Rinascita
Sola…da tanto tempo ormai…isolata da tutto, per il
mondo non esisto, ho paura,tanta…paura? Un’ emozione a me molto, troppo
famigliare, l’ unica che provo da giorni, anni…ma è inutile torturarsi, ciò non
cambierà la mia situazione…non cambierà mai niente…sono passati i giorni, i
mesi, solo la morte potrebbe aiutarmi, porre fine alle mie sofferenze, ma IO
NON VOGLIO MORIRE, non prima che il MIO SOGNO SI REALIZZI…
Ricordo che a scuola le mie amiche si vantavano dei
propri padri con frasi tipo “Hey Clarissa sai che mio padre mi ha regalato un
I-ipod?! Adoro il mio papà mi compra sempre tutto quello che voglio!!” oppure
“Hey Clary, sai che mio padre ieri sera ha portato a casa due mazzi di rose
rosse per me e la mamma?! Il mio papà è cosi gentile,se non fosse mio padre me
ne innamorerei!!” e io? Io che potevo dire “Hey ragazze, sapete che ieri sera
mio padre è tornato a casa che era ubriaco, ha menato me e la mamma
ricoprendoci di lividi, bello vero?” NO, NON POTEVO DIRLO. Non potevo
condividere con nessuno le mie sofferenze, era da sconsiderati, ogni giorno
celavo i miei dolori in un foglio di diario che porto sempre con me, quasi
fosse la mia unica salvezza, la mia ancora, per non cedere al suicidio, perché
IO SONO FORTE, E VOGLIO REALIZZARE IL MIO SOGNO…
Ore 19:25, tra poco tornerà, quest’ anno sono io la
sua “preda”. Mia madre pur sapendo tutto tace e ora, sul suo volto, giacciono i
segni di una nuova sconfitta, si è SOTTOMESSA a mio padre, NON mi aiuta,
NON chiede aiuto, TACE. Mi sento TRADITA
da chi mi ha messo al mondo al mondo, mi sento chiusa in una galera,GRIDO,
PIANGO al cielo ma nulla…questa vita non riesco a cambiarla ma ci sto provando,
sto pregando, ma sembra inutile.
Eccolo è tornato.
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L’eco di un sonoro schiaffo si sete fin quassù, in
camera.
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I passi si avvicinano, l’ ansia cresce, la paura
aumenta.
La porta si apre, SBATTE, e Lui entra con un sorriso
maligno, da mostro. Si avvicina, io mi faccio sempre più piccola su quel lurido
materasso, mi PICCHIA, mi SVESTE.
DOLORE. DOLORE. PAURA. REPULSIONE. DISGUSTO. PAURA.
DOLORE. URLA DI DOLORE. URLA DI PAURA. URLA DI DISGUSTO. Ed è già mattina.
Ho deciso, me ne vado, non posso più continuare a
stare in questa casa, dentro queste mura che hanno assistito a solo 8 anni di
felicità e d’ amore e 10 di violenza continua.
Scappo e tra le mani ho solo vecchie foto che
probabilmente butterò per cancellare definitivamente la mia vecchia vita e
rinascere…
Sono passati 12 anni ormai. Sono una DONNA che AMA,
sono una donna AMATA. Sono una MADRE, sono la mamma di due bellissime
gemelline, Sara e Agnese, che insieme al loro padre, Matteo, mi hanno ridato la
vita, mi hanno fatto crescere, mi hanno fatto ridere per la prima volta dopo
tanti anni, infine, sono una LAVORATRICE, insegno in una scuola elementare, per
scelta, per ricordare attraverso gli occhi innocenti dei bambini i miei otto
anni di felicità.
Oggi è l’ 8 marzo, la famosa festa della Donna, che
dovrebbe ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle
donne che le discriminazioni e le violenze cui tuttora essa è soggetta in molte
parti del mondo.
Ho scelto questo giorno per andare al cimitero, per
ricordare le violenze di quell’ uomo, ormai morto, quale era mio padre.
Ho scelto questo giorno per mostrargli che sono
felice senza di lui, che la felicità esiste, basta solo cercarla.
Passano i minuti, siamo arrivati.
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Annuisco, loro non sanno della mia non-vita, lui si.
Mi bacia, mi accarezza, mi rassicura e io mi sento più forte.
Fisso la sua lapide, versare lacrime è impossibile.
I ricordi cominciano a farsi vivi, potenti, tutte le botte, gli insulti, le
violenze…provo pietà per quell’ uomo, per quella bestia che da tempo non è più
il mio papà.
Fisso la lapide di quell’ uomo che mi ha fatto
scoprire un mondo sporco troppo presto, che ha rubato la mia innocenza, che mi
ha fatto soffrire.
Mi giro e torno alla mia vita, dalle tre persone che
sono e saranno il MIO SOGNO e che mi aspettano felici in macchina per
percorrere, insieme, la via verso un futuro senza violenza. Il mio futuro.
VEDETE, HO CREDUTO IN ME STESSA , SONO STATA FORTE E HO REALIZZATO IL MIO SOGNO.
NdA: non credo di aver espresso bene tutto quel che si prova in una situazione del genere perchè fortunatamente a me non succede,ma ci ho provato comunque. Spero che vi piaccia questa mia piccola Oneshot, scritta seguendo le malinconiche note di: Mary dei Gemelli Diversi (troverete delle frasi uguali al testo).Ditemi cosa ne pensate.
Fede(: