uomo sorrise mentre mi aiutava ad alzarmi e, rivolgendosi a me con un tono così serio da spaventare il più temibile nemico, ma al tempo stesso aveva una luce negli occhi, come se trovasse quella situazione la più divertente del mondo e disse: –Loro non sanno chi sono.–
Io risposi fingendo serietà, ma con un sorriso nascosto nelle labbra: –Nemmeno io so chi sei.–
Lui sorrise e rispose: –Sono il Dottore!–"
***Storia in revisione***
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 1, Doctor - 11, Jenny, Nuovo personaggio, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo revisionato



Dovevo correre.
Non potevo fermarmi.
La ferita alla gamba mi provocava dei dolori lancinanti, ma non potevo permettermi di riposarmi neanche un istante.
Ero braccata.
Stavano arrivando.
Sentivo i loro passi rimbombare dietro di me, ritmicamente inquietanti.
“Respira, dannazione! Non smettere di respirare e corri!”
Mi guardavo intorno spaesata.
Le forme e i contorni si mescolavano in un insieme confuso di colori e suoni.
Ero stordita.
Mi sentivo svenire.
Stavo perdendo troppo sangue, non sarei riuscita a correre ancora per molto.
Stavo per perdere ogni speranza, quando mi ritrovai davanti ad una parete di roccia che saliva e non ne vedevo la fine.
Bene, ora la speranza era del tutto persa.
Ero morta.
Mi lasciai cadere a terra per la stanchezza, il dolore e la disperazione e fu solo per quello che trovai la mia salvezza.
Sulla base della roccia era scavato un tunnel molto stretto, sarei riuscita a passare a malapena a gattoni, probabilmente la mia gamba ne avrebbe risentito, ma di sicuro i Cyberuomini che mi stavano inseguendo non sarebbero mai riusciti a passarvici.
Il rischio che quel tunnel non si aprisse dall’altro lato della parete era grande quanto quello di un eventuale crollo, ma non potevo fare altrimenti. Inoltre la gamba pulsava dolorosamente, mi sembrava che qualcuno mi stesse accoltellando con lame affilate ed incandescenti.
Mi precipitai nell’apertura lasciandomi dietro il metallico picchiettare degli alieni alle mie spalle.
Mi muovevo veloce e ad ogni movimento sentivo la gamba pulsare, e la vista mi si appannava.
–Bisogna eliminare il soggetto. Distruggere la roccia.–
Sentii dire ad una voce metallica alle mie spalle.
Dovevo sbrigarmi!
Entro breve di quella parete rocciosa non sarebbe rimasto altro che un mucchio di sassi dispersi ed io sarei morta sotterrata da una valanga di detriti.
Vidi una luce davanti a me.
Ero salva!
Mi stavo avvicinando alla salvezza.
Dietro di me non si sentivano più rumori e questo poteva essere un bene o un male, ma al momento non riuscivo a pensare lucidamente.
Praticamente mi gettai fuori dal tunnel e finii distesa su un prato fiorito, era bellissimo, ma ebbi solo alcuni istanti per contemplarlo… Poi tutto divenne buio.


–Sexy vuoi deciderti a seguire quello che ti dico di fare? Mi porti sempre in posti diversi rispetto a quello che vorrei!–
Erano passate ormai tre settimane da quando aveva lasciato Amelia e Rory, mentre il paradosso con River Song o Melody Pond continuava il suo corso, ma era impossibile sapere dove fosse in questo momento e non sapeva tra quando l'avrebbe rivista.
Quella ragazza lo intrigava, una giovane umana che possedeva la capacità di rigenerarsi poiché entrata in contatto ancora prima di nascere con il Tardis, i viaggi temporali e lui. Una delle persone che più gli assomigliava rimasta in vita nel tempo e nello spazio.
Sentiva terribilmente la mancava di una persona accanto, avere qualcuno che potesse essere la sua famiglia o almeno qualcuno con cui condividere quella strana vita.
Il Dottore aveva amato nel passato, aveva avuto una vera famiglia… Ma ormai quel passato era stato completamente distrutto dagli eventi, anche se non c'era un solo istante in cui non ci pensasse. Gli mancava quella vita, quei tempi lontani in cui le cose sembravano diverse, ma alla fin fine era sempre lo stesso. Eppure l'Universo non smetteva un attimo di sorprenderlo e soprattutto lo facevano gli uomini.
Da allora erano cambiate tantissime cose, si era sposato svariate volte, quasi per caso! Ma l’ultima persona che aveva amato veramente ed incondizionatamente... Bè era finita in un universo parallelo e non sarebbe mai potuto tornare da lei.
Aveva incrociato le vite di tante donne nel corso della sua lunghissima vita. Le ultime lo avevano segnato particolarmente, ognuna a modo suo… Amelia, Donna, Martha, Rose… E infine ora c’era River che incrociava nel suo continuo vagare, sempre più vicini eppure lontani.
Erano state persone importanti della sua vita che mai avrebbe dimenticato, ma era stato costretto ad abbandonarle tutte, una dopo l’altra.
Il suo cuore ogni volta gli chiedeva di smetterla, di rimanere solo, di non farlo soffrire più, ma non ne era capace. Il Dottore doveva avere qualcuno al suo fianco per fargli vedere le meraviglie che questo Universo riservava a chi era capace di guardarlo; eppure ogni addio era più doloroso del precedente.
Il Tardis con il suo solito rombo atterrò.
I comandi dicevano che era atterrato su Fermont, un pianeta nella Via Lattea lontano appena una decina di anni luce dalla Terra, popolato da umani che avevano colonizzato anche quel mondo.
Si chiedeva perché mai fosse atterrato proprio lì quando aveva chiesto di andare su Lontaria, ma Sexy decideva con criteri di cui nemmeno il suo più fidato compagno era a conoscenza.
Il Signore del Tempo uscì dal Tardis e scoprì di essere in una distesa di prati in fiore che si allargava per tutto l’orizzonte, fece il giro del Tardis assaporando l’aria pulita dell’atmosfera di quel luogo. Ad un tratto vide una parete rocciosa che interrompeva quello spettacolo e percorreva per chilometri e chilometri l’immenso prato.
L'uomo si avvicinò curioso di scoprire cosa potesse essere quell’imponente muro e scorse a terra una figura umana.
Corse verso quella direzione senza capire cosa ci facesse qualcuno in quelle condizioni e vi trovò una giovane con lunghi ricci capelli mori e pelle lattea. Indossava una semplice maglia azzurra e dei pantaloni lunghi bianchi terribilmente rovinati e tagliati. Si avvicinò per vedere come stava e vide che era ferita ad una gamba e in modo anche piuttosto grave, pareva una ferita da arma da fuoco, forse armi umane proprio della Terra, oppure uno scoppio di una mina Aintiana... le possibilità erano molte, ma la lesione pareva non aver intaccato l'osso quindi le possibilità di guarigione completa erano elevate. Freneticamente l'uomo cercò il battito per capire se la giovane stesse ancora bene, la ferita non era mortale, ma sembrava aver perso molto sangue ed era terribilmente pallida.
Il Dottore rimase pietrificato dallo stupore.
Non era possibile.
Era logicamente assurdo.
Quella ragazza non poteva esserlo.
Per sicurezza le mise una mano sul petto.
Quel suono era inconfondibile.
La ragazza aveva due battiti.



 

Ho iniziato a scrivere questa storia ormai quasi quattro anni fa, ma per mancanza di ispirazione, problemi di tempistica ed impegni vari l'ho abbandonata per tanto, troppo tempo.
Ora ho deciso di riprenderla dal principio e di sistemare i primi capitoli per poter continuare con i nuovi che ormai ho in cantiere da quasi due anni!
Avrò sicuramente perso molti di coloro che mi seguivano, ma spero comunque di poter appassionare ancora qualcuno e magari avere qualche nuovo parere sul mio Dottore!
La storia in ogni caso si ambienta nel periodo di Rory ed Amy, ma ovviamente in modo alternativo; non saprei dire un episodio in particolare, in ogni caso era un momento in cui il Dottore aveva lasciato i due a casa loro ed era ripartito per uno dei suoi viaggi in giro per lo spazio.
Grazie a tutti coloro che avranno la voglia e pazienza di leggere questa piccola intro e spero di catturare l'attenzione di qualcun altro appassionato come me!

 

 

 

   
 
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